Massimiliano Rosolino: "Corsa, canottaggio e palestra. Ecco la mia vita sempre in movimento"

Allenamenti, alimentazione, famiglia. L’ex nuotatore azzurro, vincitore in carriera di 60 medaglie tra Europei, Mondiali e Olimpiadi, racconta la sua routine a Gazzetta Active

Cambi di passo in strada e vogate energiche. Di tanto in tanto, qualche bracciata nel "suo" cloro. "Con costanza, ma senza esagerare. Lo sport è fatica, ma conta anche divertirsi". Massimiliano Rosolino, 43 anni e star del nuoto azzurro con 60 medaglie nel curriculum tra Europei, Mondiali e Olimpiadi, si ferma per un attimo e descrive la sua quotidianità. "Attività fisica, alimentazione, vita in famiglia. L’imprinting sportivo resta per sempre".

?Come si tiene in forma oggi?

"Oscillo tra running e canottaggio. Sono i due sport che pratico con maggiore frequenza, anche se da un paio di mesi ho ripreso con il nuoto a piccole dosi (ride, ndr). Cerco di muovermi il più possibile con un’ora e un quarto di allenamento per sei giorni su sette. Quanto basta per star bene".

"La corsa è una mia grande passione, ormai da diversi anni. Ho fatto anche mezze maratone con buoni risultati. Il mio personale è di 1h38’, ora lavoro per migliorare e centrare il passo sull'obiettivo dei 4’19" a chilometro. In generale, penso che il running arricchisca la giornata. Una mattinata di ripetute cambia l’umore, dà una carica in più".

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E il canottaggio?

"? una delle poche cose positive scoperte durante il lockdown. A casa avevo rulli, tapis roulant e vogatore, così ho chiesto al mio amico Lorenzo Porzio, bronzo ad Atene 2004 nel quattro senza, di darmi qualche consiglio per sfruttare quest’attrezzo infernale. Bisogna cominciare piano e avanzare con gradualità, ma è stata una bella scoperta. A fine quarantena sono poi andato in acqua per la prima volta. Doppio di coppia, quattro di coppia e così via. Il canottaggio va praticato per essere apprezzato fino in fondo.?Parliamo di allenamenti di endurance faticosi, ma oggi non riesco a farne a meno…".

"Nell’ultimo periodo mi sono avvicinato molto al funzionale. A casa ho manubri da 6 kg e da 12 kg, kettlebell e attrezzi che mi permettono di fare qualsiasi cosa. Il tabata è tra i miei allenamenti preferiti, concentrando l’attività fisica in 20-25 minuti si può fare quasi in ogni momento".

Cosa le ha lasciato un ventennio di nuoto agonistico?

"Costanza, determinazione, mentalità. E poi la curiosità, un fattore che resiste negli anni. Lo sport forma, bambini e adulti".

"Ho conosciuto Natalia (Titova, ndr) in tv, grazie a Ballando con le stelle. Siamo sportivi diversi, uniti dalla competitività. Per noi la fatica è un piacere, un ingrediente che fa bene alla vita. Era inevitabile trovarsi. Il peccato, oggi, è non avere a disposizione molto tempo per allenarci insieme".

Che valori cercate di trasmettere alle vostre figlie?

"Spesso scherzo, in casa mi definisco ministro dello Sport (ride, ndr). Sono un po’ l’addetto all’organizzazione della quotidianità e dell’alimentazione. Sofia e Vittoria nuotano, ma essere sportivi non significa solo andare un’ora al giorno in palestra o in piscina. ? una sfida continua, che permette di affrontare gli impegni con responsabilità".

"Siamo molto disciplinati. Il cibo è il nostro carburante, mangiar bene significa star bene e abbiamo cercato di trasmettere questo tipo di impostazione fin da subito. Poi, è chiaro, qualche dolce in più può starci soprattutto per le bambine. L’importante è avere, in linea di massima, un’alimentazione corretta. Inoltre, nell’ultimo periodo mi sono appassionato alla cucina grazie a una mia amica chef. Mi piace andare al mercato a fare la spesa, mettere insieme cose buone e preparare per tutti. Non me la cavo male, nel preparare la cheesecake sono un maestro".