Arrivato dal Brasile, cresciuto nel vivaio del Verona, il giovane Jorginho viveva in un monastero. "C'era un posto per i monaci e un altro per gli studiosi nell'accademia", ha raccontato. "Sei di noi in una piccola stanza per un anno e mezzo. Le persone l¨¬ ci hanno trattato in modo straordinario, sempre rispettosi. Si sono davvero presi cura di noi e il cibo era incredibile. Dovevamo essere a casa entro le 11".
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