mobilit¨¤
Coronavirus, verso la fase-2. Bicicletta essenziale per ripartire. Ecco cosa serve
L¡¯Italia intera guarda alla cosiddetta fase-2 (successiva al 4 maggio 2020), quella della primaripartenza dopo il lockdown, con molta attesa e speranza.
Con la progressiva ripresa delle attivit¨¤ lavorative e il maggior numero di persone che si sposteranno nelle citt¨¤ (e verso le stesse) usando i mezzi pubblici, l¡¯auto privata e i servizi di sharing (auto, scooter, bici), quale sar¨¤ il ruolo della bicicletta?
Da pi¨´ parti - associazioni in primis - arriva un coro unanime: le due ruote siano messe in cima alla lista delle priorit¨¤, approntando piani specifici che ne favoriscano l¡¯utilizzo in sicurezza. ( Qui l¡¯avventura sui pedali in Sudamerica di Jovanotti )
La bici ¨¨ infatti il mezzo di trasporto che pi¨´ di ogni altro potr¨¤ limitare la vicinanza tra le persone, da un lato, e contribuire alla riduzione dell¡¯inquinamento, dall¡¯altro. Oggi pi¨´ che mai la bicicletta, quindi, pu¨° svolgere un ruolo essenziale. Per la bici intesa come mezzo di trasporto quotidiano l¡¯epoca post-emergenza da coronavirus pu¨° rappresentare il punto di svolta di una vera rivoluzione.
LA BICI: UN MANIFESTO IN 7 PUNTI
¡ª ?Di recente si sono moltiplicate le iniziative di associazioni, privati cittadini, amministratori pubblici che vanno nella medesima direzione. Un documento congiunto firmato (il 16 aprile 2020) dalla FIAB - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta con decine di altre associazioni e realt¨¤ ambientalistiche bike friendly sintetizza, in 7 punti, una visione pratica per la fase-2 ( Qui invece un¡¯avventura in bicicletta in Siberia ai tempi del coronavirus ). Al primo posto? La ¡°realizzazione di nuove regolamentazioni e/o strutture soft, a basso costo e rapida attuazione, per la mobilit¨¤ attiva (pedonale e ciclabile) e la micromobilit¨¤, estese a tutta l¡¯utenza fragile, anche non convenzionali e in deroga al Codice della Strada. Ad esempio: percorsi pedonali e corsie ciclabili in sola segnaletica, doppio senso bici, strade residenziali a 10 km/h aperte ai pedoni, strade scolastiche, intermodalit¨¤ bici-TPL (Rete di Mobilit¨¤ di Emergenza/Transizione)¡±. Nei punti sottoscritti in questo documento anche la richiesta di ¡°forti incentivi economici e finanziamenti per il potenziamento della mobilit¨¤ attiva come alternativa all¡¯uso dell¡¯auto privata e complementare al trasporto pubblico¡± quali ¡°bonus-mobilit¨¤ per i cittadini (acquisto bici elettriche, servizi di bike sharing e micromobilit¨¤)¡±.
LA PETIZIONE
¡ª ?Vie ciclabili riservate da realizzare in breve tempo; agevolazioni per l¡¯acquisto di bici ed e-bike; corridoi di collegamento tra citt¨¤ e hinterland per agevolare i pendolari. Ecco le linee comuni a pi¨´ soggetti. In questa direzione s¡¯inserisce, per esempio, la petizionelanciata su Charge.org da Federico Parolotto (¡°Emergenza Covid19 - Pi¨´ spazio ai pedoni e alle biciclette a Milano per la Fase 2¡±) rivolta al sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Gi¨¤ oltre 3 mila (al 20 aprile) le firme raggiunte su un target di 5 mila. Il contenuto? Predisporre velocemente l¡¯¡°allargamento dei marciapiedi e l¡¯introduzione di una rete di piste ciclabili temporanee ampie e sicure¡± per Milano e provincia.
LA BICI A MILANO
¡ª ?Da Palazzo Marino, intanto, arrivano segnali d¡¯apertura in questo senso. Il sindaco Giuseppe Sala con un messaggio sui social network del 20 aprile 2020, parlando della fase-2, ha aggiunto un appello al Governo: ¡°Deve far chiarezza¡± ha detto Sala, dopo aver garantito (guardando alla propria citt¨¤) che ¡°dobbiamo promuovere ancor pi¨´ lo sharing dei veicoli in particolare bici e scooter elettrici¡±. Un messaggio che lascia intendere la volont¨¤ di studiare rapidamente come e dove attuare un piano della mobilit¨¤ ¡°dolce¡± in bici che sia innovativo. ( Qui invece idee per la ripartenza del turismo sostenibile con alcuni dei cammini pi¨´ belli d¡¯Italia ).
LA BICI IN CITTA': 3 PUNTI
¡ª ?Come sar¨¤ quindi la mobilit¨¤ nelle aree urbane nella fase-2? I desideri e gli auspici di milioni di italiani che si spostano in bici si riassume in pochi punti:
1) ampliamento delle rete ciclabile con spazi sicuri, che comprendano quando possibile la separazione della pista dalla carreggiata aperta ai mezzi motorizzati, e la realizzazione di segnaletica ad hoc;
2) incentivi alla sottoscrizione di abbonamenti al bike sharing (in alcuni casi gi¨¤ al vaglio), e all¡¯acquisto di bici muscolari e a pedalata assistita;
3) l¡¯adozione di misure concrete atte a favorire l¡¯integrazione dei mezzi di trasporto. Si pensi ai treni regionali usati quotidianamente dai pendolari e alle biciclette pieghevoli facilmente trasportabili (a patto, ovviamente, che sui treni sia permesso - dai regolamenti - e possibile - in funzione agli spazi lasciati liberi - caricarle a ogni ora del giorno e su tutte le corse). In tal senso va considerato che bici pieghevoli e bici ¡°normali¡± custodite nell¡¯apposita sacca non pagano il supplemento sui treni.
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