Nonostante sia una delle "mode" alimentari del momento per gli atleti, il suo rendimento effettivo deve essere ben analizzato per evitare fraintendimenti
Le diete a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto di grassi inducono nell¡¯organismo uno stato di chetosi, dovuto alla formazione dei corpi chetonici (Acetone, Acetoacetato e Betaidrossibutirrato) che diventano la fonte di energia primaria sfruttata, in sostituzione dei carboidrati.
Le Diete chetogeniche sono sempre pi¨´ utilizzate dagli atleti per migliorare la composizione corporea; in particolare si pongono come obiettivo la diminuzione della massa grassa, con mantenimento o aumento della massa magra, mentre per quanto riguarda la performance non esistono ancora dati univoci in letteratura sulle efficacia di un approccio chetogenico nel miglioramento della prestazione. Ci¨° vale sia per gli sport di controresistenza, sia per quanto riguarda gli sport di velocit¨¤, di endurance o gli sport di squadra, come calcio, volley e basket, dove casomai vale al momento la sua applicazione in atleti singoli in eccesso di massa grassa .
Un altro aspetto da tenere presente (e che spesso viene trascurato dagli studi) ¨¨ l¡¯impatto psicosociale di queste strategie nutrizionali sulla vita degli atleti, che vivono in un ambiente dove da sempre i carboidrati hanno rappresentato e rappresentano il carburante somministrato dai nutrizionisti e preferito (anche per questioni di gusto) dai ragazzi. Un regime del genere ad esempio in Italia pu¨° impattare negativamente sulla vita relazionale, in quanto ristoranti e locali non sempre favoriscono nelle scelte chi segue un regime "Keto-Adapted".Prof. Fabrizio AngeliniSpecialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo Univ. di Pisa
Presidente Societ¨¤ Italiana di Nutrizione dello Sport e del Benessere
Responsabile?Servizio di Nutrizione Sportiva J-Medical
Resp. Nutrizione e Supplementazione dello Sport Vr46 Riders Academy(Continua nella prossima scheda)
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