Nel surf camp andare sulla tavola ¨¨ il pretesto per vivere una vacanza a 360¡ã: condivisione, divertimento, arricchimento. Ecco di cosa si tratta
Estate significa viaggi e voglia di libert¨¤. Per vivere questo periodo a pieno contatto con la natura e con il mare, cosa meglio di un viaggio legato al surf (pronto al suo esordio alle Olimpiadi) ? Tra le soluzioni pi¨´ diffuse e apprezzate ci sono i surf camp, in cui domina il buon umore, la voglia di conoscere nuove persone e di affrontare le onde, migliorando la propria tecnica. Andiamo alla scoperta di questo mondo con l¡¯aiuto di Luciano Cardone, organizzatore di viaggi legati al surf con una piattaforma conosciuta nel settore.
CONDIVISIONE
¡ª ?Il concetto principale del surf camp ¨¨ quello della condivisione: la voglia di affrontare il mare e di migliorare la propria tecnica ¨¨ un pretesto per vivere un¡¯esperienza a 360¡ã. La caratteristica principale ¨¨ che si tratta di un posto che aggrega persone provenienti da tutto il mondo o, comunque, da diversi Paesi. L¡¯esperienza, come detto, non si limita al surf: barbecue, surfskate , joga, escursioni, serate insieme. Condivisione: la parola chiave ¨¨ questa.
IL CORSO
¡ª ?Chiaramente, il surf ¨¨ alla base: la maggior parte della clientela parte con l¡¯intenzione di imparare questo affascinante sport o di migliorare. Di norma, il surf camp ¨¨ rivolto sia a principianti assoluti sia a chi ha gi¨¤ fatto qualche lezione o ha provato da solo. Un corso completo dura solitamente cinque o sei giorni, con l¡¯obiettivo finale che varia a seconda del livello e di quanto si ¨¨ portati. Per chi ¨¨ alle prime armi, si parte dalle basi: si impara a fare il take-off (manovra per alzarsi sulla tavola), si utilizzano tavole in spugna con alta galleggiabilit¨¤ e si fa training soprattutto sulla schiuma dell¡¯onda. Con la prospettiva, poi, di riuscire a partire sull¡¯onda prima che si rompa e a tagliarla restando un po¡¯ in piedi.
NUMERI
¡ª ?Per quanto riguarda il numero di partecipanti, cambia a seconda del singolo surf camp: alcuni sono frequentati da venti persone a settimana, altri possono arrivare a settanta. Il rapporto tra istruttore e ¡°ospiti¡± ¨¨ comunque sempre di uno ogni sette o otto. Ma quanto tempo si dedica al surf in una giornata? Mediamente quattro o cinque ore al giorno: di norma c¡¯¨¨ una parte di scuola in cui si studia la tecnica, poi riscaldamento e ripetizioni in acqua prima del free surf, sempre sotto lo sguardo attento dell¡¯istruttore.
IN EUROPA
¡ª ?Dove andare per frequentare un surf camp in Europa? Le Canarie sono una destinazione appetibile tutto l¡¯anno, grazie al clima mite e costante. In generale, da marzo a novembre sono molto frequentate tutte le coste atlantiche: Francia, Spagna e Portogallo. E¡¯ molto raro che non ci siano condizioni per fare scuola. In ogni caso, se dovesse esserci mare piatto ci sono sempre le attivit¨¤ extra: fitness , carver, simulazioni del movimento sulla tavola.
SURF HOUSE
¡ª ?L¡¯alloggio ¨¨ rappresentato dalla surf house, una sorta di ostello con camere in condivisione o private. Sono presenti cucina e spazi comuni, come la zona relax o fitness. Si tratta del luogo in cui si instaurano le amicizie, si crea il rapporto con gli istruttori e si respira a pieno l¡¯atmosfera della vacanza. Un aspetto interessante da considerare ¨¨ l¡¯alto numero di ragazze che decidono di frequentare un surf camp.
LA TESTIMONIANZA
¡ª ?Luciano Cardone ha condiviso con noi la testimonianza di una ragazza di ritorno da questa esperienza: ¡°Il camp ¨¨ andato molto bene, sia per caratteristiche del luogo in s¨¦ sia per la sistemazione e lo staff. I ragazzi lavorano davvero bene e l¡¯organizzazione della giornata e della settimana in generale consente di creare un bel gruppo tra gli ospiti, senza per¨° mai cadere nell¡¯effetto ¡®villaggio vacanze¡¯, anzi: il clima ¨¨ quello di una perenne gradevole grigliata tra compagni di viaggio. Ottima esperienza, gi¨¤ consigliato ad amici¡±. Insomma: ¨¨ un¡¯esperienza da provare.
? RIPRODUZIONE RISERVATA