La vecchiaia ¨¨ al centro di moltissimi studi scientifici: vediamo i risultati di una ricerca appena pubblicata
La durata media della vita si sta allungando e il paziente anziano ha sempre pi¨´ centralit¨¤ nel mondo sanitario globale.?Tra i tanti temi che caratterizzano la vecchiaia c¡¯¨¨ sicuramente l¡¯infiammazione, nello specifico lo stato infiammatorio cronico di basso grado.?Questa condizione ¨¨ caratterizzata da un indebolimento del sistema immunitario e da un¡¯ossidazione (danneggiamento) cellulare in continuo peggioramento. Si ritiene che questo stato infiammatorio cronico di basso grado ¡°contribuisca sostanzialmente alla patogenesi di molte malattie legate all'et¨¤ e alla progressione del processo di invecchiamento¡±. In buona sostanza: invecchiando ci indeboliamo, ci ¡°infiammiamo¡± di pi¨´ e siamo pi¨´ soggetti ad alcune patologie.
NUTRIZIONE
¡ª ?Ecco che, in questo contesto, la nutrizione scopre le carte e si mostra un¡¯arma vincente.?Lo studio preso in considerazione ¨¨ molto chiaro su questo punto: ¡°Uno stato nutrizionale adeguato ¨¨ di grande importanza per mantenere la corretta funzionalit¨¤ del sistema immunitario e prevenire la fragilit¨¤ nell'anziano¡±.?I ricercatori, per comprendere il rapporto tra nutrizione e infiammazione, si sono concentrati su alcuni elementi principali: il ruolo della dieta mediterranea, la funzione del microbiota intestinale e l¡¯efficacia della restrizione calorica nella riduzione dell'infiammazione generale.?Cosa hanno evidenziato? Che i nutrienti presenti nella dieta possono influenzare direttamente l'infiammazione, contrastando l'infiammazione di basso grado legata all'et¨¤.
La dieta mediterranea
¡ª ?In particolare la dieta mediterranea, ¨¨ associata a concentrazioni minori di mediatori dell'infiammazione, come la proteina C-reattiva (CRP) e il fattore di necrosi tumorale-¦Á (TNF-¦Á), che sono segni distintivi dell'infiammazione.?La dieta mediterranea, ormai lo sappiamo, ¨¨ ricca di cereali integrali, verdura, frutta, noci e pesce, tutti alimenti associati ad un potente effetto antinfiammatorio.
MICROBIOMA
¡ª ?Un'altra area di ricerca molto promettente ¨¨ l'interazione microbioma-invecchiamento.?Il microbioma ¨¨ il patrimonio genetico (insieme dei geni) del microbiota che, per fare chiarezza, ¨¨ l'insieme dei microrganismi che popolano il tratto digerente.?Quando qualcosa si altera a livello di microbioma e/o di microbiota si parla di disbiosi intestinale. Questa condizione ha degli effetti diretti ed indiretti su tutto il corpo.?In effetti, la disbiosi pu¨° causare dei peggioramenti nel metabolismo, nella funzione immunitaria e nella funzione cerebrale inoltre contribuisce alla cattiva salute associata spesso all'invecchiamento. Quello che gli scienziati hanno visto ¨¨ che la modulazione del microbiota intestinale ha mostrato risultati promettenti nel trattamento di alcuni disturbi.?Questi primi risultati ci danno speranze per il futuro e ancora una volta mettono in evidenza quanto la flora batterica intestinale sia importante per la nostra salute.
RESTRIZIONE CALORICA
¡ª ?L¡¯ultimo elemento preso in analisi ¨¨ stata la restrizione calorica che pare avere degli effetti positivi contro l¡¯invecchiamento cellulare.?Non ¡°sovralimentare¡± l¡¯organismo ma anzi dargli qualcosa in meno del necessario sembra portare dei benefici per il corpo umano.?Su questo la comunit¨¤ scientifica deve ancora prendere una posizione ma sar¨¤ molto interessante seguire la ricerca sui farmaci mimetici della restrizione calorica, in grado di ottimizzare la salute e prolungare la durata della vita.
"The role of nutrition in inflammaging" Paolo Di Giosia, Cosimo Andrea Stamerra , Paolo Giorgini, Tannaz Jamialahamdi, Alexandra E Butler, Amirhossein Sahebkar.
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