il lutto
Elena Cecchettin, il commovente discorso per Giulia: "Sei il mio angelo custode"
"Sei il mio angelo custode".?Elena Cecchettin ha scelto di pronunciare queste parole, alla cerimonia in forma privata?nella chiesa di San Martino a Saonara, in provincia di Padova. Durante i funerali della sorella Giulia, brutalmente uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, ha raccontato episodi di vita assieme alla sorella. Dopo il toccante discorso del pap¨¤ Gino nella Basilica di Santa Giustina a Padova, il momento pi¨´ intimo ¨¨ stato dedicato alle parole di Elena.
le parole di elena Cecchettin
¡ª ?"Giulia, guardo il cielo e ti vedo in mezzo alle stelle che fai a met¨¤ di un gelato con la mamma. Prima o poi ci rivedremo, lo prometto, ma fino a quel momento so che sarai con me, perch¨¦ sei il mio angelo custode, perch¨¦ in fin dei conti lo sei sempre stato". Poi, in lacrime, ha aggiunto: "Ci sono tante parole che potrei dire in questo momento, ma ho deciso che voglio regalarvi un pezzo di Giulia, di quella persona fantastica come la conoscevo io. Sperando che vi lasci il segno come ha fatto con me" ha detto durante l'omelia. "Era la persona migliore che ho mai conosciuto, era la mia sorellina ma era anche la mia sorella maggiore. Mi dava sempre ottimi consigli, che spesso non erano quelli che volevo sentirmi dire,?ma lei era onesta".
scatole di latta e gelati
¡ª ?"Giulia era quella ragazza alla quale non era difficile fare regali, perch¨¦ qualsiasi cosa vagamente buffa o carina la faceva andare in visibilio" continua Elena. "Collezionava scatole di latta solo per riempirle con altre scatole. Non buttava via mai niente, neanche le cose rotte o rovinate. Giulia non amava decidere, neanche il gusto del gelato, infatti faceva sempre a met¨¤ con la mamma.¡®Met¨¤ pizza a testa, cos¨¬ ce la scambiamo' diceva." E ancora racconti di vita vissuta. "Giulia era buona, era una persona fantastica" continua la ragazza, la voce rotta dal pianto. "Giulia aveva paura delle cimici. Una volta ¨¨ andata a dormire sul divano perch¨¦ ne avevamo una in casa di notte e io stavo dormendo e non potevo aiutarla a toglierla. Lei mi faceva sentire speciale perch¨¦ l'aiutavo a togliere le cimici" racconta Elena. "Giulia si dimenticava sempre le chiavi e una volta ha provato a scavalcare il cancello e si ¨¨ strappata il cappotto".
"sarai sempre il mio angelo"
¡ª ?"Io e Giulia amavamo le passeggiate, non volevamo mai tornare a casa perch¨¦ si stava cos¨¬ bene a chiacchierare e camminare", ricorda Elena Cecchettin. "Le notti d'estate andavamo in un parchetto vicino casa e restavamo l¨¤ a guardare le stelle;?ci sedevamo in una cesta di viti che forse era troppo grande per noi, ma a noi andava bene cos¨¬. Ora, Giulia, in quella cesta io ci sto comoda ma non ¨¨ pi¨´ bello senza di te perch¨¦ guardo il cielo e ti vedo tra le stelle. Prima o poi ci rivedremo, te lo prometto. Ma fino a quel momento continuerai a essere il mio angelo custode" conclude Elena in lacrime.
la tumulazione
¡ª ?Al termine della cerimonia funebre a Saonara, l'uscita della bara di Giulia dalla chiesa ¨¨ stata accolta da un applauso e da palloncini bianchi a forma di cuore. Gino Cecchettin, visibilmente commosso, ha abbracciato i suoi figli, Elena e Davide. Ha aspettato che il feretro fosse collocato nel carro funebre e poi, a piedi, si ¨¨ diretto verso il cimitero. ? l¨¬ che Giulia trover¨¤ la sua ultima dimora, accanto alla madre.
Gazzetta dello Sport
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