L’uomo dei sogni ha la faccia ancora soddisfatta. Il suo Chelsea ha la corona dei re, che per l’Europa del calcio significa Champions League. La strada per difenderla sar¨¤ molto complicata, come dimostra la recente sconfitta contro la Juventus, ma Thomas Tuchel sa come si fa. E infatti non parla di Psg, di Manchester City n¨¦ di Bayern. “Non so chi vincer¨¤ la Champions, ¨¨ impossibile saperlo oggi. So che l’avversario pi¨´ difficile che affronteremo ¨¨ il Malmoe”. Cio¨¨ il prossimo. Sembra banale ma non lo ¨¨, e il tecnico tedesco lo dimostra parlando per un’ora di scienza e filosofia, di tattica e psicologia, di uomini e sentimenti, in uno degli eventi pi¨´ attesi del Festival dello Sport.
Il re d'Europa
Tuchel: "Lukaku? Mi spiace per gli interisti". E che complimenti all'Atalanta...
Il tecnico vincitore dell'ultima Champions parla al Festival dello Sport: "Mancini ha costruito una squadra straordinaria, l’Europeo ¨¨ meritato. Jorginho? ? stato fantastico, non solo in nazionale"
la juve
¡ªSul palco del Teatro Sociale l’uomo diventato un riferimento per il calcio mondiale ha iniziato proprio dalla sconfitta di quindici giorni fa contro la Juventus a Torino rispondendo alle domande di Fabio Licari e Alessandro Grandesso. “Perdere ti permette di crescere se gli errori commessi vengono analizzati nel modo giusto. Il modo in cui Allegri ha cambiato assetto ha influito fino a un certo punto, ¨¨ stata la nostra mancanza di concentrazione ad aver dato sicurezza ai bianconeri, che hanno meritato di vincere. Non ¨¨ stata semplice da mandare gi¨´ ma la Juve ha qualit¨¤, storia e merita rispetto assoluto. Se la pensassimo in modo diverso saremmo solo presuntuosi”.
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dal psg a londra
¡ª“Se il Chelsea ha la credibilit¨¤ propria dei grandissimi club il merito ¨¨ di un’organizzazione perfetta, che azzera le distanze e rende pi¨´ facile la comunicazione. Questo mi permette di essere concentrato e creativo”. E anche di essere rispettato dai giocatori. “Un allenatore deve essere diretto e onesto, chiaro su cosa si aspetta e aperto. Per allenare Mbapp¨¨ e Neymar a Parigi , o Kant¨¦ e Lukaku al Chelsea, convincendoli a fare un movimento o un altro, devi guadagnare il consenso attraverso la forza delle idee, non dell’autorit¨¤. Devi convincerli che quella strategia migliorer¨¤ il gioco della squadra”.
jorginho
¡ªLa notizia, piuttosto scontata, dell’inserimento di Jorginho nella lista dei 30 candidati al Pallone d’oro apre la riflessione sull’Europeo vinto dalla Nazionale. “Non sono un grande fan dei premi individuali. Ma sono certo che se dicessi che non lo merita si arrabbierebbe (ride…). Jorginho ¨¨ stato fantastico non solo con l’Italia. Del successo di Roberto Mancini e degli Azzurri mi ¨¨ piaciuto tutto, mi ha rubato l’occhio: l’attitudine all’attacco, l’unione, l’atmosfera, l’altissima qualit¨¤ del gioco. Una squadra tatticamente solida e preparata, ben messa in campo, aspetto tutt’altro che ovvio perch¨¦ in nazionale non hai tempo”.
stile italiano
¡ªTuchel ¨¨ stato al gioco quando sul palco lo chef Alessandro Gilmozzi, una stella Michelin, ha portato la sua versione degli spaghetti al pomodoro - “In Germania siamo migliorati parecchio ma non c’¨¨ niente da fare, voi italiani siete i migliori” – e quando si ¨¨ ritrovato tra le mani un modellino Ferrari, altra icona di un Paese che lo attira da sempre. “Ero affascinato dall’Inter di Matth?us, Brehme e Klinsmann, o il grande Milan di Sacchi, il Napoli di Maradona, la Juve, la Roma… Non solo i campioni, adoravo le maglie, i colori, i loghi. La Serie A di oggi ¨¨ un campionato estremamente interessante, ci sono stante squadre con idee di gioco basate sull’intensit¨¤ e la qualit¨¤, come l’Atalanta”. Un bel complimento per chi ha perso in un colpo solo Ronaldo e Lukaku. “Mi spiace aver dato un dispiacere ai tifosi dell’Inter. Avevamo bisogno di un attaccante con quelle caratteristiche e Romelu ha voluto riannodare il filo che lo legava da ragazzino al Chelsea. Cos¨¬ abbiamo colto l’occasione e siamo felici di lui. Di certo l’Italia lo ha fatto crescere ulteriormente, l’esperienza all’Inter lo ha reso un giocatore ancora migliore”.
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