Dopo le vane proteste degli abitanti di Teahupo'o, i primi test hanno s¨´bito danneggiato l'ambiente. Il governo polinesiano: "Senza una soluzione, in dubbio i Giochi qui". L'Isa: "Loro hanno deciso che la vecchia struttura non andasse bene"
La torre della discordia: ennesimo capitolo. Una telenovela, quella del surf olimpico a Tahiti, che ora rischia di diventare seriamente un problema. Partiamo dalle premesse: per i Giochi di Parigi 2024, si ¨¨ scelto Teahupo'o come sede per il surf, uno dei paradisi per questo sport e situato in Polinesia francese, dunque con dipendenza dal governo parigino. Una scelta che ha s¨´bito generato malumore tra la gente del posto, soprattutto perch¨¦ - come raccontato in un precedente articolo - si ¨¨ deciso di sostituire la vecchia torre in legno con una nuova struttura in alluminio, ritenuta pi¨´ adatta per ospitare tante persone (giudici compresi) e per trasmettere l'evento in tutto il mondo. Le proteste dei tahitiani (preoccupati per l'impatto ambientale) non sono bastate a impedire la messa in moto delle operazioni, ma la strada ¨¨ ancora lunga. Forse troppo?
LA ROTTURA DEL CORALLO
¡ª ?A complicare la situazione ¨¨ stato un incidente in occasione dei test per la costruzione della nuova torre.?La chiatta progettata per l'installazione della struttura ha infatti rovinato il corallo: il governo polinesiano ha cos¨¬ immediatamente deciso di interrompere i lavori. "Se alla fine non ci sar¨¤ una soluzione, dobbiamo mettere in discussione la sopravvivenza delle gare di surf a Teahupo'o", le preoccupate parole pronunciate da?Moetai Brotherson, presidente della Polinesia francese. Dichiarazioni a cui hanno fatto seguito quelle di?Barbara Martins-Nio, direttrice del sito di Tahiti per Parigi-2024: "Se alla fine non ci sar¨¤ una soluzione, poich¨¦ non potremo pi¨´ riutilizzare le vecchie fondamenta n¨¦ la vecchia torre, dovremo porci la questione della sostenibilit¨¤ degli eventi di surf a Teahupo'o. Sono fiducioso che una soluzione tecnica esista, la sfida oggi ¨¨ trovare un canale di comunicazione che vada bene a tutti e che tenga conto del postulato di base, ovvero che una nuova torre e nuove fondazioni sono l'unica soluzione. Se non ci riusciamo, allora dovremo porci collettivamente la domanda su cosa verr¨¤ dopo".
la nota dell'isa
¡ª ?In merito alla situazione, si ¨¨ fatta sentire anche l'Isa (International Surfing Association) tramite una nota diffusa su Instagram: "L'Isa ¨¨ rattristata e sorpresa nel vedere che un test intrapreso dal governo polinesiano francese ha portato al danneggiamento della barriera corallina di Teahupo'o. Come Federazione Olimpica Internazionale, l'Isa ¨¨ responsabile delle competizioni olimpiche di surf. Le strutture e le infrastrutture sono di competenza del Comitato organizzatore di Parigi 2024 in coordinamento con il governo polinesiano francese. La determinazione che la vecchia torre giudicatrice non fosse giuridicamente conforme ¨¨ stata presa dal governo della Polinesia francese. Di conseguenza, il governo polinesiano francese e Parigi 2024 hanno deciso di costruire una nuova torre. Fin dall'inizio della proposta di ospitare il surf olimpico in Polinesia francese, l'Isa ha sempre insistito sul fatto che la protezione dell'ambiente naturale a Teahupo'o sia una priorit¨¤. Questa visione ¨¨ stata concordata ed ¨¨ condivisa da tutte le parti. Il governo polinesiano francese ha deciso di mettere in pausa tutti gli ulteriori test e i preparativi per trarre lezioni dopo l'incidente sulla barriera corallina. L'Isa accoglie con favore questa decisione e ha sollecitato un'intensificazione delle consultazioni per esaminare tutte le opzioni disponibili. Come surfisti da tutta la vita, siamo appassionati di proteggere gli oceani, per noi e per le generazioni future. Ci impegniamo quindi a collaborare con tutte le parti al fine di trovare un accordo comune sulla gestione della concorrenza, tutelando al contempo l'ambiente naturale e locale". Insomma, l'Isa non si ritiene responsabile. Ma ora il tema diventa complesso: cosa ne sar¨¤ delle Olimpiadi a Teahupo'o? C'¨¨ chi gi¨¤ ipotizza lo spostamento delle gare di surf a Biarritz, nei Paesi Baschi francesi, ma sembra ancora presto per ipotesi alternative. Il tempo per¨° adesso stringe.
LE PAROLE DI FIORAVANTI
¡ª ?Anche Leonardo Fioravanti, gi¨¤ qualificato per le Olimpiadi, ha espresso il proprio parere tramite un post su Instagram: "Teahupo'o ¨¨ letteralmente uno dei posti pi¨´ speciali del mondo. Ultimamente sono successe molte cose intorno alla decisione di costruire una nuova torre per le prossime Olimpiadi del prossimo anno. Per me gareggiare alle Olimpiadi di Parigi 2024 sar¨¤ un sogno che si avvera, soprattutto su un'onda come Teahupo'o. Ma dobbiamo ascoltare cosa ci dicono i locali di Teahupo'o che conosco meglio di chiunque altro il posto. L'oceano mi ha dato tanto e sar¨¤ sempre la priorit¨¤. Dobbiamo capirlo e dobbiamo rispettarlo affinch¨¦ un posto speciale come Teahupo'o possa rimanere uguale per le generazioni e le generazioni a venire. Lo sport ¨¨ una cosa bellissima e le Olimpiadi hanno sempre fatto un lavoro incredibile nel lasciare un impatto positivo dopo le gare, quindi spero con tutto il cuore che si possa trovare una soluzione positiva che vada bene per tutti, per i locali tahitiani, per l'organizzazione olimpica, per il governo e per il surfisti".
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