Da Purja a Txikon e Moro: la montagna protagonista a Trento
Inevitabile e giusto che le montagne siano protagoniste al Festival dello Sport a Trento. Appuntamenti speciali e incontri da non mancare. Il racconto di imprese leggendarie e la spiegazione di come, quelle imprese, nascono e diventano possibili. La prima occasione ¨¨ venerd¨¬ alle 10, al palazzo della Regione, quando Matteo Della Bordella, il presidente dei Ragni di Lecco, racconter¨¤ le diciotto ore trascorse sul Cervino “Sulle tracce di Walter Bonatti” – questo ¨¨ il nome dell’incontro – insieme alle due guide Fran?ois Cazzanelli e Francesco Ratti. I tre hanno scalato la Parete Nord seguendo la via del mitico scalatore. Dal 18 al 22 febbraio del 1965 Bonatti affront¨° la Nord senza annunci, facendo credere di voler fare in quel rigido inverno (25 sottozero) una gita scialpinistica alla base della Gran Becca. Invece scrisse una pagina storica che Della Bordella, che non era mai salito sul Cervino, ha rivissuto.
Txikon e il K2
¡ªAppena due ore dopo, venerd¨¬ a mezzogiorno al Bookstore in Piazza Duomo, c’¨¨ la possibilit¨¤ di ascoltare Alex Txikon, l’alpinista risponder¨¤ alla domanda: ”Perch¨¦ scalare il Nanga Parbat?”. Per lui il Nanga ¨¨ la montagna pi¨´ bella del pianeta, per lui ¨¨ stata una grande storia d’amore. Ma su un Ottomila occorre ragionare con lucidit¨¤ se si vuole tornare a casa. E si deve venire a patti con i fallimenti.
Il record di Purja
¡ªSabato 9, alle 10, all’Auditorium Santa Chiara c’¨¨ Nirmal Purja che ha scritto una pagina decisiva della storia alpinistica. Il 16 gennaio scorso, insieme a nove connazionali sherpa, il 38enne ex Sbs - Special Boat Service, uno dei Corpi delle Forze speciali britanniche - ha raggiunto la cima del K2, la seconda montagna pi¨´ alta del pianeta, l’unica fino ad allora a non essere mai stata salita nella stagione invernale, irraggiungibile com’¨¨ a causa delle temperature molto rigide e dei venti fortissimi. Parliamo della montagna “degli” italiani: nel 1954 fu proprio una nostra spedizione, comandata da Ardito Desio, a scalarla per la prima volta. “Ho dimostrato a tutti che l’impossibile ¨¨ possibile”, ¨¨ stata nelle settimane successive la frase pi¨´ ripetuta da “Nims”, che non a caso ha deciso di intitolare il suo libro “Oltre il possibile”, pubblicato da Solferino. “Da soldato erano tanti anni che giravo il mondo credendo di essere “invincibile”. Pensavo che nulla potesse fermarmi. Invece andando in montagna mi sentivo normale, era il potere terapeutico di Madre Natura”. A pochi metri dalla vetta della “Montagna selvaggia”, Nirmal e i nove compagni di spedizione decisero di compiere gli ultimi passi contemporaneamente per essere in vetta tutti assieme. Un gesto eloquente, motivato col desiderio di “rendere orgoglioso il Nepal e la sua comunit¨¤ di alpinisti”, come scrisse uno dei dieci, Mingma Gyalje Sherpa. E anche di far capire al mondo intero quanto i cosiddetti “portatori”, da sempre co-protagonisti troppo poco pubblicizzati delle pi¨´ grandi gesta in altissima quota, siano ormai alpinisti di altissimo livello. Nel 2019 Purjal aveva completato la salita su tutti e 14 gli Ottomila dopo soli 189 giorni. Per riuscirci, come aveva dichiarato gi¨¤ prima del tentativo “Progetto Possibile”, si era avvalso in alcuni casi dell’utilizzo delle bombole di ossigeno e, per gli spostamenti, dell’elicottero.
Moro e il team invisibile
¡ªE domenica pomeriggio (Bookstore ore 16) ¨¨ immancabile l’incontro con Simone Moro, l’uomo che negli ultimi anni meglio ha saputo raccontare la montagna e il lavoro che serve per pianificare e poi rendere possibili le sue imprese. Ne parla nel suo libro “Il team invisibile”.
Al fianco del Festival dello Sport, diverse istituzioni e aziende hanno scelto di essere brand partner. Main partner: Audi ed Enel. Premium partner: Fastweb, Gruppo Cassa Centrale, UnipolSai. Partner: Herbalife Nutrition, La Sportiva, Pastificio Felicetti, Piaggio 1. Sustainability partner: Ecopneus. Scientific partner: Humanitas. Official sneakers: SUN68. Radio ufficiale: Radio Italia.
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