Sono state fatte molte ricerche per valutare il "tempo di transito intestinale", che occorre al cibo per attraversare il tratto digestivo. Ecco il risultato
Che si tratti di una fetta di torta o di un filetto di branzino, quando mangiamo uno dei nostri cibi preferiti raramente ci soffermiamo a pensare al viaggio che ogni boccone compie nel sistema digestivo. Ma quanto tempo ci vuole esattamente a digerire??La risposta a questa domanda non ¨¨ cos¨¬ semplice. Cibi diversi vengono scomposti e assorbiti dal corpo a ritmi diversi. Ed ¨¨ anche possibile che persone simili digeriscano il cibo a ritmi leggermente differenti, come sottolineato da uno studio della Colorado State University (USA).?
ricerche sulla digestione
¡ª ?Negli anni sono state condotte diverse ricerche per valutare il?tempo di transito intestinale, ovvero quanto tempo ci vuole perch¨¦ un alimento attraversi l'intero tratto digestivo. Questi studi suggeriscono che il cibo pu¨° impiegare da 0,4 a 15,3 ore per lasciare lo stomaco e da 3,3 a 7 ore per passare attraverso l'intero intestino tenue. I residui indigeribili del cibo entrano poi nel grosso intestino, dove possono rimanere per circa 15,9-28,9 ore, a quanto si legge in uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Medicine nel 2023.??
differenze
¡ª ?Secondo i ricercatori, i cibi ricchi di proteine, carboidrati complessi e grassi tendono a richiedere pi¨´ tempo per essere digeriti rispetto ai cibi poveri di questi nutrienti. Si sa anche che le fibre alimentari aggiungono volume alla dieta, rallentando il movimento del cibo attraverso il tratto digestivo. Mentre i cibi altamente trasformati tendono a essere digeriti pi¨´ rapidamente perch¨¦ mancano di questo prezioso nutriente. Inoltre, se lo stomaco e l'intestino tenue possono elaborare rapidamente cibi meno nutrienti, richiedono pi¨´ tempo per scomporre cibi ricchi di proteine e grassi in nutrienti utilizzabili dal corpo. I carboidrati complessi, come quelli presenti nei cereali integrali, legumi e verdure amidacee, richiedono pi¨´ tempo per essere digeriti rispetto agli zuccheri semplici, perch¨¦ il corpo deve scomporli in zuccheri semplici prima che possa avvenire l'assorbimento.?
il tempo di digestione
¡ª ?Anche altri fattori influenzano il tempo di transito intestinale. Masticare bene e mantenere un'adeguata idratazione possono accelerare il processo digestivo. "Anche l'esercizio fisico aiuta ad aumentare la motilit¨¤ intestinale e promuove la peristalsi, ovvero la contrazione ritmica dei muscoli digestivi", ha spiegato in un'intervista la dottoressa Nina Nandy, portavoce dell'American Gastroenterological Association. D'altro canto, l¡¯et¨¤ e i livelli di stress possono influenzare la digestione. Col passare degli anni, gli adulti tendono a produrre meno acido gastrico e meno enzimi digestivi, mentre il loro intestino diventa meno mobile. "Lo stress e l'ansia possono anche aumentare il tempo di transito intestinale alterando la motilit¨¤ intestinale e riducendo il flusso sanguigno gastrointestinale", aggiunge la scienziata. Avere uno "stomaco nervoso" rifletterebbe infatti un'attivazione del sistema di lotta o fuga, che generalmente sopprime la digestione nello stomaco e nell'intestino tenue mentre stimola l'intestino crasso. Infine, alcune condizioni mediche e farmaci possono accelerare o rallentare la digestione. Ad esempio, il diabete ¨¨ la causa pi¨´ comune di gastroparesi , o ¡°svuotamento ritardato dello stomaco¡±, che fa s¨¬ che il cibo rimanga a lungo nello stomaco. Cos¨¬ come dei farmaci, inclusi gli oppiacei e i farmaci anticolinergici, che sopprimono i segnali nervosi responsabili dei movimenti muscolari involontari, possono rallentare ulteriormente il transito intestinale e causare stitichezza.
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