Ferrari 499P, dal trionfo di Le Mans al Festival Gazzetta. Giovinazzi: "Un giorno magico"

Rosso è il colore della speranza. E della vittoria. E di una storia condivisa, nel segno della Ferrari. Dieci sono i successi ottenuti del Cavallino Rosso in quel luogo del mito che è la 24h di Le Mans. L’ultima perla quest'anno, con la favolosa 499P. A proposito: Rosso è anche il colore della bellezza, chiedere ai tantissimi rimasti incantati dal bolide, in bella mostra fuori dal Palazzo della Regione, sede dell’incontro “Ferrari Le Mans” al Festival dello Sport. Una 499P che quest'anno ha tagliato per prima il traguardo della mitica 24 Ore scatenando la festa di un intero popolo, per spezzare un sortilegio durato cinquant’anni e per inaugurare una nuova era.?

parla giovinazzi

“E chi se l’aspettava - attacca Antonio Giovinazzi, il pilota Ferrari che a Le Mans con Pier Guidi e Calado ha festeggiato - è stata un’emozione fortissima. E pensare che quella è stata la nostra prima gara vera, in precedenza avevamo fatto soltanto test, e mai completi”. Ci sono momenti che restano scolpiti nella storia. “Il giorno perfetto”, titolava la Gazzetta dello Sport dando contezza del trionfo. Riannodare il filo significa tornare lì dove siamo stati felici. “C’erano quattrocentomila persone quel giorno - dice Antonello Coletta, Head of Ferrari Attività Sportive Gt - la 24h di Le Mans è la gara delle gare e nella classe più importante mancavamo da una vita: questo deve essere un nuovo inizio, ora lavoreremo per mantenere il livello raggiunto”.?

vittoria di squadra

A reclamarlo è la storia della Ferrari, come sottolinea Mario Salvini, cui tocca il compito di moderare un evento che ha riempito la sala del Palazzo della Regione e che ha visto la presenza anche della Brembo, azienda bergamasca eccellenza nel mondo del motorsport. “La verità - continua Coletta rievocando l'impresa - è che abbiamo cominciato a credere veramente di poter vincere solo durante la gara che, lo ricordo, abbiamo condotto per 15 ore su 24”. Per Giovinazzi la gioia è stata irrorata da una rivincita personale. “Attraversavo un momento particolare e avevo bisogno di ritrovarmi, dopo l’esperienza non soddisfacente in Formula 1. Ho trovato lo staff migliore a cui potessi aspirare, ho sentito fin dall’inizio la fiducia di Antonello Coletta. Il resto è venuto da sé”. "Merito di una squadra che - come sottolinea Giovinazzi - ha fatto la differenza. “In Formula 1 il tuo compagno è il primo avversario, nel Mondiale Endurance FIA WEC è esattamente l’opposto. Si vince insieme”.?

obiettivo mondiale

Vincere la 24h di Le Mas, provare a vincere il Mondiale. “? il nostro obiettivo, si stiamo preparando per questo”, è la promessa di Giovinazzi. “Nel 2024 entreranno altri competitors importanti - è sempre il pugliese a parlare - ma noi siamo pronti alla nuova sfida”. Correre (e vincere) la 24h Le Mans è anche una questione mentale. Soprattutto quando qualcosa non fila liscio. Può capitare - come è capitato - che la macchina si fermi. Retroscena svelato da Coletta: “? successo all’ultimo pit stop, a ventisei minuti dalla fine. Ma il nostro ingegnere di pista ha dimostrato una calma olimpica, ha resettato tutto e in pochissimo abbiamo superato il problema. Probabilmente è stato quello il momento cruciale”. Giovinazzi: “Seguivo la gara dal camion Ferrari, ho tirato un sospiro di sollievo”. A quel punto - ricordano i protagonisti - quel giorno si è sentito un boato, era il popolo Ferrari che spingeva la Rossa Hypercar verso la vittoria. Sono passati 4 mesi, ma l’eco di quel trionfo si sente ancora.