La campionessa del canottaggio Valentina Rodini si racconta tra il sogno realizzato con Federica Cesarini, la preparazione, i suoi idoli e i progetti futuri
Determinata, solare e con tanti bei progetti da portare a termine. Si presenta cos¨¬ Valentina Rodini, 26 anni, reduce dalle Olimpiadi di Tokyo dove insieme a Federica Cesarini ha vinto l¡¯oro (la prima medaglia di sempre nel canottaggio femminile), nel doppio pesi leggeri.
Valentina, cosa le ha lasciato l¡¯esperienza di Tokyo?
¡°Appena ho vinto la medaglia, ho provato una sensazione di pace. Abbiamo lavorato cinque anni per quel giorno, per quella gara e siamo riuscite a centrare in pieno l'obiettivo. Al momento dell¡¯inno, ho provato una gioia immensa. Anche adesso mi sento molto pi¨´ leggera¡±.
Come ¨¨ strutturata la sua preparazione?
¡°Solitamente per tre settimane al mese sono in raduno. Vivo in caserma nel mio corpo, la caserma ¨¨ una famiglia e abbiamo un¡¯ottima struttura nelle Fiamme Gialle. Passiamo da periodi di accumulo invernale con tre allenamenti al giorno, tra gennaio e febbraio, a periodi di due allenamenti pi¨´ incentrati sull¡¯aerobica e sulla forza resistente. Nel pre gara ci alleniamo due volte al giorno e ci riposiamo soltanto la domenica pomeriggio¡±.
Ha fatto parecchi sacrifici¡
¡°No, nessuno di noi ha avuto una coercizione esterna, siamo privilegiati e abbiamo scelto un lavoro che amiamo. La fatica non manca, ho rinunciato a delle cose e ho deciso di puntare tutte le mie energie su altro¡±.
Chi ¨¨ il suo idolo sportivo?
"Inizialmente mi avevano detto di non avere valori fisiologici adatti per il doppio pesi leggeri per via di un basso consumo di ossigeno. Rimasi male, ma poi scoprii che c'erano atleti della nazionale - come Simone Raineri o Luca Agamennoni - con questa stessa mia caratteristica. E soprattutto che avevano vinto medaglie olimpiche. A quel punto mi resi conto che per me non sarebbe stato un problema. Dovevo soltanto compensare questa carenza con la forza di volont¨¤, potevo farcela. Loro per me sono stati fonte di ispirazione. Insieme a Romano Battisti: fisiologicamente non era fortissimo, ma ci credeva tanto. E alla fine ¨¨ riuscito ad arrivare secondo a Londra¡±.
Con Federica Cesarini siete amiche?
"Siamo state migliori amiche, poi siamo cresciute e ci siamo perse di viste. Ma ci siamo ritrovate. Nel 2012 mi disse: 'Pensa se un giorno remassimo assieme'. E io, che ero gi¨¤ in squadra, le risposi: 'Allenati e magari ce la fai'. Si ¨¨ allenata, ci siamo ritrovate nel 2016 e da l¨¬ ¨¨ iniziato tutto. Tra l¡¯altro, io ero tornata da Rio e avevo gi¨¤ vissuto lo spirito olimpico. Bellissimo, ma non ero preparata¡±.
Passiamo all¡¯alimentazione: che rapporto ha con il cibo?
"Amo il cibo, io sono una peso leggero naturale, ma sono seguita da un nutrizionista, Patrizio Esposito. Con lui mi trovo veramente bene. Non ho un rapporto conflittuale con la dieta, ho sempre detto: ¡°Non datemi diete in cui devo pesarmi le cose perch¨¦ non ci riesco!¡±. Il mio piatto preferito? Le crepes sia dolci che salate. Invece con Federica condivido la passione per il sushi¡±.
Cosa le piace fare nel tempo libero?
¡±Amo l'equitazione e la scherma. Quando ho incontrato Samele e Montano a Casa Italia sono impazzita. Ma sono riuscita a ottenere una lezione di sciabola con Marco Russo, il 17 settembre. Non vedo l¡¯ora! Vado matta per la moda, mi piacciono moltissimo i vestiti e le stoffe. E poi la scrittura¡¡±
Ci racconti meglio¡
¡°Sto scrivendo un libro, avevo iniziato un annetto fa, non so se lo pubblicher¨° mai per¨° sta prendendo forma. Ho scritto anche a Tokyo, ho preso carta e penna e ho buttato gi¨¤ le emozioni del momento. Vorrei che fosse come un diario in cui racconto tutto: gli allenamenti, le emozioni, le liti, gli scherzi, gli aneddoti¡±.
Altri progetti per il futuro?
¡±Ho avviato da gennaio un progetto green insieme a Giacomo Gentili a Cremona: 100 piante per 100 anni della Bissolati. Credo molto in progetti di questo tipo, cos¨¬ come in quello sulla pulizia del mare portato avanti dalle sorelle Lo Bue. Sono problemi sottovalutati, se posso fare qualcosa¡ Volentieri.
E poi, so che Federica Pellegrini sar¨¤ testimonial per Milano-Cortina 2026. Mi piacerebbe tanto affiancarla in questo progetto. Ho avuto la prima lezione di sci prima che chiudessero gli impianti per il Covid (non ho mai sciato prima per paura di un infortunio) e mi piacerebbe portare avanti questa campagna fino a Cortina¡±.
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