La scrittrice ha raccontato la malattia e come ha deciso di affrontarla
Michela Murgia ha rivelato in una lunga intervista al Corriere della Sera di avere un male incurabile proprio come la protagonista del suo ultimo romanzo Tre Ciotole. La scrittrice cinquantenne ha un tumore renale ormai al quarto stadio: "L¡¯obiettivo non ¨¨ sradicare il male, ¨¨ tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti".
michela murgia ha un tumore
¡ª ?Michela Murgia affronta la sua diagnosi terminale senza volersi adeguare al registro bellico, come lo definisce lei, che viene usato in questi casi: "Parole come lotta, guerra, trincea" non fanno parte del suo vocabolario relativo a una malattia "gentile che pu¨° crescere per anni senza farsene accorgere. In particolare sul rene un organo che ha tanto spazio attorno". Oggi si sta curando con un'immunoterapia a base di biofarmaci che non attacca la malattia ma stimola la risposta del sistema immunitario. Murgia ha spiegato che per¨° non c'¨¨ pi¨´ nulla da fare: "Le metastasi sono gi¨¤ ai polmoni, alle ossa, al cervello. Il cancro non ¨¨ una cosa che ho, ¨¨ una cosa che sono.?Non posso e non voglio fare guerra al mio corpo, a me stessa. Il tumore ¨¨ uno dei prezzi che puoi pagare per essere speciale. Non lo chiamerei mai il maledetto, o l¡¯alieno",?
una malattia gi¨¤ avuta in passato
¡ª ?Una malattia che aveva gi¨¤ affrontato in passato, all'epoca in cui era candidata presidente della Regione Sardegna prendendo il 10%. "Avevo un cancro al polmone, era a uno stadio precocissimo, lo riconoscemmo subito". Questa volta invece non se n'¨¨ accorta in tempo: "A causa del Covid avevo trascurato i controlli" ha spiegato nell'intervista al Corsera "ero al punto che non respiravo pi¨´. Mi hanno tolto cinque litri d'acqua al polmone. Stavolta era partito dal rene."
Michela Murgia: "Ho vissuto 10 vite"
¡ª ?Arrivata a 50 anni non vede la morte come un'ingiustizia: "Ho vissuto dieci vite.?Ho fatto cose che la stragrande maggioranza delle persone non fa in una vita intera. Cose che non sapevo neppure di desiderare".?Michela Murgia cos¨¬ ricorda gli anni al call center raccontati nel libro Il mondo deve sapere da cui poi ¨¨ stato tratto il film Tutta la vita davanti. E poi tra le altre cose ha fatto la portiera notturna in un hotel al passo dello Stelvio. Il legame con la sua Sardegna ¨¨ sempre molto forte: "Io penso e sogno in sardo.?Alla stessa domanda se penso in italiano do una risposta, se penso in sardo un¡¯altra. L¡¯Italia e la Sardegna sono due cose diverse."
michela murgia: "Ora mi sposo"
¡ª ?La malattia la sta affrontando insieme a quella che definisce la sua "queer family", dieci persone che le stanno sempre accanto: "Un nucleo familiare atipico in cui le relazioni contano pi¨´ dei ruoli. Parole come compagno, figlio, fratello non bastano a spiegarla. Non ho mai creduto nella coppia, l¡¯ho sempre considerata una relazione insufficiente". Racconta di aver lasciato un uomo quando le disse di voler invecchiare con lei in Svizzera in una villa sul lago, "una prospettiva tremenda". Ma ora si sposa: "Con un uomo ma poteva essere una donna.?Nel prenderci cura gli uni degli altri non abbiamo mai fatto questione di genere." Un matrimonio funzionale a quello che le sta succedendo: "Lo Stato alla fine vorr¨¤ un nome legale che prenda le decisioni, ma non mi sto sposando solo per consentire a una persona di decidere per me". Intanto ha comprato casa con dieci posti letto per stare insieme alla sua famiglia.
i figli dell'anima
¡ª ?In questa famiglia allargata ci sono anche quattro figli d'anima, come li definisce Michela Murgia: "Il pi¨´ grande ha 35 anni, il pi¨´ piccolo venti. Tutti maschi, ma ¨¨ un caso. Uno fa il cantante lirico, uno studia Economia anche se speravamo facesse Lettere, uno insegna a Yale, l¡¯altro lavora in un grande gruppo della moda". La scrittrice spiega come "la filiazione d'anima in Sardegna esiste da sempre". E tutte queste persone gi¨¤ sanno quello che dovranno fare: "Posso sopportare molto dolore, ma non di non essere presente a me stessa". Confessa di credere ancora in Dio e di averlo pregato a lungo in questi mesi: "Lo prego di far accettare alle persone che mi amano quello che accadr¨¤".
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