Si torna sul tatami: juniores a Ostia, mentre gli azzurri volano a Budapest per il Grand Slam
Il Judo italiano riparte. Il momento ¨¨ delicatissimo, ma la macchina si ¨¨ rimessa coraggiosamente in moto e proprio domani e domenica al PalaPellicone a Ostia, ma anche dal 23 al 25 ottobre a Budapest, gli atleti italiani saranno nuovamente impegnati sui tatami nazionali ed internazionali.
A OSTIA
¡ªQuella in programma ad Ostia ¨¨ la finale nazionale juniores, nome scelto per un momento di confronto riservato alla classe U21, ma che non ¨¨ il campionato italiano ufficiale pur attribuendone, soltanto in parte, i privilegi. La gara far¨¤ rispettare rigidamente tutte le misure di protezione previste e, fra l’altro, si svolger¨¤ a porte chiuse limitando l’accesso ad atleti, tecnici, ufficiali di gara e personale di servizio, solo se supereranno l’esame sierologico capillare rapido. La gara, che vedr¨¤ impegnati 129 atleti e 91 atlete, potr¨¤ essere ugualmente seguita attraverso la diretta streaming.
AZZURRI A BUDAPEST
¡ªMercoled¨¬ 21 ottobre invece, la squadra azzurra partir¨¤ alla volta di Budapest, dov’¨¨ in programma il Grand Slam che ricuce il filo con il World Judo Tour, circuito valido per la qualificazione alle Olimpiadi, che ¨¨ stato interrotto in febbraio dall’intervento del Covid. La squadra ¨¨ composta da dodici atleti: Francesca Milani (48), Odette Giuffrida (52), Maria Centracchio, Edwige Gwend (63), Alice Bellandi, Giorgia Stangherlin (78), Manuel Lombardo (66), Fabio Basile, Giovanni Esposito (73), Antonio Esposito, Christian Parlati (81) e Nicholas Mungai (90). Con loro lo Staff tecnico, Kiyoshi Murakami, Dario Romano, Francesco Bruyere, Luca Poeta e lo Staff medico Stefano Bonagura e Angelo Angi, chiamato per la prima volta ad assolvere all’incarico di "Covid manager" come previsto dai protocolli IJF. Problemi fisici in corso non hanno consentito di essere parte della squadra a Francesca Giorda, Martina Lo Giudice ed Eleonora Geri.
BRUYERE
¡ª"Il clima nella squadra ¨¨ estremamente positivo – ha commentato di Francesco Bruyere – la settimana scorsa abbiamo fatto alcune serie di incontri arbitrati con lo scopo di ripristinare negli atleti anche i meccanismi pi¨´ elementari, che in assenza di competizioni smettono di essere stimolati. Ciascun atleta ha avuto modo di prendere le misure con tre o quattro incontri disputati con la presenza degli arbitri e siamo stati molto soddisfatti dall’esito riscontrato. Tutti hanno lottato bene, le condizioni di forma sono risultate positive, confortate anche da un clima reso frizzante proprio dalla prospettiva imminente di ritornare a combattere sul serio".
Qual ¨¨ l’atteggiamento della squadra rispetto questo particolare periodo?
"? ovvio che nessuno sottovaluta la situazione di difficolt¨¤ che tutti stanno attraversando e tutti, ragazze e ragazzi, tecnici e l’intera struttura federale ¨¨ particolarmente attenta a rispettare e far rispettare le regole necessarie per limitare il pi¨´ possibile i rischi di contagio. Tutti sono stati responsabilizzati, ma tutti osservano scrupolosamente le linee guida di riferimento, del resto saremo chiamati a fare due tamponi prima della partenza, a distanza di due giorni il primo dal secondo ed un terzo all’arrivo a Budapest. Soprattutto adesso, con i ragazzi che hanno l’obiettivo nel mirino, sono pronti e fiduciosi pi¨´ che mai, mentalizzati e sentono di essere all’altezza della situazione”. -
C’¨¨ qualche situazione particolare fra le scelte fatte?
"Alice Bellandi gareggia nei 78 kg in quanto, fatte le pi¨´ opportune considerazioni, abbiamo condiviso assieme a lei che possa scendere nei 70 kg, categoria nella quale ¨¨ attualmente qualificata, soltanto in determinati appuntamenti. Per gli Europei, ad esempio, scender¨¤ nei 70 kg. Poi c’¨¨ Manuel Lombardo che, guardando la classifica dov’¨¨ primo sia nel ranking mondiale che in quello olimpico, non avrebbe alcun bisogno di gareggiare, ma ha molta voglia di ritornare con la prospettiva degli Europei (Praga, 19-21 novembre), in considerazione anche al fatto che la sua ultima gara risale ormai ad un anno fa".
Team Italia pronto a partire dunque…
"S¨¬, si va in Ungheria profittando della deroga applicata a chi entra per ragioni sportive. Ciononostante siamo consapevoli e rispettosi del fatto che ¨¨ tutto molto complicato. ? complicato riprendere a viaggiare, aerei e aeroporti, alberghi e palestre, incrociare tante persone, il rischio c’¨¨ ed ¨¨ inevitabile, ma ci comporteremo in modo da limitare al massimo ogni possibilit¨¤. C’¨¨ altro che possiamo fare?"
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