Salute
Diabete di tipo 2: anche l'ora dell'attivit¨¤ fisica pu¨° fare la differenza
Senza scomodare il Poeta ("C'¨¨ un tempo per tutte le cose"), ¨¨ vero che se c'¨¨ un'attivit¨¤ dove l'orario pu¨° fare la differenza quella ¨¨ l'attivit¨¤ fisica. Al punto che?secondo un nuovo studio, le persone con diabete di tipo 2 potrebbero trarre maggiori benefici esercitandosi in un preciso momento della giornata, in termini di controllo della glicemia. Quale??
Il momento giusto ¨¨... il pomeriggio!
¡ª ?"Abbiamo scoperto che gli adulti con diabete di tipo 2 avevano il massimo miglioramento nel controllo del glucosio quando erano pi¨´ attivi nel pomeriggio", spiega l'autore dello studio co-Jingyi Qian, della Division of Sleep and Circadian Disorders al Brigham and Women's Hospital del Massachusetts (USA). "E per quanto sia risaputo che l'attivit¨¤ fisica ¨¨ benefica, anche la sua tempistica sembra essere importante".?
Allenarsi di pomeriggio per i diabetici: lo studio
¡ª ?I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 2.400 persone in sovrappeso affette da diabete di tipo 2. I partecipanti indossavano un dispositivo dotato di accelerometro per monitorare l'attivit¨¤ fisica. I risultati hanno dimostrato che chi svolgeva attivit¨¤ fisica moderata-vigorosa nel pomeriggio registrava una maggiore riduzione dei livelli di glucosio nel sangue. Dopo 4 anni di monitoraggio, s ¨¨ scoperto che chi si esercitava di pomeriggio non solo manteneva una riduzione dei livelli di glucosio nel sangue, ma aveva anche la pi¨´ alta probabilit¨¤ di poter interrompere l'assunzione di farmaci per abbassare la glicemia. Questo confermerebbe l'importanza della scelta dei tempi quando pratichiamo attivit¨¤ fisica: "La tempistica sembra decisiva" ammette Roeland Middelbeek, co-autore dello studio. "In futuro, potremmo avere pi¨´ dati e prove sperimentali per fornire ai pazienti raccomandazioni pi¨´ personalizzate".
Diabete di tipo 2: cos'¨¨
¡ª ?Il diabete di tipo 2 ¨¨ il tipo pi¨´ comune di diabete e si verifica quando l'organismo diventa resistente all'insulina o non ne produce a sufficienza. Questa condizione ¨¨ si riscontra principalmente negli adulti ed ¨¨ associata all'et¨¤ avanzata, all'obesit¨¤, alla storia familiare, alla sedentariet¨¤. Gli individui affetti da diabete rischiano di sviluppare complicazioni tra cui danni ai nervi, problemi di vista e udito, malattie renali, cardiache e morte prematura. In Italia il diabete di tipo 2 colpisce circa il 5,9% degli abitanti (5,9% negli uomini, 5,9% nelle donne) pari a oltre 3,5 milioni di persone.
Conclusioni
¡ª ?Nonostante i risultati promettenti, gli autori dello studio ammettono che lo studio ha delle limitazioni, poich¨¦ non ha preso in considerazione il sonno o la dieta dei partecipanti. Ulteriori ricerche sono dunque necessarie per confermare i risultati e per comprendere meglio l'interazione tra l'orario dell'esercizio fisico e il controllo della glicemia.
Quel che ¨¨ poco ma sicuro ¨¨ che l'esercizio fisico regolare pu¨° contribuire a controllare i livelli di zucchero nel sangue, ridurre il rischio di complicanze gravi legate al diabete, come le malattie cardiache e l'insufficienza renale, e migliorare il benessere generale.?
Secondo gli esperti di Diabetes UK, l'attivit¨¤ fisica regolare, di intensit¨¤ da moderata a vigorosa, effettuata in qualsiasi momento della giornata, ¨¨ associata a livelli medi pi¨´ bassi di zucchero nel sangue nelle persone con diabete di tipo 2. E prima ancora che l'orario, conta la costanza: "Per chi convive con il diabete di tipo 2, ¨¨ fondamentale trovare un tipo di esercizio che piaccia e che possa essere facilmente incorporato nella routine quotidiana, che sia prima del lavoro, durante la pausa pranzo o la sera".
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