Si tratta di un incrocio di colture che arriva dalla Spagna e potrebbe essere una valida alternativa per l¡¯intolleranza al glutine non celiaca: cosa sapere
Il Tritordeum ¨¨ un cereale nato dall¡¯incrocio del grano duro (Triticum durum) con l¡¯orzo selvatico (Hordeum chilense), largamente impiegato in Spagna. La prima variet¨¤ di Tritordeum ¨¨ stata registrata nel 2010 e in tempi non lontani la sua coltivazione ¨¨ stata introdotta anche in Puglia. Dal punto di vista agronomico, necessita di poche cure: resiste a siccit¨¤, calore e malattie. La sua coltivazione richiede un ridotto uso di pesticidi e ha un basso impatto ambientale, ci¨° lo rende estremamente ecosostenibile.
I valori nutrizionali
¡ª ?A livello nutrizionale, ¨¨ caratterizzato da una ridotta percentuale di glutine, che lo rende una possibile alternativa nel caso di intolleranza al glutine non celiaca (NCGS), condizione caratterizzata da sintomi intestinali ed extra intestinali correlati all¡¯ingestione di glutine in assenza di celiachia o allergia al grano. Ha un contenuto ridotto di amidi, ma elevato di fibra, contribuendo a mantenere l¡¯equilibrio del microbiota e una corretta funzionalit¨¤ intestinale. Contiene composti fenolici, antiossidanti che favoriscono la salute cardiovascolare, con un quantitativo maggiore rispetto a cereali pi¨´ famosi come frumento e farro. ? ricco in luteina, utile nella protezione degli occhi dal sole e nella riduzione del rischio di malattie oftalmologiche. Inoltre, aiuta a proteggere la pelle dai raggi UV. Rappresenta anche una buona fonte di rame e zinco, elementi coinvolti in numerose funzioni, dalla crescita cellulare al funzionamento del sistema immunitario e del metabolismo. Ha un sapore simile a quello del grano e la sua farina ¨¨ utilizzata per la sua versatilit¨¤ e digeribilit¨¤ in panificazione e pasticceria.
Tritordeum e ibs
¡ª ?Negli ultimi anni, questo cereale ¨¨ stato oggetto di studi che ne valutavano l¡¯efficacia come trattamento per la Sindrome dell¡¯Intestino Irritabile (IBS), patologia funzionale caratterizzata da dolore addominale associato ad alterazioni dell¡¯alvo. Il trattamento dell¡¯IBS vede tra le possibilit¨¤ l¡¯uso di una dieta a ridotto contenuto di alimenti FODMAPs (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili), come grano e legumi, che sembrano contribuire a sintomi quali dolore addominale, gonfiore e diarrea, mentre l¡¯uso di diete con cereali alternativi a diversa composizione glutinica ¨¨ pi¨´ recente.
Lo studio
¡ª ?Secondo un recente studio pilota pubblicato su Frontiers in Nutrition, il Tritordeum ¨¨ in grado di migliorare la barriera gastrointestinale e di mitigare i sintomi della Sindrome del Colon Irritabile. I partecipanti allo studio hanno registrato una riduzione dei sintomi gastrointestinali dopo 3 mesi di consumo di Tritordeum, come dolori addominali, crampi, diarrea, gonfiore, digestione rallentata, meteorismo e senso di malessere generale. ? risultato efficace anche nel miglioramento degli squilibri del microbiota intestinale, causa della fermentazione alla base dei sintomi pi¨´ fastidiosi della Sindrome del Colon Irritabile. Ed ¨¨ proprio su quest¡¯ultimo effetto che i ricercatori si sono concentrati in un altro studio, dove ¨¨ stata valutato l'impatto di una dieta con Tritordeum sulla composizione del metaboloma fecale. I risultati preliminari suggeriscono un potenziale intervento positivo sulla composizione nei pazienti con IBS con sintomatologia diarroica. Naturalmente sono necessari ulteriori studi per confermare tali dati, ma per il momento il Tritordeum ha le potenzialit¨¤ per rivelarsi un valido alleato in caso di IBS.
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