Pugilato, 1400 al Pala Atlantico di Roma Levin conquista la cintura FPI-WBC
Al Pala Atlantico di Roma, praticamente esaurito con quasi 1400 paganti, la 3 Gloves Promotions di Michele Carpinelli, ha mesi in cartellone la sfida nei cruiser che assegnava la cintura FPI-WBC tra il romano Flavio Morri (5-2-1) 31 anni e il lituano Semen Levin (8-2) di stanza a Ostia da decenni, dopo aver svolto attivit¨¤ dilettantistica in Campania, nei dintorni di Napoli. Levin ¨¨ passato professionista nel 2016 a 36 anni, gestendosi da solo, con un buon curriculum, due sconfitte (D’Ortenzi e Squeo) e otto successi: l’ultimo, il pi¨´ clamoroso, proprio quello ottenuto contro il favorito Morri, reduce dalla vittoria netta contro Endri Spahiu (9-2) nella semifinale del torneo.
RICHIAMO Levin ha costruito il successo nella prima parte del match, tenendo l’iniziativa col jab sinistro e muovendosi con intelligenza, portando Morri fuori misura. Non una superiorit¨¤ netta, ma sfumature che i giudici hanno premiato. La svolta alla quinta, con l’arbitro in verit¨¤ molto severo, che comminava un richiamo a Morri (testa in avanti) e questa situazione pesava sul resto del match, anche se, spronato dal suo mentore il maestro Agnuzzi, iniziava a tenere botta e riduceva lo svantaggio, non sufficiente per i giudici, premiando Levin, che riceveva la pi¨´ gradita sorpresa pasquale in anticipo.
MANO PESANTE Il maestro Agnuzzi, accettava il verdetto anche non aveva visto questa superiorit¨¤. “Un confronto molto equilibrato, che ha premiato la quantit¨¤ sulla qualit¨¤. A giudizio unanime ha fatto la differenza il richiamo. Morri non mi ha deluso, anzi ha disputato un buon match e questo ci induce a proseguire senza alcuna incertezza. Ci potrebbe stare la rivincita, anche se non ¨¨ alla cima dei nostri pensieri”. Levin, giustamente soddisfatto, non nascondeva la gioia: “Mi sono preparato al meglio, anche se temevo giustamente Morri. Ho speso molto nella prima parte, pagando un po’ nel finale. Morri ha mano pesante e averlo tenuto a bada, accresce il valore della vittoria. Pronto a difendere la cintura appena possibile. Non sono pi¨´ un ragazzino, ma sto bene e mi alleno con entusiasmo”.
UNO-DUE Vittoria anche per l’ex tricolore medi, Mirko Geografo (13-1-1) contro il polacco Airtem Karpets (21-11), che ha tenuto a lungo l’iniziativa portando l’uno-due spesso a bersaglio. Il romano ha speso il minimo sindacale per ottenere il verdetto, con sporadiche reazioni, peraltro efficaci e precise, senza rischiare ma nel contempo senza dare al match quello sprint che il pubblico sperava e che il maggior tasso tecnico gli avrebbe permesso. Tutto l’opposto dell’altro medio Fabio Mastromarino (7-1) che ha iniziato a spron battuto contro il georgiano Giorgi Kerdikoshsvili (9-22-5), deciso e coraggioso ad accettato la lotta a media distanza, con scambi violenti che il romano concludeva sempre a suo vantaggio. Il pubblico gradiva lo spettacolo applaudendo spesso. L’ospite ha retto per quattro round, poi entrava in crisi e dopo un richiamo per tenute, nella quinta ormai stremato veniva fermato dall’arbitro.
SFURIATA Positivo anche il rientro del pugliese Felice Moncelli (18-5-1), vittorioso sull’altro georgiano Nikoloz Gvajava (11-15-2), dal fisico imponente, partito a mille, per cercare la soluzione a sorpresa. Moncelli teneva bene la sfuriata dell’ospite e senza rischiare troppo reagiva, aumentando il ritmo dei colpi nella seconda parte del match. Moncelli concludeva la fatica con bella autorit¨¤ e vinceva nettamente. Debutto positivo per il superpiuma Christian Gasparri (1) e il welter Alessio Mastronunzio (1) di fronte agli albanesi Leandro Xhelili (1-2) di 18 anni e Kreshnik Halili (1-1) di 33 anni. Per gli italiani vittorie ai punti. Un po’ sofferta quella di Gasparri nel finale, molto agevole per il welter, che ha mostrato discreta potenza.
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