Il grido dĄŻallarme di Duregon, Presidente ANIF: Ą° Il comparto gi¨´ provato ¨¨ allo stremo, sullĄŻorlo del precipizio. Salviamo questo universo e ridiamo ai 20 milioni di italiani il diritto allo sportĄą. Le date ipotizzate: 18 o 25 gennaio, oppure 1 febbraio
Il DPCM del 25 ottobre ha fermato questo importante settore che continua a tenere spente le luci. Un trimestre a primavera, lĄŻaltro trimestre sta per concludersi a fine gennaio, il 25. Un anno terribile per lo sport. A ottobre fermare palestre e piscine dopo lĄŻimpennata dei contagi estivi, sembrava la formula magica per poter accendere in dicembre le luminarie di Natale. La scelta non ha dato i frutti ipotizzati: le luci delle feste si sono illuminate a intermittenza, le sale fitness, i centri sportivi, le piscine continuano a rimanere chiusi. E molti non riapriranno pi¨´. La stretta sullo sport ¨¨ arrivata domenica 25 ottobre allĄŻora di pranzo e da allora non ha mai mollato la presa. Cos¨Ź dopo aver adeguato, lottato, sperato, tentato ogni carta, le strutture sono state chiuse, il personale lasciato a casa. Prezzo gigantesco, elevatissimo, un conto da pagare che diventa ogni giorno pi¨´ salato, un comparto vasto di lavoratori rimasti senza lavoro. Numeri importanti in questo settore che conta 1 milione di addetti ai lavori e 20 milioni di cittadini che frequenta i centri, che cercava e sperava a settembre di riportare in palestra il 30/35% degli utenti che dopo il primo lockdown di marzo e dopo lĄŻestate non era ancora rientrato. Ora dopo la seconda serrata, bisogner¨¤ ripartire da zero, ammesso che si possa ripartire.
Ma perch¨Ś se palestre e piscine hanno rispettato le regole, si sono adeguate a quanto richiesto, garantito sicurezza, sono state serrate e mai pi¨´ riaperte? Ą°Lo sport ¨¨ benessere, lĄŻattivit¨¤ ¨¨ salute, aiuto per corpo e mente: innalza le difese immunitarie e contrasta malattie importanti come cardiopatie, diabete - spiega Giampaolo Duregon, Presidente Anif (Associazione Nazionale Impianti per lo Sport e il Fitness) che rappresenta100.000 centri sportivi. Chi fa sport ¨¨ gi¨¤ di per s¨Ś accorto e osservante delle regole. A ottobre non ci hanno ascoltati, lĄŻultimo DPCM ¨¨ suonato come una condanna definitiva nonostante i rigidi protocolli applicati sin da maggio e i controlli con esiti positivi di ASL e NAS. Quando ci hanno fatto richiudere, nessuna palestra, piscina, centro sportivo era mai risultato essere focolaio di contagi. I numeri di incidenza erano bassissimi, al di sotto dellĄŻ1 per mille. Ora per¨° abbiamo finalmente un vaccino, il contagio andr¨¤ piano piano diminuendo, potremo con calma riprendere in mano la nostra vita. Riaprire i Centri Sportivi, palestre, piscine, rappresenter¨¤ il graduale ritorno alla normalit¨¤. Si spera che nei prossimi15 giorni, pur con le limitazioni di ottobre, si possa ripartire e riportare allo sport milioni di adolescenti, anziani, persone con patologie che necessitano di movimento, di una vita attiva. Si ipotizzano come date di riapertura luned¨Ź 18 o luned¨Ź 25 gennaio, ma anche luned¨Ź primo febbraio: noi ci contiamo e ci speriamo. Perch¨¨ il problema ¨¨ grave non solo dal punto di vista della salute: finanziariamente ¨¨ allo stremo. Considerando che il flusso economico nei centri sportivi ¨¨ di 12 miliardi lĄŻanno, nei 6 mesi di lockdown la perdita ¨¨ di 6 miliardi di euro: unĄŻecatombe finanziaria. I titolari di centri sportivi stanno intraprendendo una class action per poter riaprire, ci sono centri che hanno riaperto e si son presi le multe. Noi come associazione, come ANIF, vogliamo ripartire con il consenso legislativo, nel totale rispetto delle regole. Speriamo in queste tre date ipotizzate, stiamo continuando a chiedere i sussidi, del tutto insufficienti, ma che comunque allontanano lo spettro della chiusura. Stiamo inoltre lavorando alla Riforma dello Sport, che doveva essere gi¨¤ approvata da tempo, cos¨Ź da garantire una corretta ripartenza. Importante che le istituzioni capiscano che lĄŻapertura ¨¨ necessaria: aspettiamo che il governo la decreti al pi¨´ presto, che il Ministro dello Sport Spadafora, sempre attento e sensibile alle esigenze del settore, possa rendere possibile lĄŻobiettivoĄą.
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