L¡¯intervista
Mesto, passione CrossFit: "Sport duro, ma gli allenamenti con Gasp¡"
Il Partenone e l¡¯Acropoli, l¡¯antica Agor¨¤ e un profumo di storia ai confini del mito. Dopo le ultime esperienze in Serie A con Genoa e Napoli, Giandomenico Mesto aveva scelto Atene e la Grecia come sfondo ideale per chiudere la carriera con il Panathina ikos, nel 2017. Poi un po¡¯ di pausa e pallone messo da parte al rientro in Italia. Nuoto, mountain bike, paracadutismo. A 38 anni, altre prove e una nuova grande passione: "Il CrossFit, una sfida con me stesso". Anche se di fronte al bivio la risposta ¨¨ decisa: "Mi diverto, ma gonfiare la rete resta sempre il top".
Com¡¯¨¨ la vita dopo il calcio?
"Adesso mi godo la famiglia. Il calcio mi manca ed ¨¨ impossibile trovare qualcosa di simile, ma prima o poi la carriera finisce per tutti".
Oggi si diverte con il CrossFit. Come ha cominciato?
"Ai tempi del Genoa, grazie al mio preparatore atletico Alessandro Pilati. A fine seduta restavamo spesso in palestra per un po¡¯ di lavoro extra, a volte facendo i classici WOD (Workout Of the Day, ndr) del CrossFit al posto di comuni esercizi in sala pesi ".
Vede assonanze tra Crossfit e calcio?
"In entrambi i casi ¨¨ un continuo mettersi in gioco, una sfida. In campo ci sono gli avversari, nel Crossfit ci sono i compagni di allenamento. L¡¯obiettivo ¨¨ lo stesso, migliorarsi e stare in forma".
Come si sta allenando in questo periodo?
"Prima del lockdown mi allenavo 4-5 volte a settimana seguendo una programmazione competitor (caratterizzata da test iniziali e da una successiva programmazione personalizzata, analizzabile tramite grafici e riscontro di dati, ndr). Con le restrizioni ho cercato di mantenere costanza, con sedute all¡¯aperto e alternando il CrossFit alla corsa , al nuoto al mare e all¡¯Enduro in mountain bike".
A giudicare dalle foto non se la cava male¡
"A livello di skills riesco a fare tutto, ma cerco sempre di perfezionarmi. La handstand walk (camminata sulle mani, ndr) mi d¨¤ qualche difficolt¨¤ in pi¨´ rispetto al resto. Miglioro, ma occorre lavorarci ancora".
Cosa consiglierebbe per avvicinarsi al mondo del CrossFit?
"Di trovare il box pi¨´ vicino e avere un po¡¯ di pazienza iniziale per imparare bene la tecnica, fondamentale per eseguire gli esercizi. A quel punto ¨¨ poi facile lasciarsi trasportare da sfide continue".
I segreti di Giandomenico Mesto dal punto di vista dell¡¯alimentazione?
"Non ho mai seguito diete in modo ossessivo, mangio in modo semplice . A colazione alterno per esempio brioches a pancake proteici, con spremuta e caff¨¨. Per abitudine, mangio un primo abbondante a pranzo e un secondo di carne o di pesce di sera. O viceversa".
Qualche eccezione?
"A volte si sgarra, senza esagerare. Al gelato non rinuncio quasi mai e ogni tanto ci sta bene anche una pizza con bevande gassate".
Si ¨¨ dato anche al paracadutismo. Come mai un¡¯esperienza del genere?
"Il paracadutismo ¨¨ adrenalina e senso di libert¨¤, ma anche studio e concentrazione. Ho preso il brevetto e, anche se non lo pratico ormai da un po¡¯, spero di tornare a lanciarmi presto".
Amante della fatica. Ma quale allenatore l¡¯ha fatta lavorare pi¨´ duramente?
"Gasperini, senza dubbio. Ci faceva lavorare molto dal punto di vista atletico e si notava, spesso avevamo pi¨´ benzina degli altri in campo. Ricordo che un marted¨¬, alla ripresa degli allenamenti dopo una sconfitta, ci aspettavano le ripetute. Immagini la scena. Diluvio e terreno coperto dall¡¯acqua, con scarpe addirittura sommerse in alcuni punti. Io e i compagni pensavamo di averla scampata, ma il mister non ne volle sapere e ci fece correre comunque, voleva vedere il nostro carattere. Da certi atteggiamenti si vede che ¨¨ uno dei migliori, con lui sono riuscito a esprimermi al meglio".
Le piacerebbe tornare nel mondo del calcio?
"Penso di non avere la vocazione per fare l¡¯allenatore, mi vedrei meglio come dirigente. Ma mai dire mai".
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