Dovizioso: "Pecco staccatore, ma che talento Martin". Cairoli: "Cross, la Ducati mi vuole capo"

? stato un incrocio, molto più suggestivo che pericoloso. Una commistione tra la terra e l’asfalto, e – naturalmente - con la comune passione per la moto. L’idea dei conduttori, la campionessa del Mondo di volley Rachele Sangiuliano e il giornalista Paolo Ianieri, era quella di un botta e risposta tra due gran piloti e buoni amici, Andrea Dovizioso e Antonio Cairoli. Con più cross che pista, a dire il vero. Perché tutti sanno dei trascorsi del Dovi sugli sterrati, un pallino ereditato da papà, Antonio, come Cairoli, siciliano, come Cairoli. Poi è successo che Tony è stato coinvolto nel Rally Legend di San Marino, e così ha presenziato solo in collegamento.?

la proposta ducati a tony

Da dove tuttavia una mezza rivelazione l’ha fatta. “Sì, è vero – ha ammesso – la Ducati mi ha contattato”. La Ducati, sì: perché la casa di Borgo Panigale sta per cominciare la sua avventura nel cross e alla guida, come team principal, vorrebbe Tony. “Ma è anche vero – ha poi frenato un po’ – che la mia storia con la KTM è lunga e mi piacerebbe continuarla. Per adesso quelle con Ducati sono solo chiacchiere”. Staremo a vedere. Il bello è constatare che questi piloti che ancora non vogliono definirsi ex continuano ad andare forte. Quanto meno coi loro progetti. Anche Dovi ha infatti confermato di essere avanti con quello della sua pista, a Monte Coralli, sulle coline di Faenza. “Non ci sono ancora stato – ha ammesso Cairoli – ma non vedo l’ora, lo farò presto. Me ne parlano tutti bene”. Dovi ha rivelato che il progetto si sta allargando: “E’ diventato più impegnativo di quanto immaginassi. Ma ormai ci siamo. E per la prossima estate dovremmo avere l’illuminazione, e diventerà la prima pista in Italia in cui si potrà correre di sera”. E non solo quello, perché il progetto, denominato 04 Park, dallo storico numero del Dovi, sarà molto di più. “Ho in mente il parco di Forlimpopoli dove andavo da bambino con le minimoto, dove c’erano il laghetto per pescare, il ristorante, il pattinaggio. Cioè era un posto per le famiglie. Ecco, vorrei una cosa del genere”. Senza dimenticare che la struttura diventerà Centro Federale.?

volata motogp

Poi, ovvio, c’è stato modo di parlare di MotoGP: Anche in riferimento alla carriera di Dovizioso, con Mario Almondo, direttore di Brembo che ha esaltato le sue grandi qualità di staccatore. “Per noi è stato sempre un riferimento fondamentale, con i suoi feedback”. Ma soprattutto si è, inevitabilmente, commentato la gran notizia del giorno: Marc Marquez in Ducati, con la squadra di Gresini. “Il pilota alla fine vuole la moto migliore – ha commentato Dovi – e la Honda in questo momento ha molti problemi, anche più di quelli che riusciamo a vedere. In Ducati troverà molti piloti forti. I quali dovranno però avere molta convinzione nelle loro capacità e ancor di più nelle loro conoscenze della moto per non temere il confronto con lui”. E alla fine, ovviamente, se non il pronostico, che dai piloti è sempre difficile da ottenere, l’analisi della lotta per il titolo. ”Vedo Pecco Bagnaia più strutturato – ha riflettuto Dovi – anche perché lui il Mondiale l’ha già vinto. E in più è molto forte in frenata, il che nella MotoGP di oggi è fondamentale. Ma Jorge Martin ha un talento esagerato. E fa cose, manovre, che nessun altro fa”.