"I batteri del nostro microbiota intestinale regolano tutta una serie di funzioni legate alla regolarit¨¤ intestinale ma anche alle risposte immunitarie e infiammatorie dell'organismo", spiega la diestista Emanuela Russo
Viene definito 'il secondo cervello', fondamentale non solo per il benessere generale ma anche per le difese immunitarie: ma come possiamo migliorare il nostro microbiota? "Questa popolazione di batteri presente nel nostro intestino va a regolare tutta una serie di funzioni che non sono legate solo alla regolarit¨¤ intestinale, ma anche a tutte le risposte immunitarie e infiammatorie dellĄŻorganismo", sottolinea a Gazzetta Active la dottoressa Emanuela Russo, dietista INCO (Istituto Nazionale per la Cura dellĄŻObesit¨¤) dellĄŻIRCCS Policlinico San Donato di Milano. "Se ho un microbiota sano e in forze, ho anche le difese immunitarie pi¨´ alte e quindi un minor rischio di patologie infiammatorie e immunitarie. Il microbiota, infatti, va a favorire proprio lĄŻassorbimento dei farmaci e delle sostanze nutritive come vitamine e sali minerali".
Come lo possiamo nutrire?
"Sicuramente con i fermenti probiotici, che sono in grado di superare la barriera gastrica arrivando vivi a livello intestinale. Qui lavorano andando a nutrire i batteri. Tra questi probiotici ci sono i noti lactobacilli, il cui habitat naturale ¨¨ proprio il latte e i derivati del latte. Possiamo introdurre questi probiotici attraverso integratori o yogurt. Ma poi ¨¨ importante lavorare anche con lĄŻalimentazione in generale".
Quali alimenti suggerisce?
"Prima di tutto ¨¨ bene ridurre il consumo di alcolici, bevande gassate, eccessive quantit¨¤ di zuccheri o di glutine, che portano la flora batterica intestinale a lavorare male. Il glutine, infatti, crea una massa vischiosa che non fa lavorare bene lĄŻintestino, non permettendogli di assorbire correttamente le sostanze nutritive. Vanno bene, invece, tutti i cereali integrali privi di glutine come la quinoa, lĄŻavena, il grano saraceno, che hanno anche pi¨´ vitamine come la B12 e lĄŻacido folico. Tutti questi micronutrienti vanno a lavorare in maniera positiva sul microbiota, nutrendolo, e favorendo la regolarit¨¤ intestinale grazie alla fibra. Per lo stesso motivo sono fondamentali anche frutta e verdura. La verdura andrebbe alternata cruda e cotta, possibilmente. Quella cotta d¨¤ meno problematiche a livello di gonfiore, ma quella cruda ha pi¨´ propriet¨¤. Anche i grassi buoni poli o monoinsaturi contenuti nellĄŻavocado, nei semi oleaginosi, nella frutta secca e nel pesce azzurro vanno a nutrire le cellule intestinali del microbiota".
Come possiamo capire se il microbiota non ¨¨ a posto?
"Se non si ¨¨ regolari di intestino ma non solo. Anche le problematiche della pelle sono un sintomo di qualcosa che non funziona adeguatamente a livello intestinale: la dermatite, lĄŻacne, gli eczemi, ma anche il mal di testa frequente sono legati al fatto che il microbiota in quel momento non sta lavorando. Il mal di testa, per esempio, spesso ¨¨ correlato allo scarso assorbimento di nutrienti come il magnesio. Se lĄŻintestino non assorbe correttamente tutti i nutrienti il nostro corpo ce la fa pagare cos¨Ź".
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