Ormoni negli alimenti: quali sono? Sono davvero pericolosi? Le risposte dell'esperta

La dottoressa Martina Donegani chiarisce un argomento caratterizzato ancora da molta disinformazione e pregiudizi

Quando si parla di una possibile presenza di ormoni negli alimenti, non sempre c’è una reale consapevolezza e conoscenza dell’argomento. Si ha il timore che nei prodotti di origine animale come carne e uova vengano addizionati degli ormoni, ma la realtà è molto diversa, come spiega la dottoressa Martina Donegani, biologa nutrizionista e ambassador scientifica di Gazzetta Active.

Ormoni negli alimenti: i divieti

“Partiamo da un presupposto: in Italia è vietato l’uso di ormoni della crescita, e ci sono anche dei controlli molto severi a riguardo” esordisce la dottoressa: “Questo timore risale al passato, quando negli anni ’50 negli allevamenti animali non c’erano dei vincoli sanitari particolari, e si notò che quei residui di ormoni all’interno del prodotto potevano creare seri problemi nei bambini, portando a uno sviluppo precoce o viceversa un rallentamento dello sviluppo sessuale. Queste patologie furono correlate all’utilizzo degli ormoni, che servivano a far crescere più velocemente gli animali, quindi già dagli anni ’70 furono vietati”.

Il cibo proveniente dall'estero

Per quanto riguarda gli alimenti importati in Italia dall’estero, in particolare dagli USA dove non ci sono divieti così severi, la dottoressa Donegani rassicura comunque tutti: “Una questione un po’ più spinosa riguarda il cibo proveniente dagli Stati Uniti, dove le leggi sono diverse ed è consentito l’utilizzo di ormoni anabolizzanti in parti dell’animale vicine a punti che non vengono consumati, e prima della macellazione dell’animale deve esserci comunque un periodo di sospensione in modo da assorbire ogni possibile traccia residua. In ogni caso, le autorità europee hanno deciso di tutelarsi e di importare dagli USA solo le carni animali allevate senza uso di ormoni, quindi possiamo assolutamente stare tranquilli. La carne che mangiamo proveniente dagli Stati Uniti è stata allevata senza ormoni”.

Ormoni nella frutta e verdura

Ci sono degli alimenti in cui gli ormoni sono naturalmente presenti: “Alcuni cibi naturalmente contengono dei fattori di crescita, pensiamo ad esempio al latte, che contiene un fattore di crescita chiamato igf 1, ma non è una cosa che deve preoccuparci, sia perché ne consumiamo davvero poche tracce, e poi perché non ha particolari effetti. Allo stesso modo, nella frutta e nella verdura ci sono delle sostanze che si comportano come gli ormoni, i fito-ormoni, ad esempio l’etilene, importante per far maturare la frutta. Infatti si raccomanda sempre, se non vogliamo far maturare troppo velocemente la nostra frutta, di non metterla vicino a frutti che liberano molto etilene come ad esempio le mele”.

i fito-estrogeni

Non così diverso è il caso dei fito-estrogeni. Il nome può spaventare, ma anche in questo caso non ci sono particolari pericoli, anzi: “I fito-estrogeni sono contenuti in alcuni alimenti, in particolare nella soia. Sono sostanze di origine vegetale simili agli estrogeni sia come struttura, sia come funzione, perché hanno la capacità di legarsi ai recettori degli estrogeni e di avere un’attività simile. Vanno ridurre i disturbi che riguardano sia la mancanza di estrogeni sia l’eccesso, quindi sono molto utili. Inoltre sono particolarmente utili nel ridurre gli effetti collaterali nella menopausa, nella riduzione nel colesterolo e nella protezione cardiovascolare”.

Ormoni negli alimenti: perché si ha paura?

Da dove nasce allora questo pregiudizio e questa paura del cibo contaminato? “Nasce dalla disinformazione. La paura, come detto, viene dai casi del passato, risalenti però a molti decenni fa, quando non c’erano i divieti e i controlli di adesso” conclude la dottoressa Donegani.