A pochi giorni dallo storico trionfo nella 24 Ore del Centenario emerge un incredibile episodio: la rossa ha rischiato di non partire perch¨¦ non c'era modo di sapere se il sensore del rifornimento funzionasse. Ma poi ecco l'intuizione
Proprio mentre si festeggia il primo compleanno della 499P Hypercar, la Ferrari riabbraccia i tifosi nel tempio della velocit¨¤ di Monza per la 6 Ore Wec in programma questo weekend. ? passato solo un anno dai primi chilometri macinati a Fiorano da Alessandro Pier Guidi, ma oggi il Cavallino arriva alla tappa di casa forte della clamorosa vittoria a Le Mans: un successo storico, perch¨¦ ottenuto nel centenario della mitica 24 Ore e soprattutto all¡¯esordio, 50 anni dopo l¡¯ultima partecipazione nella grande classica del mondo endurance. A meno di un anno, appunto, dal debutto in pista del bolide con cui Maranello avrebbe sfidato (e battuto) i giganti della categoria. E dire che il sogno della 24 Ore per la macchina numero 51 avrebbe potuto spezzarsi ancora prima del via. E che ¨¨ stato un telefonino, con l¡¯estro di un tecnico geniale, a salvare il risultato.?
telefonino vincente
¡ª ?Il retroscena ¨¨ che la 499P portata in trionfo da Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado ha rischiato di non partire per la 24 Ore a causa di un piccolo problema al sistema di rifornimento: un sensore elettronico non rilevava l¡¯inserimento della pompa di benzina nel bocchettone e l¡¯allarme ha richiesto l¡¯intervento dei meccanici Ferrari in griglia a pochi minuti dal via. Ma come verificare l¡¯effettiva risoluzione del problema? Data l¡¯impossibilit¨¤ di portare una pompa in griglia di partenza, l¡¯unica strada percorribile sembrava quella di abbandonare lo schieramento e partire dai box dopo gli opportuni controlli in garage: un disastro per le ambizioni d¡¯alta classifica. Fino al colpo di genio di uno dei tecnici di Maranello, che ha testato il corretto funzionamento del sensore inserendo¡ il proprio smartphone nel bocchettone provando che il sensore ne rilevava correttamente la presenza.?
elettronica spaziale
¡ª ?Qualche ora pi¨´ tardi la Ferrari ha dovuto fronteggiare il problema a un altro sensore, che impediva la ripartenza dopo ogni sosta ai box. Un allarme che poteva essere bypassato da una complicata operazione di reset dei sistemi, elaborata dagli ingegneri nel garage direttamente durante la corsa, ed eseguita dai piloti sul volante-computer. Non senza una certa apprensione visto che, specie nell¡¯ultimo pit-stop, Pier Guidi ha dovuto ripetere la procedura pi¨´ volte prima che la sua rossa si rimettesse finalmente in marcia verso la storia. Non che qualche peccato di giovent¨´ fosse poi cos¨¬ sorprendente: in una macchina che sembra quasi l¡¯Enterprise di Star Trek, e che raggiunge un tale livello di complessit¨¤ elettronica da necessitare un protocollo di avviamento di oltre un¡¯ora prima di scendere in pista, i problemi di affidabilit¨¤ erano la principale preoccupazione verso Le Mans. Spesso, per¨°, tra una vittoria clamorosa e una sconfitta bruciante, la differenza sta nella cura dei dettagli. E nella prontezza mentale nel trovare in fretta soluzioni efficaci, seppur anche rudimentali, agli imprevisti di una gara come la 24 Ore.
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