salute a tavola
Carne rossa, come cucinarla e quanta mangiarne: quantit¨¤ consigliate e quando fa male
Per capire come inserire la carne rossa all'interno di una dieta sana ed equilibrata, ¨¨ necessario prima definire quali tagli rientrano nella categoria. Per carne rossa si intendono le carni di manzo, vitello, maiale, cavallo, capra, pecora e agnello. Dal punto di vista nutrizionale, carni rosse e lavorate appartengono a due diverse categorie: le prime rientrano nella categoria carni fresche, le seconde in quella dei salumi e degli insaccati. Nei Paesi occidentali si registra un consumo eccessivo di carni rosse, sia lavorate che fresche, che non ¨¨ giustificato nemmeno dall'alto valore proteico di questi alimenti. Per soddisfare il bisogno quotidiano di proteine e ferro non ¨¨ necessario mangiare carne tutti i giorni, ma variare tra pesce, formaggi, uova, frutta secca, legumi e verdure.
Valori nutrizionali della carne rossa
¡ª ?La carne rossa ¨¨ un'ottima fonte di proteine. Il valore biologico, vale a dire la presenza di aminoacidi essenziali nelle giuste proporzioni, ¨¨ alto. Che sia di manzo, di maiale o agnello la carne ¨¨ anche fonte di ferro, per il 40% nella forma maggiormente biodisponibile?(eme) per l¡¯organismo. Per aumentare la biodisponibilit¨¤ del ferro presente nella carne rossa ¨¨ sufficiente condire con succo di limone, arancia o peperoncino fresco, o comunque consumare nello stesso pasto fonti di vitamina C.?Tra i minerali presenti nella carne rossa vi sono potassio, sodio, fosforo, zinco e selenio, mentre tra le vitamine abbondano quelle del gruppo B. Una porzione, di alcuni tagli, pu¨° coprire quasi tutto il fabbisogno di vitamina B12, circa la met¨¤ di B6 e un terzo di niacina.
carne rossa e cancro: quale relazione?
¡ª ?Nel 2015 l'International Agency for Research on Cancer (IARC), l'agenzia dell'OMS che valuta e classifica le prove di cancerogenicit¨¤ delle sostanze, ha definito la carne rossa come probabilmente cancerogena (classe 2A della classificazione dello IARC) e la carne rossa lavorata (insaccati e salumi) come sicuramente cancerogena (classe 1 della classificazione dello IARC). In altre parole, un consumo eccessivo di carne rossa, soprattutto quella lavorata, aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori in modo proporzionale alla quantit¨¤ e frequenza dei consumi.?La pericolosit¨¤ delle carni rosse e lavorate per il rischio di cancro dipende sia dalle quantit¨¤ sia dal modo con cui alcune componenti interagiscono con l'organismo. La classificazione dello IARC, tuttavia, non ci dice nulla sulla potenza cancerogena di una sostanza nel provocare tumori. Ad esempio, ¨¨ tecnicamente sbagliato mettere sullo stesso piano la carne rossa e il tabacco, anche se sono entrambi nella stessa categoria IARC. Quello che accomuna due sostanze con lo stesso potenziale cancerogeno ¨¨ il numero e l'attendibilit¨¤ di studi scientifici sul tema. A fronte di ci¨°, va detto che non esiste una quantit¨¤ assoluta consigliata circa il consumo di carne: le raccomandazioni dell'OMS suggeriscono un consumo complessivo di carne rossa inferiore a 500 grammi la settimana. ? necessario soprattutto porre l¡¯attenzione alla cottura, poich¨¦ con le alte temperature si possono formare composti cancerogeni, ben individuabili nelle parti annerite della carne bruciacchiata. L¡¯uso di olio di oliva e della marinatura sembra ridurne la produzione.
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