ALIMENTAZIONE
Cosa succede al corpo quando si mangia davanti a uno schermo?
Pranzo divorato in un quarto d¡¯ora, incollati alla sedia, magari davanti al computer in ufficio; cena consumata a casa, con distrazione per ci¨° che si ha nel piatto, dinanzi all¡¯ennesima serie televisiva. ? comune mangiare con gli occhi incollati a uno schermo, un¡¯eredit¨¤ made in USA: se per qualcuno ¨¨ pratico, funzionale, piacevole, ha conseguenze importanti sul nostro benessere e sulla salute.
Aumento di peso
¡ª ?¡°Quando si consuma un pasto davanti a uno schermo, si posta su Instagram, si scansionano serie televisive, o si continua a lavorare, l'attenzione non sta convergendo sul giusto punto focale, ovvero il contenuto del piatto - spiega Nadia Scaltrito, psicologa -. Gli?schermi sono oggetti che affascinano, ma ipnotizzano:?catturano l'attenzione, impediscono di mangiare in modo consapevole, di attivare gli organi predisposti a odori, colori, gusto.?Non ci rendiamo conto di ci¨° che mangiamo, siamo meno inclini a essere?sazi, mangiamo di pi¨´,?e quindi abbiamo maggiori probabilit¨¤ di?aumentare di peso. Senza concentrazione per ci¨° che si fa, senza interesse, ¨¨ difficile sentirsi sazi¡±.
Ricordo confuso del cibo consumato
¡ª ?¡°Un pasto davanti a un computer o a un televisore ha un impatto sulla memoria e contribuisce proprio al senso di saziet¨¤.?Di fronte a uno schermo, i sensi sono requisiti da ci¨° che vi accade e non dal contributo sensoriale del cibo. Abbiamo meno probabilit¨¤ di essere sazi. Poche tempo dopo, il cervello conserver¨¤ solo un vago ricordo del pasto, che gli impedir¨¤ di misurare la quantit¨¤ di cibo ingerito. Attenzione anche ai contenuti guardati.?Che si tratti di una scena in action, se si guarda la tv, o la ricezione di una e-mail o di un'immagine violenta, le?emozioni occupano un ruolo sulle quantit¨¤ assunte: il cibo spesso ha propriet¨¤ che calmano e rassicurano¡±.
Digestione disattivata
¡ª ??¡°Mangiare con i cinque sensi ¨¨ essenziale per garantire una buona digestione¡± ¨C spiega Flavia Bernini, biologa, nutrizionista. Mangiare in modo distratto, porta a ingerire tanto cibo, troppo in fretta, due elementi che insieme rappresentano un innesco pericolosissimo. L¡¯eccesso di cibo, oltre a contribuire all¡¯aumento di peso nel tempo, induce un vero e proprio rallentamento della digestione, con tutti gli inevitabili fastidi che questo comporta, dalla pienezza gastrica, alla nausea, all¡¯iperproduzione di acido cloridrico. Spesso poi, un eccesso di cibo, porta con s¨¦ sia un esagerato consumo di sale, con conseguente richiamo di acqua nello stomaco,? un eccesso di carboidrati che vengono metabolizzati a fatica dalla flora batterica, con inevitabile aumento della fermentazione. A tutto questo si aggiunge il fatto che mangiando in fretta, ingeriamo molta pi¨´ aria del dovuto: cos¨¬?aumenta il fastidio gastrico legato al gonfiore. Guardare il cibo, apprezzarne il profumo e l¡¯aroma, dedicare il giusto tempo al pasto, ci aiuter¨¤ a stare meglio e mangiare di meno, sentendo molto prima il senso di saziet¨¤. Impariamo quindi a rallentare i ritmi, mangiare piano,?in modo consapevole, abbassiamo spesso le posate: si chiamano cos¨¬ proprio perch¨¦ vanno¡ posate¡±.
Vista, udito, tatto, gusto, olfatto: garanzia di benessere
¡ª ??"Mangiare ¨¨ un piacere dei pi¨´ facili da concedersi ¨C precisa Nadia Scaltrito, psicologa -: ¨¨ coccolarsi, avere cura di s¨¦, prendere in considerazione il proprio corpo. Un'esperienza completa, totale, ampia che comincia dallo scegliere e?preparare i propri pasti, prestare attenzione ai segnali inviati dal corpo.? L'ideale sarebbe riproporre i momenti di convivialit¨¤, quelli che caratterizzavano i pasti delle famiglie italiane, dei caroselli, delle conversazioni a tavola¡±. Un suggerimento da considerare.
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