Murakami: "Il rinvio di Tokyo2020? Una grande possibilit¨¤ per i giovani"
Kyoshi Murakami ¨¨ giapponese di Kyoto, compir¨¤ 70 anni tondi tondi fra quattro mesi, esattamente l’8 luglio, e da cinque anni ¨¨ il direttore tecnico della nazionale italiana di judo. Era il 22 gennaio 2015 quando gli fu affidato l’incarico e diciotto mesi pi¨´ tardi, a Rio2016, contribu¨¬ a portare il judo italiano ad un risultato importantissimo con l’oro olimpico di Fabio Basile e l’argento di Odette Giuffrida. Murakami port¨° ordine al prezioso lavoro di tanti e sull’entusiasmo di quel successo imbast¨¬ il progetto di un nuovo quadriennio, quando Tokyo 2020 sembrava ancora lontanissima. Ed ora, che l’Olimpiade ¨¨ stata spinta un po' pi¨´ in l¨¤, Murakami fa il punto sulla situazione.
Com’¨¨ la situazione con il Covid-19 in Giappone per quanto riguarda i suoi parenti e il Paese nel suo complesso?
"La situazione ¨¨ molto simile a quella italiana, la mia famiglia per fortuna sta bene, mia moglie avrebbe dovuto raggiungermi in Italia i primi di aprile, ma ovviamente ¨¨ stata costretta a rinunciare e non verr¨¤. Il Giappone purtroppo ¨¨ abituato a momenti di crisi e sta affrontando il problema nel migliore dei modi e con tutti i mezzi possibili".
Cosa ne pensa in merito alla decisione di posticipare di un anno le Olimpiadi?
"Ritengo che la decisione sia arrivata troppo tardi. Mi rendo conto che non ¨¨ stata una decisione semplice, ma per il bene di tutti sarebbe stata necessaria una decisione immediata. In ogni caso la scelta di rinviare di un anno ¨¨ sicuramente la decisione migliore al momento".
Il Team Italia si ¨¨ affacciato al 2020 pronto per la volata finale e, soprattutto, pronto per un’Olimpiade da protagonista con diversi atleti. Cosa si aspetta dall’Ijf nella riformulazione delle regole di qualificazione?
"Si, abbiamo fatto un lungo e ottimo percorso di preparazione in questi 4 anni e siamo arrivati ad un passo dalle Olimpiadi con una squadra molto forte, unita e competitiva. Tutti gli atleti che, al momento, sono qualificati sono anche nelle condizioni di arrivare alla medaglia. Questo se i Giochi fossero rimasti in agosto. ? chiaro che spostando l’obiettivo di un anno cambiano molte cose, e questo vale per tutte le discipline sportive. Nel nostro sport in particolare, gli atleti con problemi di peso o gli atleti pi¨´ maturi dovranno mantenere alte le motivazioni per un altro anno ancora. La Ijf dovr¨¤ trovare la soluzione migliore in accordo con il Cio per non vanificare i sacrifici fatti fino a qui da chi era qualificato e per permettere a chi era ancora in corsa di poterlo fare. Questa situazione non ha precedenti, quindi la scelta dovr¨¤ prendere in considerazione tutte le possibili conseguenze. Io sono convinto che il presidente Vizer riuscir¨¤ ancora una volta a tutelare tutti gli atleti, facendo le scelte giuste per il nostro sport".
Cosa ha in mente per trasformare questo tempo in pi¨´ in opportunit¨¤ per arrivare ancora pi¨´ competitivi ai Giochi Olimpici?
"Anzitutto spero si possa ritornare ad allenarsi tutti insieme il prima possibile, perch¨¦ in un anno si pu¨° migliorare ancora e riuscire anche ad inserire altri atleti nella squadra. Penso in particolare ai giovani che, lavorando sulla propria tecnica e sulla propria mentalit¨¤, si possono affiancare alla prima squadra. Per quanto mi riguarda sto rispettando le regole che ci vengono imposte e, come i nostri atleti si allenano a casa propria, invito tutti a fare lo stesso, consentendo cos¨¬ di far ripartire il mondo intero il prima possibile".
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