Riformulato il concetto di "sgarro", appurato che a Pasqua (e nelle occasioni speciali) uscire dagli schemi alimentari e godersi il momento di festa ¨¨ salutare, scegliete dalla nostra gallery quale uovo di cioccolato e colomba portare in tavola quest'anno!
Sar¨¤ anche quest¡¯anno una Pasqua particolare. All¡¯insegna delle restrizioni imposte dall¡¯emergenza sanitaria. Ma non per questo meno dolce e speciale.
Come tutte le festivit¨¤, anche a Pasqua in tavola vincono le tradizioni. E tra queste spiccano - e spaccano in due la tifoseria - quelle dolciarie.
Da un lato, c¡¯¨¨ il team uova di cioccolato. Al latte, fondente, pralinato, liscio o decorato. Dall¡¯altro, il team colomba, il lievitato che sa di primavera, da anni ormai disponibile in tanti gusti diversi, oltre alla variante classica.
C¡¯¨¨ poi un terzo team. ? quello composto dai "salutisti", da chi ¨¨ pi¨´ attento alla linea, rigoroso a tavola anche quando si tratta di uscire dagli schemi della routine alimentare per concedersi uno strappo alla regola... magari proprio un dolce artigianale, preparato solo con ingredienti di qualit¨¤.
A tutti i team ¨¨ dedicata la nostra gallery con la selezione di alcune colombe artigianali e uova di cioccolato.?Tra queste non mancano le proposte per i pi¨´ attenti alla linea, come l¡¯uovo senza zucchero o preparato con fave integrali e la colomba a basso indice glicemico.
Ma prima, spazio all'esperto. Abbiamo infatti chiesto al dottor Andrea Scopari, consulente dietista dell¡¯ospedale San Paolo di Milano, il suo parere sul concetto di "sgarro" a tavola durante le feste, ma non solo.
Pensando ai puristi dell¡¯alimentazione - agli sportivi come alle persone in costante "conflitto" con il proprio peso e perennemente a dieta - ci spiega quando e perch¨¦ si pu¨° fare uno sgarro?
"La parola "sgarro" fa comunemente pensare a un errore, uno sbaglio. Insomma, a qualcosa di negativo. Ma abbinato all'alimentazione il termine assume, seppur impropriamente, un significato positivo di libert¨¤, di evasione. Personalmente trovo questa associazione sbagliata e fuorviante rispetto a quella che dovrebbe essere la prassi diffusa".
Eppure, lo sgarro esiste. E riuscire a tenere a bada la tentazione ¨¨ un po¡¯ il cruccio di tutti, anche dei pi¨´ rigorosi.
"? vero, ma io preferisco ridefinire "sgarro" e al suo posto usare l¡¯espressione "pasto che ¨¨ bene limitare".?Che nell'ambito di un'alimentazione sana ed equilibrata, come indicato nelle linee guida nazionali, significa ridurre il consumo di alimenti ricchi di zuccheri semplici, grassi saturi, conservanti e coloranti.?
Diverso ¨¨ per una persona che segue una dietoterapia. Come dice la parola stessa, in casi come questo l'alimentazione diventa una cura per garantire un corretto stato di salute e/o prevenire complicanze relative alla patologia di base. La persona dovr¨¤ quindi essere molto pi¨´ attenta a ci¨° che consuma, a volte dovr¨¤ anche eliminare del tutto alcuni degli alimenti che era solita consumare quotidianamente prima di iniziare la terapia".
Ci spieghi meglio.
"Come nutrizionista ritengo che per chi segue una dieta dimagrante cos¨¬ come un'alimentazione tesa a incrementare il proprio peso, definire un giorno di iperalimentazione - quel che di solito si intende come "sgarro" o "strappo" o peggio al ¡°giorno libero¡± alla dieta, consentito in molte diete - non sia salutare.
Di fatto il ¡°giorno libero¡± si trasforma in una vera e propria abbuffata a base per lo pi¨´ di alimenti ricchi di carboidrati e lipidi.
Sebbene nell'immediato i benefici di un'abbuffata diano soddisfazione, nel lungo termine questo comportamento tender¨¤ a far vivere l'alimentazione sempre pi¨´ come un problema".
Quindi qual ¨¨ il modo giusto di agire, senza soffrire (o per soffrire il meno possibile)?
"L'optimum ¨¨ riuscire a fare della propria alimentazione uno stile di vita. E il compito del nutrizionista dovrebbe proprio essere istruire il suo paziente a interiorizzare e fare sue le nuove abitudini alimentari sane. Solo cos¨¬ si ottengono risultati nel lungo periodo.
Il che significa, per il medico, guidare il paziente e farlo diventare autonomo nelle scelte alimentari, cos¨¬ che possa modificare le sue abitudini con flessibilit¨¤ e serenit¨¤, regolandosi in basale occasioni senza l'assillo di dover rinunciare forzatamente a qualcosa perch¨¦ ¨¨ prescritto sul foglio-men¨´ della sua dieta settimanale. Sono le limitazioni e le privazioni a far nascere il disagio psicologico e la sfiducia che sono le principali cause di fallimento di molte (se non tutte) le diete".
Ma allora cosa significa avere?abitudini alimentari sane?
"Avere abitudini alimentari sane significa saper equilibrare?la propria alimentazione, saper scegliere e preferire le fonti alimentari pi¨´ corrette, cos¨¬ come saper limitare - e non eliminare in toto, ma imparare a dosare - quelle per cui ¨¨ meglio ridurre?il consumo".
Andando nel pratico, qual ¨¨ il suo consiglio per uscire indenni (o almeno non del tutto sconfitti) dalle giornate di festa?
"La gestione delle giornate di festa, durante le quali si sa gi¨¤ che si manger¨¤ pi¨´ del dovuto, segue le stesse regole gi¨¤ spiegate, con una postilla in pi¨´: imparare a godersi il momento conviviale che si sta vivendo con la famiglia o con gli amici, senza preoccupazioni o sensi di colpa per quello che si manger¨¤, ¨¨ fondamentale.
Questo vale per la Pasqua come per un compleanno, per un¡¯occasione speciale e per qualsiasi pranzo o cena di piacere. Vissuto il momento, poi, quel che conta ¨¨ tornare "alla normalit¨¤" con pi¨´ entusiasmo e motivazione.
E allora, via libera a uova di cioccolato e a una (o pi¨´) fette di colomba. Parola del nutrizionista, che aggiunge:?¡°Che siano casalinghe, artigianali, confezionate, ¡°light¡± o senza zuccheri poco importa. Soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo quello che far¨¤ la differenza per la salute di tutti sar¨¤ la giornata passata insieme ai nostri cari e non le calorie in pi¨´ che ¨C quasi sicuramente - assumeremo a tavola¡±.
Sfoglia la gallery con la nostra?selezione di colombe artigianali e uova di cioccolato!
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