Il calcio che verr¨¤ ¨¨ un percorso difficile ma che pu¨° diventare entusiasmante. Particolarmente in Italia, specialmente in serie A. Lo dicono un po’ tutti i protagonisti dell’incontro organizzato al Teatro Sociale nell’ambito del Festival dello Sport e moderato dal vicedirettore della Gazzetta dello Sport, Andrea Di Caro. “Certo che possiamo avvicinare la Premier, dieci anni fa non eravamo tanto lontani, poi abbiamo fatto tanti errori, non abbiamo capito l’importanza dei diritti tv all’estero e soprattutto ora abbiamo bisogno di coinvolgere manager di altissimo livello”. Il riferimento di Urbano Cairo, presidente di Rcs e del Torino, ¨¨ proprio a quel progetto fondi strozzato nella culla e su cui si era speso moltissimo il presidente della Lega, Paolo Dal Pino. Che dice proprio questo: “Dobbiamo portare il calcio italiano in giro per il mondo”.
Il confronto
Cairo: "Diritti tv e grandi manager, cos¨¬ potremo avvicinare la Premier"
Al Festival dello Sport l’incontro sul calcio che verr¨¤. Boban: “Inaccettabile il Mondiale ogni due anni”. Dal Pino: “Dobbiamo portare il calcio italiano in giro per il mondo”
Sogno stadi
¡ªDove la serie A ¨¨ apprezzata nonostante i numeri e i debiti la costringano al ruolo di inseguitrice. “La serie A ¨¨ l’unico campionato che pu¨° raggiungere la Premier - ¨¨ il pensiero di Javier Tebas, il gran capo della Liga -. Per tanti fattori, il pil, la popolazione, la passione. Ma bisogna evitare che i club facciano lo sgambetto alla Lega quando prova a percorrere la strada per far fruttare questo grande prestigio”. Zvonimir Boban, ieri grande campione in campo oggi alto dirigente Uefa fuori, sottolinea la nostra zavorra. “Gli stadi vecchi. Il sogno italiano che svanisce nella burocrazia italiana. ? incredibile, avete insegnato la bellezza al mondo in tanti campi, ma in questo proprio non riuscite”. Dal Pino insiste sul tema: “In Italia per costruire uno stadio ci vogliono due anni, spesso all’estero ne bastano due”.
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Macch¨¦ due anni
¡ªMa c’¨¨ un altro nemico che assedia il calcio e di cui la pandemia ha amplificato le forze: l’inflazione. Inflazione di perdite, di partite, di costi, dei guadagni dei giocatori e di commissioni di procuratori. Boban attacca la Superlega, “un vergognoso tentativo di cancellare 140 anni dello sport che amiamo. Il calcio ¨¨ business ma non ci si pu¨° dimenticare dei suoi valori”, ma picchia duro anche sul progetto Fifa del Mondiale ogni due anni: “Solo chi non capisce di calcio pu¨° accettare questa idea, non si rendono conto di che cosa significhi giocare sei partite di qualificazione di fila, questa ¨¨ un’assurdit¨¤ calcistica, ¨¨ anti calcio”.
Intermediari
¡ªSi parla anche del momento dei club, di societ¨¤ che spendono ci¨° che non incassano e di bilanci che fanno fatica a conciliare ambizioni sportive ed equilibri economici. Della necessit¨¤ di un indennizzo per le societ¨¤ che formano e fanno crescere i giocatori, sostenuta da Cairo. “Il problema - sottolinea il presidente del Torino - ¨¨ non tradire la propria filosofia. Quando fai cose al di la delle tue possibilit¨¤, allora rischi di finire in un circolo vizioso, il calcio deve essere sostenibile”. Dal Pino apre anche il discorso sui “guadagni enormi di broker e intermediari” e cita il caso Vlahovic. “Ma questo non ¨¨ un discorso che pu¨° affrontare solo la Lega, bisogna farlo a livello internazionale”. Tebas, che in Spagna ha lanciato un sistema di controlli molto severi di rispetto dei parametri economici, osserva: “Il Paris Saint Germain finir¨¤ con 400 milioni di ricavi, ma ne spende 600 milioni solo di ingaggi…. “
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