Karate, che festa al Memorial Nekoofar! E Malag¨°: "Fiducia per Los Angeles '28"
Grandi numeri, ospiti illustri e borse di studio, il tutto nel nome di Andrea, l’azzurro venuto a mancare nel 2017 a soli 20 anni in seguito ad un incidente stradale in Grecia. Questo e molto altro ¨¨ stato il Memorial Andrea Nekoofar, andato in scena al PalaPellicone di Roma, a Ostia, dal 24 al 26 settembre. Dopo un’edizione ridotta in streaming nel 2020, causa pandemia, i karateka di tutta Italia sono tornati in presenza sui tatami di Ostia per una competizione che cresce di anno in anno: 750 atleti di 165 societ¨¤ sportive, dalla classe Under 14 a quella seniores, si sono affrontati nelle due specialit¨¤ del kata e del kumite. In palio ben 16 borse di studio tramite il progetto “Un sorriso per Andrea”, 13 del valore di 500€ e 3 del valore di 1000€, assegnate ai vincitori delle categorie estratte a sorte prima dell’inizio della competizione, andando a coprire entrambi i sessi ed entrambe le specialit¨¤ di tutte le classi in gara.
Il Memorial Andrea Nekoofar ¨¨ stato organizzato dalla madre Delia Piralli, consigliera nazionale Coni e Csen, dall’ente di promozione sportiva Csen in stretta collaborazione con la Fijlkam, dimostrando la forte sinergia tra ente e federazione.
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MALAG¨°
¡ªMolti gli ospiti presenti nei tre giorni di gara, a partire dal presidente del Coni Giovanni Malag¨° che ha donato due delle tre borse di studio in palio di 1000€: “Sono molto felice di poter essere qui per questa straordinaria iniziativa nel nome di Andrea. L’augurio ¨¨ che questa competizione possa crescere sempre pi¨´ e diventare internazionale, magari portandola a Milano il prossimo anno”. Il numero 1 del Coni ha poi speso parole di speranza per la riammissione del karate all'Olimpiade di Los Angeles 2028: “Per quanto riguarda il karate dopo le Olimpiadi sta scalando l’interesse, l’audience e la mediaticit¨¤. A Tokyo abbiamo visto come le nuove generazioni si siano avvicinate alla scena olimpica attraverso lo skate, l’arrampicata, il surf, a Parigi 2024 arriver¨¤ anche la break dance, sicuramente ora c’¨¨ un panorama di discipline molto diverso e che fino a dieci anni fa sembrava impossibile. Per un rientro del karate ai Giochi credo ci vogliano dei presupposti che so per certo la Wkf (World Karate Federation) sta portando avanti, quindi perch¨¦ non essere fiduciosi per Los Angeles 2028”. Oltre a Malag¨°, presenti anche il senatore Emanuele Pellegrini e il vicepresidente settore karate Davide Benetello, mentre la Ministra per le disabilit¨¤ Erika Stefani ha voluto salutare i presenti con un videomessaggio: “Andrea ha dimostrato con la sua figura non solo di aver promosso in voi la voglia di fare sport, ma ha anche tramesso la sua energia vista la grande partecipazione di questi tre giorni. Mi congratulo con Delia Piralli per l’organizzazione e per essere una donna forte che ha saputo trasformare la sofferenza in un impegno costante verso i giovani e lo sport”.
BUS¨¤
¡ªNon solo figure politiche, ma anche grandi campioni. Nei tre giorni di gara si sono avvicendati i cinque azzurri che hanno partecipato all'Olimpiade di Tokyo: la medaglia d’oro Luigi Bus¨¤, la medaglia di bronzo Viviana Bottaro, Mattia Busato, Silvia Semeraro e Angelo Crescenzo. Con loro anche i coach azzurri Claudio Guazzaroni, Vincenzo Figuccio, Cristian Verrecchia e Savio Loria. Standing ovation all’arrivo nel palazzetto del “Gorilla d’Avola”, che ha messo in mostra la storica medaglia d’oro dedicandola a tutti i karateka: “Tokyo ¨¨ stata un’esperienza incredibile che sto raccontando attraverso programmi televisivi, giornali o a eventi, non solo per parlare della mia storia, ma soprattutto per far conoscere ancora meglio al mondo il karate. Questa medaglia d’oro la voglio condividere con tutti i karateka che sognavano il debutto olimpico, apro il mio cuore a loro e li invito a salire con me sul primo gradino di questo podio storico. Ci tengo a complimentarmi con Delia Piralli per questa splendida manifestazione e per continuare a portare avanti progetti come “Un sorriso per Andrea” che aiutano i giovani nel raggiungimento dei propri sogni. Ho poi voluto dedicare un grande applauso proprio ad Andrea, che conoscevo bene, perch¨¦ se siamo tutti qui ¨¨ solo per lui e per tenere vivo il suo ricordo”.
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