Lo studio
Allenarsi (solo) nel weekend: i tempi giusti per farlo e prevenire 200 malattie
Secondo dati dell'OMS, chi non fa alcuna attivit¨¤ fisica corre un rischio di mortalit¨¤ maggiore del 20-30% rispetto a chi ¨¨ sufficientemente attivo. Ma la verit¨¤ ¨¨ che non tutti possono praticare sport in modo continuativo. I ben noti 150 minuti di attivit¨¤ fisica (da moderata a vigorosa), purtroppo, per alcuni restano una chimera. Che fare? Una delle possibilit¨¤ ¨¨ concentrare l'attivit¨¤ sportiva nel weekend, da cui l'espressione - in voga soprattutto nei paesi anglosassoni - di weekend warrior. Proprio cos¨¬: i ricercatori del Massachusetts General Hospital (USA) hanno scoperto che anche concentrare l'attivit¨¤ nel fine settimana pu¨° contribuire a prevenire pi¨´ di 264 malattie: i risultati, pubblicati su Circulation, indicano che svolgere due ore e mezza di attivit¨¤ da moderata a vigorosa in un giorno o due ha comunque effetti benefici sulla salute. A patto di fare almeno la met¨¤ del tempo il primo giorno.??
"I potenziali benefici dell'attivit¨¤ fisica nel fine settimana non riguardano solo il rischio di malattie cardiovascolari, ma anche di malattie future che abbracciano tutto lo spettro, da condizioni come la malattia renale cronica ai disturbi dell'umore e altro ancora", afferma il co-autore della ricerca Shaan Khurshid. "Del resto ¨¨ risaputo che l'attivit¨¤ fisica scongiuri il rischio di molte malattie".?
weekend warrior: lo studio su chi fa sport solo nel weekend
¡ª ?Lo studio ha analizzato i dati di 89.573 persone attraverso accelerometri da polso che hanno registrato la loro attivit¨¤ fisica totale e il tempo trascorso a diverse intensit¨¤ di esercizio nell¡¯arco di una settimana. I modelli di attivit¨¤ fisica dei partecipanti sono stati classificati come guerrieri del fine settimana, regolari o inattivi, utilizzando la soglia basata sulle linee guida di 150 minuti a settimana di attivit¨¤ fisica da moderata a vigorosa. Tra i partecipanti, il 33,7% era inattivo (meno di 150 minuti di attivit¨¤ fisica da moderata a vigorosa a settimana), il 42,2% erano guerrieri attivi del fine settimana (almeno 150 minuti di cui almeno la met¨¤ completati in 1 o 2 giorni) e il 24,0% era regolarmente attivo (almeno 150 minuti con la maggior parte dell'esercizio distribuito su pi¨´ giorni). Il team ha poi cercato associazioni tra questi modelli di attivit¨¤ fisica e l¡¯incidenza di 678 condizioni in 16 tipi di malattie, tra cui salute mentale, digestiva, neurologica e altre categorie. La scoperta ¨¨ stata che chi praticava correva un rischio sostanzialmente inferiore di oltre 200 malattie rispetto agli inattivi. Questo valeva soprattutto per le malattie cardiometaboliche come l¡¯ipertensione (rischio inferiore del 23% e del 28% su una media di 6 anni con il fine settimana e l¡¯esercizio fisico regolare, rispettivamente) e il diabete (rischio inferiore del 43% e del 46%, rispettivamente). Ma quasi tutte le malattie analizzate beneficiavano dell'allenamento.
150 minuti per tutti
¡ª ?Cosa significa tutto questo? "Visto che sembrano esserci benefici simili nell'attivit¨¤ fisica del fine settimana rispetto all'attivit¨¤ regolare, ¨¨ possibile che sia il volume totale di attivit¨¤, piuttosto che il modello, a contare di pi¨´", spiega Khurshid. "Ci¨° potrebbe giustificare interventi futuri che testino l'efficacia dell'attivit¨¤ concentrata per migliorare la salute collettiva. E le persone andrebbero incoraggiate a impegnarsi in un'attivit¨¤ fisica che soddisfi le linee guida dei 150 minuti, utilizzando qualunque modello possa funzionare meglio per loro".
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