Tutti sappiamo di dover bere a sufficienza durante il giorno, mediamente 1,5-2 litri di acqua. Ma conosciamo veramente quello che beviamo?
L¡¯Italia ¨¨ il Paese europeo che consuma pi¨´ acqua minerale: almeno un italiano su due preferisce bere acqua in bottiglia rispetto a quella di rubinetto. Qual ¨¨ la migliore? La sicurezza dell¡¯acqua del rubinetto non ¨¨ inferiore a quella delle acque in bottiglia: entrambe sono garantite per legge e contengono sali minerali importanti, ma con concentrazioni differenti e caratteristiche che dipendono dalla zona di provenienza.?Per rendere potabile l¡¯acqua di casa ¨¨ necessario effettuare alcuni minimi trattamenti a base di cloro e questo gioca a sfavore dell¡¯acqua del rubinetto, per questo molti italiani, che non ne apprezzano il gusto o non si fidano della ¡°sicurezza¡±, preferiscono le acque minerali in commercio.
Ma le acque minerali, oltre al costo nettamente superiore, hanno un maggior impatto ambientale: ogni anno in Italia vengono utilizzate circa 11 miliardi di bottiglie di plastica e solo il 40% finisce nella raccolta differenziata.?Alcuni elementi, tra quelli che caratterizzano l¡¯acqua minerale, possono essere utili al consumatore per indirizzare le sue scelte, come il residuo fisso, la durezza e l¡¯effervescenza.
Residuo fisso
¡ª ?Il Residuo fisso si riferisce alla quantit¨¤ di sali minerali presenti nell¡¯acqua, espressi in milligrammo per litro (mg/L), ovvero magnesio, ferro, calcio, silicio, sodio, solfuri e cloruri, le cui quantit¨¤ variano a seconda del terreno che l¡¯acqua attraversa. Sodio, potassio e cloro svolgono importanti funzioni fisiologiche e sono presenti anche nelle acque di rubinetto.?In base al residuo fisso possiamo classificare le acque minerali in:
- Acque minimamente mineralizzate con residuo fisso fino a 50 mg/L, non si trovano facilmente nella grande distribuzione.
- Acque oligominerali con residuo fisso tra 50 fino a 500 mg/L, tra le pi¨´ facili da trovare.
- Acque medio-minerali con residuo fisso da 500 a 1500 mg/L, dal sapore pi¨´ spiccato.
- Acque fortemente mineralizzate con residuo fisso pi¨´ di 1500 mg/L: generalmente hanno origine da falde acquifere di terreni vulcanici, sono spesso usate per fini curativi e su consiglio medico. Le altre sono considerate acque da tavola.
Il sodio
¡ª ?Non esiste un residuo fisso ideale o migliore, ma a seconda delle esigenze e dei gusti delle persone ¨¨ possibile scegliere l¡¯acqua pi¨´ adatta in base al tipo e alla quantit¨¤ di sali riportati in etichetta.?Sulle etichette possiamo trovare la dicitura ¡°iposodica¡± o ¡°adatta per le diete povere di sodio¡± se il suo tenore in sodio ¨¨ inferiore a 20 mg/L, e viene a volte consigliata a chi ha problemi di pressione alta.?Tuttavia, in confronto a quello introdotto con gli alimenti (formaggi stagionati, salumi, pane, alimenti conservati¡), l¡¯acqua non ¨¨ una fonte importante di sodio e non deve essere quindi un criterio di scelta.?Indicazioni con cifre decimali del tipo ¡°sodio <0,002%¡± o ¡°sodio 0,001%¡± possono confondere, si tratta rispettivamente di <20 mg/L e <10 mg/L, quindi il livello stabilito per legge per definire un¡¯acqua iposodica.
Durezza
¡ª ?La durezza rappresenta il contenuto di sali di calcio e magnesio.?Un¡¯acqua ¨¨ calcica se il tenore di calcio ¨¨ superiore a 150 mg/L: ¨¨ assorbibile come il calcio contenuto negli alimenti, per cui un¡¯acqua di questo tipo ¨¨ indicata per le persone che hanno necessit¨¤ di compensare uno scarso apporto di calcio con la dieta.?Non ¨¨ vero che il calcio presente nell¡¯acqua favorisca la formazione dei calcoli renali: chi ¨¨ predisposto a formarli deve per¨° bere molto nel corso della giornata, e le acque minerali ricche di calcio possono costituire un fattore protettivo.
Effervescenza
¡ª ?Per quanto riguarda l¡¯effervescenza, distinguiamo le acque minerali in:
- ¡°naturalmente gasate¡± o ¡°effervescenti naturali¡± se il tenore di anidride carbonica libera ¨¨ superiore a 250 mg/l ed ¨¨ uguale a quello della sorgente
- ¡°frizzante¡± o ¡°effervescente¡± se l¡¯anidride carbonica ¨¨ aggiunta all¡¯acqua imbottigliata.
Sfatiamo infine un mito: non ¨¨ vero che l¡¯acqua gassata fa male, ¨¨ invece vero che se la quantit¨¤ di gas ¨¨ molto elevata si possono avere lievi sintomi in persone che gi¨¤ soffrono di disturbi gastrici o intestinali per via della temporanea pressione che si crea nell¡¯apparato gastrointestinale.
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