Tra le informazioni obbligatorie da riportare in etichetta per i prodotti alimentari troviamo la data di scadenza o, a seconda della tipologia di alimento, il termine minimo di conservazione. Ma cosa significano questi termini di preciso? Quando un cibo va buttato e quando invece si pu¨° consumare comunque in tutta sicurezza?
Secondo uno studio commissionato dalla Commissione europea, sono 88 milioni di tonnellate i rifiuti alimentari prodotti ogni anno nell'Ue. ? una cifra enorme, e colpisce che il 10% di questo spreco sia legato all¡¯incapacit¨¤ di interpretare nel modo giusto l¡¯indicazione della data di scadenza sulle etichette. D¡¯altra parte, chi non si ¨¨ mai trovato in dubbio: la confezione del latte ¨¨ chiusa, ¨¨ sempre stata in frigorifero, ma la data di scadenza ¨¨ passata da un giorno. Che fare? Buttarlo oppure no? E lo stesso vale per lo yogurt: ¨¨ scaduto ma a guardarlo e a sentire l¡¯odore sembra buono¡ Va buttato? E i biscotti?
In effetti, un primo punto da chiarire, che peraltro l¡¯indagine comunitaria ha indicato come fondamentale, ¨¨ la differenza che esiste tra ¡°data di scadenza¡± e ¡°termine minimo di conservazione¡±: due indicazioni ben diverse tra loro, ma che spesso vengono confuse.(Continua nella prossima scheda)
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