Trento nei giorni del Festival scoprir¨¤ persino di avere un piccolo circuito cittadino. Come Montecarlo, come Singapore. Come le metropoli del mondo che abitualmente fanno correre lungo le loro strade la Formula E. Perch¨¦, con tutte le proporzioni del caso, ¨¨ di questo che si tratta: di quelle batmobili elettriche che da cinque stagioni hanno la loro competizione internazionale. E che anno dopo anno moltiplicano l’interesse attorno a loro, oltre che il fatturato del campionato medesimo. Nelle vie del quartiere le Albere, accanto al Muse (il museo delle Scienze progettato da Renzo Piano), venerd¨¬ 11 ottobre, sfrecceranno due monoposto. Un’esibizione, una gara simbolica tra due protagonisti del campionato. Tutti e due brasiliani, tutti e due di origini italiane (pugliesi, per entrambi).
AL FESTIVAL DELLO SPORT
A tutto motori: Trento come Montecarlo, la Formula E ¨¨ uno show
Su un minicircuito cittadino sfrecceranno i bolidi elettrici con Massa e Di Grassi in uno spot del futuro
I due brasiliani
¡ªUno di fama planetaria, certamente conosciuto da chiunque abbia sentito parlare anche solo una volta di Formula 1, cio¨¨ tutti: ¨¨ Felipe Massa, pilota che nel gran circo ci ¨¨ stato per quindici anni, pi¨´ della met¨¤ dei quali, otto in tutto, alla Ferrari. I tifosi della rossa lo amano ancora di un amore un po’ malinconico e pieno di rimpianti per quel titolo mondiale del 2008 volato via all’ultima curva dell’ultimo gran premio, ad Abu Dhabi, quando Lewis Hamilton sorpass¨° Timo Glock e lo super¨° di un solo punto in classifica. Dall’anno scorso Felipe si ¨¨ rimesso in gioco in Formula E, perch¨¦ crede nella causa (a suo modo ambientalista) e nel progetto (lo sviluppo del campionato). Il pilota che lo “sfider¨¤” a Trento, invece, nell’una e nell’altro ha avuto fiducia fin da subito. Lucas Di Grassi ¨¨ diventato test driver dei primi prototipi della categoria, e poi dal primo anno ¨¨ una presenza costante, sempre e solo su Audi, vincendo il titolo nella Stagione 3 (2016/17) e contribuendo (con Daniel Abt) al trionfo tra i costruttori della stagione seguente. Detiene il primato di E-prix corsi (55), di podi conquistati (30) e in un’ideale classifica di tutti e 5 i campionati fin qui disputati ¨¨ in testa, con 707 punti. Insomma nessuno, pi¨´ di lui, pu¨° parlare con cognizione di causa della Formula E, delle sue origini, delle sue prospettive.
Il futuro passa da qui
¡ªE infatti a Trento poi se ne parler¨¤, subito dopo l’esibizione, in un vero e proprio talk show in cui oltre a Massa e Di Grassi, sar¨¤ coinvolto anche Jamie Rengle, il nuovo Ceo della Formula E che da pochi giorni ha preso il posto dell’ideatore e fondatore, Alejandro Agag (rimasto come presidente). E con Dieter Gass, gran capo del motorsport di Audi. Sar¨¤ un excursus su quanto fatto, sulla formidabile Stagione 6 che andr¨¤ a cominciare a novembre dall’Arabia Saudita con un numero e una qualit¨¤ di costruttori mai visti in nessun campionato. Arriveranno infatti Mercedes e Porsche, che andranno ad aggiungersi, tra gli altri, ad Audi, Bmw, Nissan, Jaguar, Mahindra, al team franco cinese Ds-Techetaah che ha sbancato la Stagione 5 (Jean-Eric Vergne campione, pi¨´ titolo costruttori). Basta questo dato a spiegare come gi¨¤ dopo cinque soli campionati la Formula E abbia consolidato un bilancio in attivo. E basta immaginarsi la sfida tra tutti questi giganti dell’industria automobilistica, per capire che lungo le strade di Trento il sibilo dei bolidi silenziosi sar¨¤ un vero e proprio spot del futuro.
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