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Farine proteiche, quando sono utili? Ecco come inserirle nella dieta sportiva
Quando pensiamo al termine farina, la nostra mente visualizza subito il prodotto re di tutte le ricette di pasticceria e panificazione, cio¨¨ quello derivante dal grano tenero. In realt¨¤ di farine alternative alla classica 00 ce ne sono diverse: con il termine farina si indica un generico prodotto ottenuto dalla macinazione di frutta, cereali o legumi. Ed ¨¨ proprio dai legumi che derivano le farine proteiche, amate soprattutto dagli sportivi e da chi presenta pi¨´ o meno gravi intolleranze al glutine (celiaci inclusi).
cosa sono le farine proteiche
¡ª ?Come suggerisce la parola stessa, le farine?proteiche comprendono una vasta gamma di?farine?a basso contenuto di?carboidrati?e ad alto contenuto di?proteine. Le pi¨´ conosciute e diffuse sono le?farine di legumi, spesso mescolate con le farine di cereali. Ecco le principali:
- farina di lupini?
- farina di lenticchie?
- farina di ceci??
- farina di fagioli??
- farina di piselli
- farina di soia
Le farine di legumi sono alla base di molte specialit¨¤ gastronomiche regionali, come la farinata di ceci e le panelle, e di prodotti quali pizze, focacce, dolci e pane. Anche la farina di soia, che non fa parte della tradizione culinaria mediterranea, ¨¨ ormai entrata di diritto nelle preferenze di tutti i consumatori occidentali. Tutte le farine di legumi sono senza glutine e perci¨° adatte ai celiaci. Sugli scaffali del supermercato, nella sezione dedicata ai prodotti senza glutine, non ¨¨ raro trovare cracker, pasta, snack dolci e salati con una buona percentuale di farine proteiche a base di legumi. A differenza di altre farine proteiche, quelle di legumi si possono facilmente replicare in casa con l'aiuto di un frullatore e di legumi secchi.?
altre farine proteiche
¡ª ?Tra i prodotti importati che hanno riscontrato un enorme successo, specie nel mondo vegano, c'¨¨ la quinoa, considerata dall'OMS un "alimento completo" per il suo contenuto di macro nutrienti. La farina di quinoa, insieme alla farina di amaranto, sono spesso mixate insieme ad altre farine di cereali come basi per pizza, focacce e dolci. Anche la frutta secca ¨¨ una base da cui si ottengono farine proteiche ad alto contenuto nutrizionale: sono ricche di antiossidanti e hanno un alto contenuto energetico. Farina di nocciole, di mandorle e di pistacchio sono un ingrediente chiave per la preparazione di molti dolci che non prevedono una cottura.?
farina normale o farina proteica?
¡ª ?Da un punto di vista nutrizionale, le farine proteiche sono ottime e non hanno particolari controindicazioni, anzi viene spesso consigliata la loro introduzione nell'alimentazione quotidiana per aumentare la variet¨¤ delle scelte alimentari. Quello che ¨¨ da considerare ¨¨ soprattutto il tipo di dieta in cui si inseriscono le farine proteiche. Seguire un'alimentazione eccessivamente proteica, a scapito dei carboidrati, pu¨° essere controproducente se non addirittura dannoso. La quantit¨¤ di carboidrati, secondo le linee guida della Societ¨¤ Italiana di Nutrizione Umana, devono essere circa il 45% delle calorie complessive. Solo in casi particolari (come gli sportivi professionisti) ¨¨ richiesta un¡¯integrazione di proteine. In tutti gli altri casi, la normale?dieta?quotidiana costituita da prodotti tradizionali riesce tranquillamente a soddisfare il fabbisogno proteico giornaliero, che ¨¨ pari al 12-15% delle calorie totali della giornata. I cereali non sono solo fonti di carboidrati, ma hanno gi¨¤ una buona percentuale di proteine al loro interno. Tale quantit¨¤, abbinata alle proteine derivanti dalle fonti?proteiche?dei pasti principali (carne, pesce, uova,?formaggi, legumi) e da altre fonti come i?latticini, ¨¨ il pi¨´ delle volte sufficiente. Gli impasti proteici devono, quindi, essere sempre inseriti all¡¯interno di un piano alimentare equilibrato e bilanciato per evitare gli effetti negativi. Il consumo di prodotti a base di farine proteiche ¨¨ legato pi¨´ a scelte personali che a evidenze scientifiche che ne dimostrino la reale necessit¨¤.?
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