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Non sempre vegetale significa sano: perch¨¦ preferire frutta e verdure fresche
Negli ultimi tempi ci sono sempre maggiori attenzioni riguardo ai regimi alimentari vegetariani e vegani. Infatti, per ragioni etiche e/o ambientali, ma anche per motivi di salute, tante persone seguono queste diete. Un approccio meno ¡°estremo¡± ¨¨ quello dei flexitariani, che non seguono una dieta strettamente vegetariana, ma privilegiano gli alimenti vegetali e consumano carne, pesce e cibi di derivazione animale con moderazione. Ma tutti gli alimenti che non sono d¡¯origine animale sono sani? Cerchiamo di fare chiarezza.
i vegetali sani mantengono giovani
¡ª ?¡°Moli-sani¡± ¨¨ un interessante studio scientifico che ¨¨ stato svolto al Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell¡¯Irccs Neuromed di Pozzilli (Is) e presentato al recente Congresso Nazionale della Sinu (Societ¨¤ Italiana di Nutrizione Umana). Questa ricerca ha messo a confronto due modelli alimentari, entrambi pro-vegetariani: nel primo erano preponderanti cibi quali frutta, verdura, legumi e olio d¡¯oliva, mentre il secondo prevedeva un ampio consumo di prodotti quali patate, succhi di frutta e bevande zuccherate. Per capire quale dei due fosse il pi¨´ sano i ricercatori si sono basati sull¡¯indice di invecchiamento biologico, che rappresenta un parametro affidabile dell¡¯invecchiamento in buona salute e del rischio di mortalit¨¤ e che ¨¨ il risultato della differenza tra l¡¯et¨¤ biologica e l¡¯et¨¤ cronologica. Per il calcolo dell¡¯et¨¤ biologica ci si ¨¨ affidati a un algoritmo, che ha considerato pi¨´ di trenta biomarcatori. I risultati dello studio mostrano che i cibi vegetali sani sono la frutta e la verdura fresche, i legumi e l¡¯olio d¡¯oliva, in quanto regimi alimentari basati principalmente su di essi sono associati a un rallentamento dell¡¯invecchiamento. Al contrario, il secondo modello alimentare, contraddistinto da cibi vegetali per lo pi¨´ molto trasformati, ¨¨ associato a un¡¯accelerazione dell¡¯invecchiamento.
i vegetali poco salutari
¡ª ?All¡¯ultimo Congresso Nazionale della Sinu ¨¨ stata presentata anche un¡¯altra ricerca sulle diverse diete pro-vegetariane, che ¨¨ stata portata avanti all¡¯Istituto Nazionale Tumori Irccs ¡°Fondazione Giovanni Pascale¡± di Napoli e che ha preso in esame oltre cinquecento donne con nuova diagnosi di tumore al seno. Le partecipanti allo studio sono state valutate in base ai diari alimentari di 7 giorni e alle misure di peso, girovita colesterolo, glicemia e pressione arteriosa al momento della prima visita prevista dalla ricerca. Dall¡¯analisi dei dati raccolti ¨¨ emerso che le donne che seguivano una dieta pro-vegetariana che prevedeva un ampio consumo di prodotti quali bevande zuccherate, succhi di frutta commerciali, dolciumi (biscotti, brioche, torte, pasticcini eccetera), patate e cereali molto raffinati, come pane e riso bianco, avevano pi¨´ probabilit¨¤ di sviluppare patologie croniche. Infatti, a un regime alimentare del genere erano collegati valori al di sopra della soglia di rischio per quel che concerne il peso corporeo (indice di massa corporea superiore a 25 kg/m2), la colesterolemia (LDL-C maggiore di 116 mg/dl), la glicemia (emoglobina glicata superiore al 6%) e la circonferenza addominale (maggiore di 88 cm). In particolare, quest¡¯ultimo parametro indica l¡¯accumulo di tessuto adiposo all¡¯altezza della vita, che rappresenta da un lato la principale causa delle malattie del metabolismo (in primo luogo il diabete) e dall¡¯altro un fattore di rischio di recidiva di tumori.
cereali integrali
¡ª ?Sempre dallo studio svolto all¡¯Istituto Nazionale Tumori Irccs ¡°Fondazione Giovanni Pascale¡± di Napoli emerge che, al contrario, le donne con tumore al seno che seguono una dieta principalmente vegetariana, ma costituita soprattutto da frutta e verdura fresche, legumi, cereali integrali, noci, mandorle e oli vegetali tendono a mantenere sia il peso corporeo sia la circonferenza addominale al di sotto della soglia di rischio. ? stato inoltre osservato che anche aggiungendo la pasta bianca a questo regime alimentare i risultati sono pressoch¨¦ gli stessi; perci¨°, si pu¨° affermare che inserirla in una dieta pro-vegetariana sana non ha effetti negativi n¨¦ sul girovita n¨¦ sul peso corporeo. Da entrambe le ricerche si evince dunque che non tutti gli alimenti vegetali sono salutari e che sono da preferire verdura e frutta fresche, legumi, oli vegetali e i cereali, meglio se integrali. Invece sarebbe da limitare il consumo di prodotti d¡¯origine vegetale che subiscono molte trasformazioni industriali.
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