Intervista ad Alejandro Agag, numero uno del campionato per suv elettrici Extreme E e del Mondiale di Formula E: ¡°Correre ai confini del mondo una sfida unica. E per il prossimo anno altri team vogliono entrare nella serie off road¡±
Alejandro Agag, patron della Formula E e di Extreme E, i campionati riservati alle propulsioni elettriche, ¨¨ uno che le idee le ha sempre avute molto chiare, e sa esattamente dove vuole arrivare. Forse non lo sapeva con precisione quando ha cominciato con la Formula E, e di conseguenza neanche con la Extreme E ma ora sa che la direzione che ha intrapreso ¨¨ quella giusta: tanto da essere stato insignito dell¡¯Autocar¡¯s Motorsport Hero Award, premio assegnato alle persone che hanno avuto un impatto speciale sul mondo dei motori. ¡°Bisogna pur cominciare da qualche parte, se non cominci non vai da nessuna parte ¨C precisa l¡¯imprenditore spagnolo ¨C Quando siamo partiti con la Formula E avevamo due macchine con il pilota che saltava da una vettura all¡¯altra, poi siamo arrivati a una sola vettura, e poi la Generation 3 sar¨¤ costituita da bolidi che andranno velocissimi¡±.
dalla pista all¡¯off road
¡ª ?¡° Nella Extreme E stiamo facendo praticamente la stessa cosa, stiamo imparando. Abbiamo visto che la sabbia, l¡¯attrito che si produce correndo su questi terreni, utilizzando sempre la potenza massima, fanno scaldare tantissimo la batteria, ¨¨ ovvio, per¨° stiamo cercando di capire come risolvere il problema perch¨¦ il raffreddamento della batteria ci porta via molto tempo¡±. E a livello di spettacolo: ¡°Mi aspetto sempre di pi¨´. In Senegal lo spettacolo ¨¨ stato bellissimo e tutto ha funzionato bene, gare vicine, facili da seguire, ma voglio pi¨´ di questo. Se c¡¯¨¨ polvere ci inventeremo qualche cosa, magari un joker lap¡± e sulla presenza femminile sempre pi¨´ marcata nel Campionato aggiunge: ¡°La nostra idea di bloccare le posizioni una volta scelto il primo pilota, nelle qualifiche, ha funzionato. I team hanno capito e ci hanno seguito. La mia idea si ¨¨ rivelata corretta e infatti abbiamo avuto partenze, per esempio in finale, con ben tre donne. Perfetto, era esattamente quello che volevamo, non sar¨¤ necessario adottare il sistema della lotteria per le prossime gare, con l¡¯estrazione casuale del pilota. Le squadre stanno mettendo in atto strategie alternative e questo va bene, ¨¨ positivo. Nella prima gara avevamo avuto batterie tutte costituite da uomini, o da sole donne, in Senegal invece abbiamo visto una bella alternanza¡±.
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regole e futuro
¡ª ?Per¨° qualche cambiamento al regolamento attuale potrebbe arrivare gi¨¤ per la prossima gara di Extreme E a fine agosto: ¡°Direi che l¡¯idea di portare a quattro il numero delle vetture in finale ha funzionato bene. Sinceramente pensavo che i piloti non fossero d¡¯accordo e invece tutti quanti hanno dato parere positivo, quindi penso che per la prossima gara alla finale parteciperanno cinque vetture¡±. Ma lo schieramento non sar¨¤ in linea: ¡°La quinta macchina, quella che risulter¨¤ dallo Shoot out (la finale abitualmente riservata al settimo, ottavo e nono posto) partir¨¤ dietro: ci saranno cio¨¨ due linee, una prima linea con le quattro vetture delle semifinali ¨C due per ogni manche ¨C e una quinta alle loro spalle. Per¨° prima di decretare il cambiamento del regolamento dobbiamo vedere come sar¨¤ la situazione polvere in Groenlandia¡±. Ma se aumenta il numero delle vetture in finale non ¨¨ detto che non possa aumentare anche il numero dei team coinvolti, visto che sulla Sant¡¯Helena sono caricate undici Odyssey 21: ¡°S¨¬, ¨¨ vero ¨C conferma Alejandro Agag ¨C nove sono le vetture da gara, la nostra che utilizziamo per i nostri ospiti, o per testare il percorso a disposizione di Timo Scheider e Jutta Kleinschmidt, e un¡¯altra vettura da cannibalizzare, uno chassis cio¨¨ con tutti i pezzi che si possono prendere qualora serva costruirne una nuova¡±, come accaduto praticamente in Arabia Saudita dopo i due grossi capotamenti di Stephane Sarrazin e Caludia Hurtgen.
nuovi team in extreme e
¡ª ?¡°Avevamo parlato in effetti di una decima vettura, di un decimo team che sarebbe dovuto entrare a far parte della famiglia dalla Groenlandia, ma penso che inizier¨¤ nella prossima stagione, non so, non ne sono sicuro¡±. Certo entrare in Groenlandia non avrebbe molto senso con due gare su cinque gi¨¤ disputate, ma Agag ammette che c¡¯¨¨ comunque pi¨´ di un team in lizza per l¡¯assegnazione della decima Odyssey: ¡°La macchina c¡¯¨¨ e ci sono due team che stanno decidendo, staremo a vedere. Ora ci sono tre mesi di stop prima della prossima gara, quindi potrebbero scegliere di entrare quest¡¯anno, oppure attendere il 2022¡±. E quando si parla di futuro Agag ha sempre le idee molto chiare, soprattutto in tema sviluppo tecnologico della vettura: ¡°Su questa macchina dobbiamo prima di tutto sistemare alcuni piccoli difetti, cosa che non abbiamo avuto il tempo di fare perch¨¦ il Covid e tutte le restrizioni imposte ci hanno limitato moltissimo nei test di sviluppo, ma sar¨¤ quello che faremo da qui alla fine dell¡¯anno. Nella prossima stagione, 2022, non ci saranno cambiamenti, naturalmente apporteremo dei miglioramenti, ma rester¨¤ tutto uguale per tutti. Invece per il 2023 e 2024 il motore si aprir¨¤, vale a dire che tutti i team potranno lavorare su un proprio motore, liberamente, ma quello che mi interessa pi¨´ di tutto ¨¨ una batteria che raffreddi pi¨´ velocemente. In questo campionato la grande sfida ¨¨ rappresentata dalla batteria ¨C che poi ¨¨ il problema di tutto il mondo dell¡¯elettrico¡±.
tecnica e spettacolo
¡ª ?Le sospensioni invece, che non raccolgono le simpatie di molti piloti per il momento non si toccano: ¡°A me personalmente piacciono ¨C ammette l¡¯imprenditore cinquantenne ¨C perch¨¦ rimbalzano da tutte le parti e danno grande spettacolo ma avremmo potuto anche cambiarle volendo, solo che ci sono state due squadre che hanno bloccato la possibilit¨¤ di cambiarle, hanno detto che per loro andavano benissimo e cos¨¬ le abbiamo tenute; i cambiamenti si fanno solo se c¡¯¨¨ l¡¯unanimit¨¤ nella richiesta¡±. La Sant¡¯Helena ¨C la nave che trasporta tutta la carovana del Campionato - intanto si appresta a ripartire per far rotta verso la Groenlandia dove si correr¨¤ la prossima gara a fine agosto e Agag ricorda ancora il viaggio per arrivare in Senegal, una volta terminata la gara in Arabia Saudita. ¡°Quando siamo ripartiti dall¡¯Arabia Saudita il Canale di Suez era ancora bloccato dalla nave finita di traverso e quindi avevamo preso in considerazione la possibilit¨¤ di circumnavigare l¡¯Africa, cio¨¨ fare rotta verso Sud e poi risalire dalla costa del Sud Africa fino al Senegal. Ma la zona intorno alla Somalia ¨¨ infestata di pirati e avevo gi¨¤ contattato quelle compagnie che si occupano della sicurezza e che mandano una scorta a protezione delle navi, con uomini armati di tutto punto¡±.
vivere in giro per il mondo
¡ª ?I meccanici di ogni squadra sono cinque e non ci sono vincoli per loro sull¡¯orario di lavoro: ¡°Se una vettura ¨¨ distrutta una volta che noi arriviamo al porto vicino alla localit¨¤ in cui si correr¨¤ la gara i meccanici possono accedere alla vettura e lavorarci tutto il tempo che vogliono. Non c¡¯¨¨ un limite imposto, pi¨´ tempo avranno meno meccanici serviranno¡±. Ma in attesa di andare in Groenlandia si discute animatamente la location della quarta gara perch¨¦ il Brasile sembra sempre meno accessibile dato l¡¯alto tasso di contagio ancora da Covid 19: ¡°La gara in Amazzonia si sta rivelando sempre pi¨´ difficile. In questo momento non si pu¨° entrare e non si pu¨° entrare per organizzare le cose; io volevo andare nei prossimi giorni ma mi hanno bloccato perch¨¦ c¡¯¨¨ obbligo di quarantena, per 14 giorni in albergo. Il problema ¨¨ che anche in Argentina le cose stanno peggiorando e la gara, l¡¯ultima della stagione, potrebbe essere a rischio¡±. E fra i Paesi in lizza, oltre per esempio al Portogallo, alla Turchia e ad alcuni Paesi del Nord, c¡¯¨¨ anche l¡¯Italia, in particolare la Sardegna, ma l¡¯aspetto ambientale in questo caso non ¨¨ troppo chiaro. La cosa per¨° non preoccupa l¡¯imprenditore di Madrid: ¡°Possiamo lasciare la motivazione ambientale legata alla localit¨¤ in cui dovevamo andare ma correre da un¡¯altra parte. Visto che siamo in periodo di Covid possiamo anche andare in Sardegna e parlare dell¡¯Amazzonia. Ci sono cinque o sei opzioni interessanti, vedremo quali saranno pi¨´ adatte e decideremo, non voglio aspettare troppo¡±.
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svolta ambientale
¡ª ?Sperando di poter ospitare la Extreme E in Italia ragioniamo anche sull¡¯aspetto di salvaguardia dell¡¯ambiente, e di impatto mediatico che sta avendo questa disciplina: ¡°? presto per dirlo ma una reazione l¡¯abbiamo determinata, stiamo portando il messaggio a persone che non sono focalizzate sui problemi ambientali e vediamo che c¡¯¨¨ una reazione il che significa che la strada intrapresa ¨¨ quella giusta. ? questa la strategia. Le immagini della plastica in Senegal, sulla spiaggia, con le vetture in gara che ci passano accanto ¨¨ di forte impatto. Quando si guarda un documentario si sa che le immagini sono state cercate e create appositamente mentre qui ¨¨ tutto in diretta: gli uccelli in spiaggia che beccano le bottiglie di plastica abbandonate o che giocano con una lattina sono veri, non li abbiamo cercati, si sono fermati davanti alle nostre telecamere e questa ¨¨ esattamente la nostra strategia, far vedere alla gente il problema e sono molto contento di riuscire a mandare questo messaggio attraverso le nostre immagini¡±.
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