Il sudafricano positivo prima di partire, ma in Arabia Saudita ¨¨ emergenza per evitare contagi. Tamponi obbligatori allo stadio di Gedda, nomi e numero di passaporto dei positivi sono subito segnalati ad alberghi e organizzazione per evitare ¡°fughe¡±
¡°Good luck¡±. Buona fortuna. A dirlo ¨¨ un arabo alto, con la classica dishdasha, la tunica bianca lunga fino ai piedi, e la kefiah sulla testa, il tradizionale copricapo, ma non ¨¨ ai piedi del podio di partenza della Dakar 2022, o al via della prova speciale. ? colui che gestisce le entrate al test Covid dello stadio di Gedda, il King Abdullah Sports City Stadium, il luogo pi¨´ frequentato in questi giorni pre partenza del rally pi¨´ famoso del mondo. Ripete ¡°Buona fortuna¡± a tutti quelli che entrano, perch¨¦ in effetti di questo si tratta visto che al bivacco della gara quest¡¯anno non si parla pi¨´ delle tradizionali 2.500 persone, bens¨¬ di 4.000 visto l¡¯avvento della Dakar Classic e l¡¯apertura da parte di Aso, societ¨¤ organizzatrice della competizione, e del Governo saudita alle famiglie e al turismo all¡¯interno della Dakar.
dakar, test obbligatori
¡ª ?Ogni persona che partecipa al rally, qualunque sia il suo ruolo, deve sottoporsi a un test covid pcr, il nasofaringeo per capirci e non il tampone rapido, prima di arrivare in Arabia Saudita e di nuovo, sul posto, all¡¯interno dello stadio, 24 ore dopo il suo arrivo in terra saudita. Senza la negativit¨¤ certificata dal test non si potr¨¤ prendere il via della gara e a dimostrare il tutto c¡¯¨¨ una app dal nome impronunciabile, Tawakkalna, che si colora di verde se tutto va bene, di viola se qualche cosa non va o di rosso se si ¨¨ positivi. E cos¨¬ in questa 44esima edizione a spaventare gli equipaggi non sono tanto le dune ¨C che peraltro non saranno presenti in dose massiccia quest¡¯anno ¨C e neanche la tanta sabbia, una delle prerogative della gara in questo Paese, bens¨¬ il test anti-Covid che sta falcidiando i concorrenti.
i piloti esclusi
¡ª ?Sono sempre pi¨´ numerosi i team che si stanno ritrovando senza piloti al via: il primo nome importante ¨¨ stato quello di Giniel De Villiers, uno dei piloti di punta del team Gazoo Toyota Overdrive Sud Africa, risultato positivo prima di partire; al suo posto la squadra aveva chiamato il britannico Chris Meeke ma nel frattempo il sudafricano vincitore della Dakar nel 2009 dopo test su test finalmente ha avuto un responso negativo. Il problema ¨¨ che dal Sud Africa gli ingressi in Arabia Saudita sono totalmente chiusi e si entra solo con uno speciale permesso rilasciato dal Governo per poter partecipare alla gara, in accordo con la Aso. Quindi i voli di linea non decollano, sono bloccati verso l¡¯Arabia e De Villiers dovr¨¤ passare attraverso altri Paesi per poter avere accesso, in tempo, alla sede della gara. Anche Erik Van Loon, olandese, sempre del team Toyota Overdrive, prima di lasciare il Paese ¨¨ risultato positivo e cos¨¬ ecco saltare la gara per lui e al suo posto d¡¯urgenza ¨¨ stato chiamato il connazionale Erik Van Brinke. Altro colpo di scena nell¡¯equipe Tatra Buggyra, uno dei team pi¨´ forti della categoria camion: Teo Calvet, figlio del pilota Fabien Calvet, che doveva partire per la sua prima esperienza in un rally raid, in Francia, prima di salire sull¡¯aereo che lo avrebbe portato a Gedda, ¨¨ risultato positivo e cos¨¬ il sogno di tutta la sua vita ¨¨ saltato, anche se data la sua giovanissima et¨¤, 21 anni, avr¨¤ comunque modo di recuperare in futuro la forte delusione. Lascia per¨° senza assistenza veloce alle spalle il suo compagno di squadra, il cileno Ignacio Casale che si ritrova unico Tatra della squadra in gara. Esclusi anche i due italiani Eugenio Amos, della Can Am South Racing in categoria T4, bloccato in Italia, e Paolo Ceci, positivo nell¡¯ultimo test in Arabia.
ciao ciao privacy
¡ª ?Meccanici, ingegneri, piloti e copiloti: il Covid colpisce tutti. La lista ¨¨ lunga ed ¨¨ anche pubblica, in barba ai principi di riservatezza sui dati sensibili. Tutti gli alberghi di Gedda ricevono nel tardo pomeriggio di ogni giorno una lista di nomi, con tanto di numero di passaporto che segnala le persone positive. Se si trovano ancora al bivacco una telefonata al team manager della squadra a cui appartengono ne richiede immediatamente l¡¯evacuazione, se invece sono in albergo vengono direttamente controllati e chiusi nelle loro camere. Divieto assoluto di uscire e di avere contatti con gli altri. Oggi Aso ha reso noto che coloro che risultano attualmente positivi potranno fare un secondo test il 30 dicembre e in caso risultassero negativi dopo un altro test il 31 mattina avranno il permesso di rientrare nel gruppo. Nel caso invece di un secondo risultato positivo, non avranno alcuna chance di partenza e resteranno dieci giorni segregati in camera.
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