Cosa succede davvero al tuo corpo quando mangi cibi piccanti?

Cosa rende i cibi piccanti?

Anzitutto, a rendere i cibi piccanti è un composto chimico, la capsaicina, che si trova soprattutto nel peperoncino ed è responsabile della sensazione di bruciore che ci colpisce quando lo mangiamo. Ma non tutto il male vien per nuocere: la capsaicina infatti, bruciore a parte, vanta diversi benefici per la salute e può fungere da analgesico o antidolorifico. Secondo l’Università del Michigan (USA) è addirittura un ingrediente prezioso per unguenti per lenire gli effetti dell'artrite reumatoide e condizioni della pelle come la psoriasi.

Effetti dei cibi piccanti sul corpo

Quando mangiamo cibo piccante, l’effetto più evidente è la sensazione di bruciore che si diffonde sulle labbra e accende la lingua. Le mucose, che proteggono i polmoni dalle sostanze inalabili dannose, vanno in tilt, facendo colare il naso (ma questo può essere positivo perché fluidifica i muchi, ndr). Intanto, un flusso di sangue viaggia attraverso i vasi dilatati e la temperatura corporea aumenta, innescando il sudore che dovrà far evaporare il calore. I polmoni inviano un avviso al diaframma affinché singhiozzi rapidamente nel tentativo di sfrattare l'invasore bruciante.?

In una seconda fase il bruciore può manifestarsi anche allo stomaco, soprattutto se si soffre di reflusso gastroesofageo: sebbene il cibo piccante non sia la causa principale del reflusso, potrebbe esacerbarlo perché, come spiega il Journal of Neurogastroenterology and Motility, la capsaicina rallenta la velocità con cui gli alimenti si muovono nello stomaco, aumentando di conseguenza il rischio di reflusso.??

i benefici dei cibi piccanti

Eppure nonostante questi effetti fastidiosi, la medicina ripone molte speranze nella capsaicina: secondo uno studio pubblicato sull’autorevole British Medical Journal,? le persone che mangiano cibi piccanti quasi ogni giorno hanno il 14% in più di probabilità? di vivere più a lungo rispetto a che ne mangia meno di una volta alla settimana. La capsaicina sembra infatti avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, oltre a svolgere un'azione antibatterica e vasodilatrice. Gli alimenti piccanti, inoltre, e secondo diversi studi, aiutano anche a tenere sotto controllo i valori del colesterolo e della pressione sanguigna. Ed è noto che livelli più bassi di colesterolo LDL siano collegati a un ridotto rischio di sviluppare malattie cardiache. Ma attenzione: associare il sapore piccante ai carboidrati raffinati è sconsigliato: meglio aggiungere la spezia a cibi ricchi di nutrienti come verdure e pesce invece che ai carboidrati raffinati.

peperoncino e metabolismo: è vero che fa dimagrire?

Last but not least, il cibo piccante ha anche un effetto sul metabolismo, il processo mediante il quale il corpo converte il cibo in energia. Uno studio pubblicato su Proceedings of the Society for Experimental Biology and Medicine, afferma che la capsaicina può accelerare l'azione metabolica dell'organismo.

Cosa fare se un cibo è troppo piccante?

La capsaicina è concentrata nei semi. Eliminarli prima di aggiungere il peperoncino a una pietanza, è il modo migliore per limitare il bruciore. Mentre per ridurre il suo effetto sul palato, il consiglio è bere del latte, che contiene caseina, una proteina che abbatte la capsaicina, proprio come il detersivo per i piatti fa con l'unto.