Il riferimento ¨¨ a uno spettro ampio di pratiche alimentari, che vanno dal digiunare 3-4 giorni consecutivi al mese fino a 2 giorni a settimana: i chiarimenti
Tra i protocolli di digiuno, di solito il metodo di digiuno intermittente pi¨´ frequentemente utilizzato ¨¨ quello per cui si mangia in un arco di tempo di 8 ore?e si digiuna invece per 16 ore. Si ha quindi la restrizione dei tre pasti principali della giornata, colazione, pranzo e cena, in un intervallo di 8 ore. I sostenitori di questa pratica elencano tra i vari benefici la detossificazione dell¡¯organismo, l¡¯aumento dello stato di salute e il?dimagrimento, tuttavia i dati scientifici attualmente presenti sugli esseri umani sono molto pochi.
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Le evidenze scientifiche
¡ª ?I pochi studi scientifici al riguardo evidenziano semplicemente?miglioramenti di alcuni markers, come la diminuzione del colesterolo ematico, oppure la diminuzione di alcuni markers infiammatori. ? importante ricordare che il miglioramento di un singolo marker non significa per forza un miglioramento effettivo e tangibile sulla salute e sulla prestazione. Questi dati, quindi, dovranno essere analizzati in uno spettro pi¨´ ampio per poter capire effettivamente se la pratica del digiuno intermittente pu¨° tornarci utile.
digiuno e sport
¡ª ?Sugli sportivi in particolare ci sono ancora meno dati, e quelli pi¨´ numerosi sembrano ragionare sulla pratica delle 8 ore in cui ci si alimenta, e delle 16 ore di digiuno. Sembrano effettivamente confermare l¡¯abbassamento di questi markers infiammatori. In ogni caso questa pratica non risulta pienamente adatta per gli sportivi, soprattutto per coloro che svolgono sport a livello agonistico, e il motivo ¨¨ molto semplice: rimanere a digiuno per tanto tempo pu¨° portare il corpo a utilizzare il nostro muscolo come riserva energetica, non permettendo una corretta crescita muscolare, o compromettendo il mantenimento di quest¡¯ultima.
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controindicazioni
¡ª ?In generale prima di avvicinarsi a una pratica di questo tipo dobbiamo assicurarci di pianificarla accuratamente con un professionista competente perch¨¦ pu¨° portare a rischi sia sulla salute che sulla prestazione. Bisogna considerare anche gli eventuali orari di lavoro professionale che andranno a sommarsi a quelli dedicati all¡¯attivit¨¤ sportiva e il rischio di seguire autonomamente un digiuno intermittente ¨¨ quello di incorrere in un¡¯alimentazione disordinata, con il rischio di mangiare troppo poco (anche a causa del lasso di tempo ristretto dato appunto dal digiuno), oppure andare a fare dei pasti troppo abbondanti difficili da digerire.
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