Uno studio britannico rivela quello che molte sanno gi¨¤: la maggior parte delle incombenze, fuori e dentro casa, ¨¨ a carico delle donne
Sette mamme lavoratrici su 10 nel Regno Unito dichiarano di aver subito discriminazioni o trattamenti negativi sul posto di lavoro a causa del fatto di essere madri e il 25% si sente meno apprezzato da quando ha avuto figli. Let's Lighten the Load, uno studio britannico?commissionato dall'azienda MALTESERS? in collaborazione con Comic Relief, fa luce sulla situazione del lavoro femminile nel Regno Unito. Pi¨´ della met¨¤ delle mamme, si legge nel report, dichiara di aver bisogno di pi¨´ aiuto da parte di datori di lavoro e colleghi per essere le mamme lavoratrici che desiderano essere. Eppure la ricerca - per la quale sono state intervistate pi¨´ di 2.000 mamme e pap¨¤ che lavorano, oltre a genitori ed esperti del mondo del lavoro - rivela l'entit¨¤ delle sfide che le mamme che lavorano devono affrontare, dalla ricerca di servizi di assistenza all'infanzia convenienti e adeguati all'affrontare una cultura del lavoro che non riconosce il loro impegno nella cura dei bambini. Il report conferma che, ancora oggi, molte delle incombenze domestiche ricadono sulle mamme che lavorano, piuttosto che sui pap¨¤. C'¨¨ una maggiore presenza dei padri rispetto alla cura dei figli, ma per quel che riguarda il mondo del lavoro, il gap tra uomini e donne, mamme e pap¨¤, ¨¨ ancora evidente.?
difficolt¨¤ nel lavoro femminile
¡ª ?Le donne intervistate appartengono a un gruppo eterogeneo di mamme lavoratrici, con diversi background e appartenenti a classi sociali differenti, eppure il terreno comune ¨¨ quello del sessismo sul posto di lavoro. Nonostante si stiano diffondendo sempre di pi¨´ concetti come inclusivit¨¤ e diversit¨¤, molti ambienti di lavoro premiano ancora gli stereotipi patriarcali, quali ambizione, competizione e sicurezza di s¨¦. In questo contesto cos¨¬ apertamente discriminatorio, non c'¨¨ spazio di condivisione con superiori e colleghi per le difficolt¨¤ che derivano dalla genitorialit¨¤. In ambienti cos¨¬ ostili, parlare di maternit¨¤ e paternit¨¤ e delle sfide che comportano pu¨° essere percepito come una debolezza: non a caso il 65% delle mamme lavoratrici intervistate si sentono ansiose, insicure o nervose anche solo all'idea di comunicare al proprio datore di lavoro di essere incinte.
in italia
¡ª ?In Italia non va molto meglio. Sia in termini di tasso di occupazione femminile, del 43,6% contro una media europea del 54,1%, sia per la qualit¨¤ di vita delle mamme lavoratrici, a cui spetta la maggior parte delle incombenze. Secondo un report di Save The Children, "la percentuale di uomini e donne che riporta la presenza di difficolt¨¤ di conciliazione non ¨¨ dissimile (rispettivamente, il 34% per gli uomini e il 35,8% per le donne); le difficolt¨¤ insorgono soprattutto quando i figli sono pi¨´ piccoli o pi¨´ numerosi". Quando per¨° si guarda al lato pratico, ad aver modificato qualche aspetto della propria attivit¨¤ lavorativa per cercare di appianare le difficolt¨¤ legate alla genitorialit¨¤ sono molto pi¨´ le donne degli uomini: rispettivamente, il 38,3% delle donne (oltre un milione in termini assoluti) a fronte dell¡¯11,9% (poco pi¨´ di mezzo milione) degli uomini. In altre parole, sono soprattutto le donne, mamme e lavoratrici, ad adeguarsi professionalmente rispetto all'arrivo dei figli. Di solito riducendo l'orario di lavoro (da full time a part time) o trovando soluzioni alternative (ad esempio privandosi della pausa pranzo per uscire prima dall'ufficio). In molti casi, le donne rinunciano direttamente al proprio impiego, e quindi all'indipendenza economica e alla soddisfazione e al benessere personale.?
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l'importanza del lavoro femminile
¡ª ?Gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU dedicano attenzione alla parit¨¤ di genere. In particolare il goal 5.4 ¨¨ incentrato proprio sul tema della conciliazione e della condivisione: ¡°Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo un servizio pubblico, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione di responsabilit¨¤ condivise all¡¯interno delle famiglie, conformemente agli standard nazionali¡±. A un paese come l¡¯Italia, con elevati livelli di benessere, nel confronto mondiale (e una spesa pubblica molto elevata), per centrare questo traguardo occorre sicuramente progredire nel riequilibrio dei carichi familiari all¡¯interno delle coppie e ripensare il sistema di protezione sociale per incidere sull¡¯occupazione femminile e la natalit¨¤. Come afferma il report annuale di Save The Children, "incentivare il ruolo degli uomini nel lavoro di cura significa introdurre un congedo di paternit¨¤ obbligatorio, per tutti i lavoratori non solo quelli dipendenti, di almeno 3 mesi, per poi estenderlo ed equipararlo ai 5 mesi previsti dal congedo obbligatorio di maternit¨¤". Ma non ¨¨ solo con il congedo di paternit¨¤ che si manlevano le mamme lavoratrici dal peso di avere tutto sulle spalle: occorre un cambiamento culturale, il riconoscimento dello Stato e della societ¨¤ per il lavoro silenzioso e nascosto delle donne all'interno delle mura domestiche.??
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