Molto usato nel bacino del Mediterraneo, fa parte anche della tradizione culinaria sicula e sarda
Piccolo e versatile protagonista delle tavole dell'area mediterranea, il cous cous?¨¨ molto pi¨´ di un semplice accompagnamento culinario. Fondamentalmente ¨¨?grano duro tritato, ma ha guadagnato enorme popolarit¨¤ nei secoli grazie alla sua semplicit¨¤ di preparazione e alla versatilit¨¤ in svariate ricette.?L'epopea del cous cous si snoda tra le antiche terre dei Berberi, e prende vita negli attuali Marocco e Algeria settentrionale tra l'XI e il XIII secolo. Alcuni storici, tuttavia, lo ricollegano addirittura all'antica Numidia ai tempi di Massinissa.?Menzionato anche nei manoscritti mediorientali del XIII secolo, il cous cous si ¨¨ diffuso poi dalla Spagna musulmana al Mediterraneo. Nel corso dei secoli, ha attraversato confini geografici raggiungendo la Tunisia, la Sicilia e il Vicino Oriente e la Sardegna, ma oggi ¨¨ oramai ampiamente diffuso in tutto il Paese. Un viaggio culinario che unisce culture e storie diverse, e che continua a deliziare i palati di tutto il mondo.
cous cous, propriet¨¤ e valori nutrizionali
¡ª ?Il cous cous viene realizzato principalmente con semola di grano duro;?si presenta in varie dimensioni dei grani, da fini a grossi, che offrono grande versatilit¨¤ in cucina. In 100 grammi di cous cous crudo si trovano circa 350 calorie, con una composizione nutrizionale piuttosto bilanciata: 11 grammi di proteine, 1,4 grammi di grassi e 79 grammi di carboidrati, di cui 68 grammi sono amido. Con un basso contenuto di sodio e privo colesterolo, il cous cous si rivela un valido alleato nelle diete ipocaloriche (accompagnato da tanta verdura, legumi e carni magre o pesce)?e per la salute cardiovascolare. Grazie alla sua digeribilit¨¤ e al rilascio graduale di glucosio nel sangue, offre un apporto energetico a lungo termine senza i temuti picchi glicemici. Tuttavia, il cous cous di grano duro contiene glutine, il che lo rende inadatto a chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine.
Come si cucina il cous cous
¡ª ?La preparazione del cous cous pu¨° variare a seconda della tradizione culinaria. Il metodo di cottura occidentale prevede l'uso del prodotto precotto, cui ¨¨ sufficiente aggiungere acqua bollente per lasciarlo gonfiare. Il metodo tradizionale del Nordafrica, tramandato attraverso le generazioni, utilizza invece la cuscussiera per la cottura a vapore. Nel Maghreb, come in Marocco, Tunisia e Algeria, il cous cous ¨¨ servito con verdure, legumi e carne, spesso agnello o montone.
Nella Sicilia occidentale, in particolare a Trapani, il cous cous ¨¨ parte integrante della cucina locale, tradizionalmente preparato e servito con una zuppa di pesce in base al pescato del giorno e della ricetta familiare. In Sardegna, a Carloforte e a Calasetta, il cous cous si chiama "casc¨¤", ed ¨¨ caratterizzato da verdure, ceci e carne suina. Un'evoluzione culinaria che testimonia una lunga storia legata ai cacciatori di corallo liguri che, nel XVIII secolo, si erano trasferiti da Tabarka, in Tunisia, a?Carloforte nel?1738.
? RIPRODUZIONE RISERVATA