Semaglutide, il farmaco antidiabetico potrebbe fare male agli occhi: gli studi

Gli esperti del Prac esamineranno tutti i dati disponibili su NAION con semaglutide e forniranno una risposta chiara?

Da quasi due anni anche in Italia è stata introdotta la semaglutide, un principio attivo in grado di controllare lo stimolo dell’appetito e il senso di sazietà alla base di alcuni farmaci antidiabetici utilizzati spesso in modo improprio per perdere peso. Dalle star di Hollywood alle persone comuni, i farmaci come l'Ozempic si sono diffusi in modo massiccio nonostante i tanti dubbi della scienza sugli effetti collaterali e le conseguenze sul lungo periodo di un utilizzo per scopri diversi da quelli per cui è stato messo a punto.

Studio dopo studio, però, i possibili rischi causati dalla semaglutide stanno diventando sempre più chiari. Due recenti studi osservazionali hanno messo in allarme le autorità sanitarie europee di fronte alla possibilità che questo principio attivo possa essere associato a un maggior rischio di sviluppare una rara malattia degli occhi, la neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (Naion).

La Naion, una patologia acuta che comporta la perdita visiva a causa del danneggiamento del nervo ottico, potrebbe essere più diffusa tra i pazienti che hanno assunto semaglutide rispetto a chi, invece, ha assunto farmaci per diabete o obesità non appartenenti alla classe degli agonisti del recettore GLP-1. Il sospetto è arrivato dai risultati di due studi di coorte a cui si contrappongono altri due studi secondo i quali questo rischio non esisterebbe. Saranno necessari ulteriori approfondimenti, ma in attesa di chiarire questa possibile associazione l'Agenzia europea del farmaco ha deciso di avviare una revisione di questi medicinali.

L'EMA ha comunicato che il Prac, il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza, ha prontamente avviato una revisione dei farmaci agonisti del recettore GLP-1 "a seguito di preoccupazioni relative a un aumento del rischio di sviluppare Naion": "Il PRAC sta valutando se i pazienti trattati con semaglutide possano avere un rischio elevato di sviluppare NAION. Si tratta di una patologia causata da un ridotto afflusso di sangue al nervo ottico con potenziale?danno al nervo, che può determinare perdita della vista nell'occhio interessato. I pazienti con diabete di tipo 2 potrebbero già avere un rischio intrinseco più elevato di sviluppare questa condizione".

Per chiarire questo aspetto, come sottolineato dalla nota dell'EMA diffusa dopo la riunione del 13-16 gennaio 2025, gli esperti esamineranno "tutti i dati disponibili su NAION con semaglutide, inclusi i dati derivanti dagli studi clinici, dalla sorveglianza post-marketing, dagli studi sul meccanismo d'azione e dalla letteratura medica (compresi i risultati degli studi osservazionali)", e rilasceranno "ulteriori comunicazioni nei tempi appropriati".