La pi¨´ grande rivalit¨¤ sportiva degli ultimi 50 anni. Un esempio di lealt¨¤ e correttezza. Eddy Merckx e Felice Gimondi, due icone che la morte del grande Felice non potr¨¤ mai spegnere. "Quello l¨¬", lo chiamava il bergamasco, quasi pronunciare il nome fosse gi¨¤ una sconfitta. Adesso il Cannibale si sente pi¨´ solo, dovr¨¤ pedalare in fuga tra ricordi e immagini. Per il dolore non ¨¨ riuscito a esserci al funerale: "Troppo, ¨¨ un dolore troppo grande. Con Felice se ne va una parte di me stesso. Stavolta perdo io", ha detto in quel giorno caldissimo e triste del 16 agosto. Anche di questo, Eddy Merckx parler¨¤ al Festival di Trento organizzato dalla Gazzetta dello Sport. Appuntamento venerd¨¬ 11 ottobre alle 14 nell'auditorium Santa Chiara, un momento imperdibile. Coppi il pi¨´ grande, Merckx il pi¨´ forte: il Campionissimo e il Cannibale.
A TRENTO
Al Festival dello Sport arriva Merckx! I suoi trionfi e il legame con Gimondi
Il "Cannibale" salir¨¤ sul palco di Trento venerd¨¬ 11 ottobre alle 14. Si parler¨¤ anche del rapporto del fuoriclasse belga con il suo grande rivale, scomparso lo scorso 16 agosto
eddy tricolore
¡ªMerckx e l'Italia. Il 20 marzo 1966 si corre la Milano-Sanremo. Eddy ha 20 anni e vince al debutto, il primo di 7 trionfi su 10 partecipazioni. Sette, fa con la mano in via Roma nel 1976: uno dei primati hanno fatto la storia del ciclismo. La prima grande corsa a tappe ¨¨ il Giro d’Italia 1967, quando in gruppo c’¨¨ ancora Anquetil, e Merckx si impone sul BlockHaus. Il suo primo trionfo ¨¨ il Giro 1968, che lo rivela al mondo. Eddy divide la camera con Vittorio Adorni, che lo guida come fosse suo figlio: gli sar¨¤ sempre riconoscente. Il legame col nostro Paese ¨¨ profondissimo: Adorni, Giorgio Albani, Ernesto Colnago e Ugo De Rosa, Ambrogio Molteni, Marino Vigna e Italo Zilioli i compagni di viaggio. "L’Italia ¨¨ la mia seconda patria, l’ho amata come il Belgio", ripete. Merckx corre con Faema dal '68 al '69 ( 75 vittorie), con Faemino nel 1970 (52 vittorie) e soprattutto Molteni: '71-76, 246 vittorie. Parte rilevantissima in un palmares di 525 successi (445 da pro'), 5 Giri (25 tappe, 78 maglie rosa), 5 Tour, 1 Vuelta, 3 Mondiali, 19 classiche- Monumento: 7 Sanremo, 2 Fiandre, 3 Roubaix, 5 Liegi, 2 Lombardia, e quel record dell’Ora a Citt¨¤ del Messico 1972 con 49,432 km su una Colnago spaziale.
botta e risposta
¡ªEppure fino a quel momento il protagonista era stato Felice Gimondi, pi¨´ grande di neanche tre anni: 29 settembre 1942 contro 17 giugno 1945. Il ragazzo di Sedrina conquista il Tour de l'Avenir dilettanti nel 1964 e passa professionista nella Salvarani con capitano Adorni nel 1965: terzo al Giro e primo al Tour, impresa che a 22 anni lo porta subito nell'Olimpo. Nel 1966 c’¨¨ il primo assaggio della sfida che durer¨¤ un decennio: a Merckx la Classicissima, Gimondi risponde con la Parigi-Roubaix dopo 42 km di fuga solitaria nel fango, e poi sulla pista dello stadio di Como si impone di forza nel Giro di Lombardia. Guardate le immagini: Gimondi non alza nemmeno lo sguardo verso Merckx, sa che ¨¨ nella sua scia, lo sente, ma si lancia sulla linea e alza il braccio destro con gli occhi ancora bassi. Merckx infligge a Gimondi la sconfitta pi¨´ crudele sulle Tre Cime di Lavaredo al Giro 1968: quasi 6' al bergamasco in lacrime. Lo batte al Mondiale di Mendrisio 1971, dopo una battaglia epica. Felice si riscatta a Barcellona 1973, iridato davanti a Maertens e a Merckx. E lo ribatte ancora nella "sua" tappa a Bergamo al Giro 1976, il terzo trionfo. Gimondi che si rifiuta di vestire, per rispetto di Eddy, la maglia rosa dopo la sospensione del belga a Savona al Giro per uno stimolante: Eddy fu poi assolto. Quando il rispetto vuol dire tutto.
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