Parla il fisioterapista
Infortuni nell¡¯arrampicata sportiva: come prevenirli
La progressiva diffusione dell¡¯arrampicata sportiva ha registrato nell¡¯ultimo decennio un notevole incremento di popolarit¨¤ con conseguente aumento del numero dei praticanti e del tasso di infortuni associati a questo sport. Infatti, nonostante questa disciplina possa essere praticata da persone di tutte le et¨¤, richiede una buona dose di atletismo, flessibilit¨¤, forza fisica e coordinazione motoria. Inoltre, l¡¯utilizzo di mani e piedi su appigli spesso sfuggenti predispone ad un carico anomalo sulle articolazioni delle dita, che devono ora stringere, ora tirare, ora spingere in posizioni spesso differenti. Come tutti gli sport, quindi, l¡¯arrampicata sportiva non ¨¨ esente dal rischio di infortunio. Vediamo allora di conoscere quali sono i pi¨´ comuni e come prevenirli con alcuni semplici ma efficienti consigli. Ne parliamo con il Dott. Lorenzo Segato, fisioterapista di FisioScience, societ¨¤ benefit di divulgazione scientifica in fisioterapia.
Gli infortuni pi¨´ frequenti nell'arrampicata
¡ª ?Secondo i ricercatori, il 77% degli infortuni interesserebbe l¡¯arto superiore, in particolare le articolazioni delle dita e della spalla, e questo non dovrebbe proprio stupire, in funzione della gestualit¨¤ motoria e degli sforzi che devono compiere le braccia di uno scalatore. La met¨¤ di questi infortuni, per¨°, non deriva da traumi diretti come urti o cadute, ma da sovraccarichi progressivi. La lesione da sovraccarico non ¨¨ altro che una scorretta gestione di una pratica sportiva in termini di intensit¨¤, quantit¨¤ e modalit¨¤ di sollecitazione, tale da non permettere il progressivo adattamento del corpo ed esitare dunque in un infortunio. Un chiaro esempio di infortunio da sovraccarico potrebbe essere la storia di chi decide di iniziare ad arrampicare e, cominciando a frequentare la palestra 4 volte alla settimana, dopo un mese inizia a soffrire di un dolore a un dito quando stringe le prese. Oppure, pu¨° essere il caso di chi decide di provare un ¡°passaggio¡± al suo limite e accusa un dolore a una spalla durante un movimento molto intenso in compressione. Per fortuna, la severit¨¤ di questi infortuni ¨¨ spesso molto bassa, ci¨° vuol dire che non rappresentano un grande rischio per la salute generale o lunghi periodi di stop dalla pratica sportiva. Questo aspetto, per¨°, potrebbe talvolta indurre a sottostimare l¡¯entit¨¤ della lesione, vuoi perch¨¦ ¡°mah s¨¬, tanto passer¨¤¡± o anche perch¨¦ si ¨¨ cos¨¬ coinvolti dal raggiungimento di un obiettivo (¡°voglio scalare il 7a¡±) che ci si dimentica di ascoltare i segnali di allarme che il nostro corpo ci invia (¡°ho male ma vado a scalare lo stesso perch¨¦ se mi fermo perdo tutti i miglioramenti fatti finora¡±).
Tra gli infortuni pi¨´ ricorrenti abbiamo la lesione delle pulegge dei flessori delle dita, un insieme di legamenti che favoriscono l¡¯azione dei tendini delle mani, seguito dalla tenosinovite, ovvero un¡¯infiammazione della guaina del tendine. Il primo si caratterizza per un dolore acuto molto localizzato sull¡¯aspetto palmare del dito, che peggiora alla palpazione o arcuando il dito su una presa (facendo dunque forza). Pu¨° essere accompagnato da lieve gonfiore e al momento del trauma si pu¨° udire come uno schiocco. Nel secondo caso, invece, il gonfiore e il dolore potrebbero essere pi¨´ diffusi a livello del dito, e muoverlo, anche senza sforzo, peggiora i sintomi. Altra lesione frequentemente riscontrata ¨¨ quella del cercine glenoideo, una specie di menisco interno alla spalla, che comporta un dolore intenso e profondo molto debilitante, sensazione di ¡°cedimento¡± del braccio e generale debolezza dell¡¯arto. Ora che abbiamo qualche indizio su come riconoscerli, vediamo 6 regole d¡¯oro per poterli prevenire.
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Conclusione
¡ª ?Sei hai letto fino in fondo questo articolo spero avrai compreso l¡¯importanza complessiva di alcune semplici regole e comportamenti che ti garantiranno di divertirti sempre quando andrai a scalare tenendo lontano il rischio di infortunarti. Se dovessi sospettare di esserti fatto male, non aspettare di vedere come va, ma ricerca assistenza presso un fisioterapista o una clinica specializzata. Per il resto¡ ¡°Al¨¨ duro!¡±
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