La ricerca
Perch¨¦ alcune diete (e alimenti) ci rendono tristi?
Le diete povere di zuccheri e grassi? No, non sono loro a renderci tristi, come si potrebbe pensare. Altri tipi di regimi alimentari possono influenzare negativamente il nostro umore. E i responsabili vanno ricercati proprio nei... confort food!?Ad affermarlo ¨¨ uno studio, pubblicato sulla rivista Nutritional Neuroscience, secondo cui a indurre cambiamenti d'umore, associati a depressione e ansia, spesso ¨¨?una dieta poco sana e di scarsa qualit¨¤.?
Cibo e tristezza: lo studio
¡ª ?I ricercatori hanno esaminato la dieta di 30 volontari, confrontando gli effetti di un'alimentazione povera con quelli di una dieta mediterranea, considerata molto salutare. Attraverso scansioni cerebrali, sono state osservate significative differenze nei neurotrasmettitori e nel volume della materia grigia tra i due gruppi. In particolare, coloro che seguivano una dieta di bassa qualit¨¤ mostravano una riduzione dell'acido gamma aminobutirrico (GABA) e un aumento del glutammato nella zona frontale del cervello, accompagnati da un minor volume di materia grigia.?Se il GABA ¨¨ benefico per il cervello perch¨¦ agisce come tranquillante naturale, riducendo l'ansia e stabilizzando l'attivit¨¤ neuronale, al contrario, il glutammato, pur essendo essenziale per l'apprendimento e la memoria, ¨¨ dannoso, se presente in eccesso, poich¨¦ pu¨° portare a un'eccessiva stimolazione dei neuroni, causando eccitotossicit¨¤ e danni cellulari. Ci¨° potrebbe spiegare la relazione tra ci¨° che mangiamo e come ci sentiamo.
Un altro aspetto interessante emerso dallo studio ¨¨ la correlazione tra questi cambiamenti cerebrali e la tendenza alla ruminazione, un processo mentale caratterizzato da pensieri negativi ricorrenti e usato spesso come criterio diagnostico per condizioni come depressione e ansia. "Le persone che seguono una dieta poco sana - ricca di zuccheri e grassi saturi - hanno una neurotrasmissione eccitatoria e inibitoria squilibrata, nonch¨¦ un volume ridotto di materia grigia nel cervello. parte anteriore del cervello. E questa parte del cervello ¨¨ coinvolta in problemi di salute mentale come depressione e ansia", sintetizza Piril Hepsomali, docente dell'Universit¨¤ di Reading, tra gli autori dello studio. Anche se il motivo esatto per cui la dieta influisce in questo modo sul nostro cervello ¨¨ ancora in fase di studio, i ricercatori ritengono plausibile?che l'obesit¨¤ e modelli dietetici ricchi di grassi saturi causino cambiamenti nel metabolismo e nella neurotrasmissione del glutammato e del GABA.?
ruolo degli zuccheri
¡ª ?Secondo Hepsomali, "le diete non salutari hanno un impatto anche sul glucosio, provocando un aumento del glucosio nel sangue e dell'insulina. Ci¨° aumenta il glutammato nel cervello e nel plasma, riducendo cos¨¬ la produzione e il rilascio di GABA. Anche una dieta ricca di grassi e colesterolo pu¨° causare cambiamenti nelle membrane cellulari che alterano il rilascio di neurotrasmettitori. Questi cambiamenti nella chimica del cervello potrebbero provocare cambiamenti nel volume della materia grigia nel cervello".
Il circolo vizioso?
¡ª ?Un aspetto particolarmente interessante dello studio ¨¨ l'ipotesi di un possibile circolo vizioso tra alimentazione e salute mentale. "La riduzione del GABA e l'aumento del glutammato potrebbero anche essere fattori determinanti nella scelta di cibi non salutari", ammettono i ricercatori. "Potrebbe quindi esserci una relazione circolare tra mangiare bene, avere un cervello pi¨´ sano e un maggiore benessere mentale, e fare scelte alimentari migliori per mangiare bene". Insomma, una dieta povera potrebbe alterare la chimica cerebrale in modo tale da spingerci a desiderare e consumare cibi meno salutari, perpetuando cos¨¬ un ciclo negativo. D'altra parte, questa relazione offre una prospettiva incoraggiante: migliorare la qualit¨¤ della nostra alimentazione potrebbe innescare un circolo virtuoso, favorendo un miglior funzionamento cerebrale, un umore pi¨´ stabile e, di conseguenza, scelte alimentari pi¨´ consapevoli e salutari.
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