Scopriamo chi ¨¨ Allyson Felix, lĄŻatleta pi¨´ medagliata di sempre alle Olimpiadi e una donna che lotta per s¨Ś e per le altre
Il segreto ¨¨ guardare avanti. Osare sempre, rinunciare mai. Allyson Felix, 35 anni, ¨¨ diventata una donna da record anche cos¨Ź. Con lĄŻundicesima medaglia olimpica appesa al collo, lĄŻoro nella staffetta 4x400 conquistato a Tokyo 2020, ha superato il connazionale Carl Lewis, il "Figlio del vento", diventando la donna pi¨´ medagliata di sempre ai Giochi nelle discipline su pista dellĄŻatletica . Da mamma, dopo la sua vittoria pi¨´ bella: la piccola Camryn...
Una storia olimpica
ĄŞ ?Un paragone e qualche risata. Il soprannome di Allyson Felix arriva ai tempi della scuola: "Chicken legs", per via di gambe sottili, ma forti e lunghissime, che le hanno permesso di vincere sette ori, tre argenti e un bronzo nelle sue cinque partecipazioni alle Olimpiadi. Figlia di un pastore americano e di unĄŻinsegnante elementare, ¨¨ nata il 18 novembre 1985 a Los Angeles ed ¨¨ cresciuta in California. Famosa per uno stile di corsa dalla falcata ampia e leggera, ¨¨ protagonista di una storia che attraversa i Giochi fin dal 2004, anno dellĄŻargento nei 200 ad Atene, il suo primo acuto.
Stesso risultato a Pechino 2008, edizione in cui centra il gradino pi¨´ alto del podio anche nella staffetta 4ĄÁ400. Il primo oro individuale? Naviga tra le acque del Tamigi e viene fuori dalle Olimpiadi di Londra, affiancato da altri due ori anche nella 4x100 e di nuovo nella 4x400. A Rio 2016 di nuovo due medaglie dĄŻoro nelle staffette e un secondo posto individuale nei 400. Fino a Tokyo, al bronzo nei 400 e allĄŻennesimo oro nella "sua" 4x400. UnĄŻimpresa leggendaria. Ancor di pi¨´ se si considera che - a novembre 2018 - la regina senza tempo dellĄŻatletica a stelle e strisce ¨¨ diventata mamma.
Allyson Felix mamma e atleta
ĄŞ ?Aveva partorito con un cesareo e dopo aver fatto i conti con la preeclampsia (patologia che pu¨° svilupparsi in gravidanza e caratterizzata da ipertensione, spesso in combinazione con un eccesso di proteine nelle urine). "Se torno e non sono pi¨´ la stessa, sapr¨° di aver combattuto. E se non andr¨¤ a finire come immaginavo, andr¨¤ comunque tutto bene. Devo solo provarci". Poi, prima dellĄŻimminente assalto allĄŻobiettivo, una lettera dedicata alla figlia Camryn - nata dal matrimonio con Kenneth Ferguson, velocista e ostacolista americano - resa pubblica. "Cara Cami, eccomi qua per dimostrare che si sbagliavano. Quando sei nata dissero che non sarei tornata pi¨´ in forma, non ¨¨ stato cos¨Ź. Il mio pi¨´ grande successo sei tu. Sono andata al Congresso, dove ho sostenuto le donne. Ho difeso ci¨° che ¨¨ giusto, ho combattuto per renderlo un posto migliore per te. Ho vinto un sacco di titoli e ora voglio che tu mi veda in piedi su quel podio con l'oro al collo e sappia che la mamma ha lavorato duramente per questo".
Le battaglie per le donne
ĄŞ ?Ideali, diritti. Perch¨Ś Allyson Felix negli ultimi anni ha combattuto. Da attivista ¨¨ stata sempre in prima linea a chiedere maggiori garanzie per le atlete incinte. Nel 2019 ha per esempio interrotto il suo legame con la Nike, dopo che il colosso dellĄŻabbigliamento sportivo aveva inserito - nei contratti - delle riduzioni in caso di gravidanza. "A livello fisico le atlete possono tornare a gareggiare anche 10 mesi dopo un taglio cesareo, ma il problema ¨¨ la grave mancanza di sostegno a livello di finanziamenti, servizi e strutture per la maternit¨¤. Non si tratta solo di talento, di grinta, di mettercela tutta", aveva detto a CNBC per spiegare il suo programma di aiuti per le mamme-atlete a Tokyo. "? davvero difficile bilanciare lĄŻessere mamma e lĄŻessere atleta professionista. Serve un certo supporto finanziario per poterlo fare".
La lotta contro il doping
ĄŞ ?Allyson, atleta pi¨´ vincente in assoluto ai mondiali (con 13 ori, 3 argenti e due bronzi), in passato era entrata anche a far parte del Project Believe, una campagna dellĄŻUsada (lĄŻagenzia antidoping americana) nata con lĄŻobiettivo di tenere meglio sotto controllo gli atleti di punta e riportare - dopo vari casi di doping - credibilit¨¤ nel mondo dello sprint a stelle e strisce. LĄŻUsada aveva chiesto alla Felix e ad altri velocisti disponibilit¨¤ a sottoporsi a ulteriori test rispetto a quelli previsti dalla Wada, lĄŻAgenzia mondiale antidoping.
Allyson Felix e la preparazione per Tokyo
ĄŞ ?Icona sportiva gentile e discreta, negli ultimi tempi la campionessa aveva anche rivelato il grande lavoro fatto per metabolizzare la delusione del 2020, con il rinvio dei Giochi a causa della pandemia: "Doveva succedere, ho pensato a come avere la stessa energia per un intero anno. ? stato davvero impegnativo, ma ho cercato di fare del mio meglio per sfruttare il tempo a mio vantaggio e diventare pi¨´ forte". Le restrizioni imposte a Los Angeles lĄŻavevano costretta a improvvisare - insieme allĄŻallenatore Bobby Kersee - parte della preparazione: "? stata una sfida costante per tutto il tempo. Ci siamo allenati per strada e sulla spiaggia, siamo stati ovunque. LĄŻesperienza pi¨´ pazza ¨¨ stata nel mio quartiere, non avevo mai corso per le strade". In quei momenti, tra vicoli familiari colorati dallĄŻabitudine, Allyson aveva messo a fuoco ancor di pi¨´ lĄŻobiettivo. Un miracolo, per chiudere in maniera commovente una carriera eccezionale.
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