Il circoletto rosso, le umili origini, lo sport è un armadio: Tommasi aveva inventato un linguaggio

Il ritratto più fedele lo ha tratteggiato Gianni Brera: “Un cervello essenzialmente matematico, però capace di digressioni etico-fantastiche quali consentono sport come il pugilato e il tennis. Rino Tommasi va chiamato Professore, senza la minima ombra di esagerazione scherzosa". Uomo libero, Tommasi, ma amante delle statistiche dentro cui si sentiva a suo agio. Nato a Verona nel ’34, laureato in Scienze Politiche con una tesi sull’organizzazione internazionale dello Sport, Tommasi i numeri li aveva dentro. Disse: “Potete sbagliare un dato o un riferimento se scrivete di economia, di politica, di storia, d’arte o di letteratura, ma se scrivete (o parlate) di sport dovete fare molta attenzione perché vi rivolgete a gente pronta a cogliervi in errore e presso la quale è difficile conquistare e difendere la propria credibilità”.