Le evidenze scientifiche su questa sostanza sono ancora poche ed ¨¨ difficile trovarla tra gli integratori pi¨´ comuni.Da alcuni studi, per¨°, emergono potenziali benefici per gli sport di squadra
Tra le caratteristiche tipiche degli sport di squadra bisogna sicuramente considerare la presenza di un gran numero di sprint ad alta intensit¨¤, intervallati da brevi recuperi. Questi devono essere sostenuti per partite della durata di diverse ore, causando un accumulo di fatica nei giocatori. A causa di questi picchi di intensit¨¤, nel muscolo e nel sangue vengono accumulati ioni idrogeno (H+), con conseguente modifica dell¡¯equilibrio acido-base dell¡¯organismo. Questa alterazione ¨¨ stata descritta come acidosi indotta dall¡¯esercizio e si crede possa causare un aumento della fatica e una riduzione della capacit¨¤ di erogare energia e di contrarre la muscolatura. Inoltre, gli sprint ripetuti causano una deplezione delle scorte di fosfocreatina, la principale fonte energetica per sforzi molto intensi e di brevissima durata. La somma di questi fattori fa s¨¬ che, con lo scorrere del tempo durante una partita, le prestazioni e la velocit¨¤ dei giocatori tendano a diminuire a causa dell¡¯accumulo di fatica.
Strategie di supplementazione
¡ª ?Per contrastare l¡¯accumulo di fatica e l¡¯insorgenza dell¡¯acidosi indotta dall¡¯esercizio, sono stati testati diversi integratori, tra cui i pi¨´ famosi sono sicuramente il bicarbonato di sodio, la ¦Â-alanina e la creatina. Recentemente, per¨°, ¨¨ stato effettuato uno studio utilizzando il sodio piruvato con risultati interessanti. Questa sostanza ¨¨ composta principalmente da piruvato, un derivato del glucosio che viene prodotto all¡¯interno delle nostre cellule nel processo di produzione di energia e la sua supplementazione sembrerebbe utile per migliorare il metabolismo aerobico e correggere l¡¯acidosi.
Lo studio sul sodio piruvato come integratore per i calciatori
¡ª ?Nello studio in questione, 14 calciatori di livello nazionale reclutati nel ¡°China Football College¡± sono stati sottoposti a due sessioni di test. Prima delle sessioni, veniva loro fornita per una settimana l¡¯integrazione di 0,1 g/kg/die di sodio piruvato oppure di maltodestrine, da assumere quotidianamente divisa in 4 somministrazioni. Nel corso dei test, ¨¨ stato loro chiesto di effettuare sei sprint massimali su un cicloergometro (una sorta di cyclette), di cui sono stati registrati il massimo picco di potenza raggiunto e la potenza media erogata.?
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I risultati
¡ª ?Rispetto ai test effettuati dopo l¡¯assunzione di maltodestrine, i risultati dopo l¡¯assunzione di sodio piruvato sono stati significativamente migliori. In particolare, il picco di potenza raggiunto e la potenza media sostenuta sono stati maggiori dopo l¡¯integrazione. In generale, andando a fare una media su tutti e sei gli sprint, la potenza media e il picco di potenza sono stati migliori, dimostrando un¡¯efficacia della supplementazione con sodio piruvato nell¡¯incrementare le prestazioni in questa tipologia di esercizio.?
Come sempre, cautela
¡ª ?Gli stessi autori mettono in luce alcune debolezze dello studio. La prima ¨¨ che tutti i soggetti reclutati sono di sesso maschile e che, di conseguenza, i risultati non possono essere generalizzati ai soggetti di sesso femminile date le differenze nell¡¯anatomia e fisiologia muscolare tra i due sessi. I dati sono inoltre poco numerosi e non sono ancora stati confermati da altri studi, oltre al fatto che i calciatori sono stati sottoposti al test su un cicloergometro, condizione molto diversa da quella che si trovano ad affrontare sul campo di gioco. I dati scientifici dei prossimi anni confermeranno o smentiranno questi risultati. Solo allora sapremo se l¡¯integrazione con sodio piruvato pu¨° realmente essere utile per migliorare le performance nel calcio o in simili sport di squadra.?
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