Serena Williams, l'ultimo miracolo non arriva. L'addio della Regina tra le lacrime
La carriera di una delle pi¨´ grandi giocatrici della storia si ¨¨ conclusa con un dritto a rete, tra le lacrime, sue e di tutto l’Arthur Ashe, che le ha regalato un’ovazione infinita con il sottofondo musicale Simply the Best di Tina Turner. Serena Williams saluta e se ne va, sconfitta al terzo turno degli Us Open da una splendida Ajla Tomljanovic con il punteggio di 7-5 6-7 (4) 6-1 al termine di una partita incredibile, durata oltre tre ore.
occasioni sprecate
¡ªL’ex numero uno del mondo era avanti nel primo set 5-3 e nel secondo addirittura 4-0: in entrambi i casi ha servito per il parziale ma l’australiana ¨¨ stata bravissima a non farsi condizionare, ¨¨ rimasta concentrata e a ha sfruttato al meglio tutte le occasioni per rimanere nel match. Nonostante la rimonta subita nel secondo set, Serena ¨¨ riuscita a portarlo a casa, ma nel terzo non ha potuto niente contro la Tomljanovic, una sorta di robot sia come atteggiamento sia come gioco (ha sbagliato davvero pochissimo). L’ultima grande emozione nel game decisivo, dove ha annullato 5 match point con degli incredibili vincenti, prima di cedere.
Voglio ringraziare Venus. Senza Venus, non ci sarebbe stata Serena
Serena Williams
"Ringrazio mio padre, mia madre e ogni singola persona che mi ha portata fin qui, e voglio ringraziare Venus. Senza Venus, non ci sarebbe stata Serena. Ripensarci? Non credo proprio, ma non si sa mai", ha detto tra le lacrime.
i numeri
¡ªE cos¨¬, dopo 23 Slam, 73 titoli, 856 partite vinte, 94 e passa milioni di euro guadagnati solo come montepremi, quattro ori olimpici, 319 settimane da n.1, l’astronave che ha portato Serena Williams sulla terra riprende il volo, verso destinazioni ignote e speriamo felici, felicissime, per questa madre, moglie, imprenditrice, donna sicura di s¨¦ e senza paura, di niente e di nessuno. Si present¨° al mondo del tennis, insieme a Venus, pap¨¤ Richard e a quel clan che tutti guardavano di traverso, come un’entit¨¤ aliena.
E in effetti aliena lo era per davvero, dato che ci ha mostrato, con 25 anni di anticipo, come sarebbe stato il tennis del futuro. Un tennis che ancora oggi non ¨¨ passato di moda e che ¨¨ stato sconfitto soltanto dalla carta d’identit¨¤, dal tempo, da questioni puramente fisiche. Nessuna ¨¨ stata in campo pi¨´ grande di Serena, in questi anni. Nessuna. Con buone pace di tutte le sue avversarie, da Justine Henin a Kim Cljisters, da Maria Sharapova alla stessa sorella Venus: certo, l’hanno battuta in singoli incontri e tornei, e tante altre come loro, ma avvicinarsi a lei, nemmeno per sogno.
olimpo
¡ªSe si guarda al passato, vengono in mente davvero pochissime giocatrici meritevoli di stare in quel genere di olimpo del tennis: Steffi Graf, Martina Navratilova, Billie Jean King, Margaret Smith Court (che la precede, unica, nelle vittorie Slam, 24). Con Billie Jean King per¨° Serena ha in comune una cosa che la rende ancora pi¨´ grande: ¨¨ stata una rivoluzione. Non una rivoluzionaria, ma proprio una rivoluzione. In campo ha spazzato via con la sua prepotenza fisica debordante accompagnata da una sottovalutata tecnica di base, i vecchi dettami del tennis, chiarendo che da quel momento in poi, anzi da lei in poi, il fioretto e il bello stile in questo gioco no, non sarebbero stati pi¨´ cos¨¬ efficaci, e lo ha chiarito finch¨¦ il suo fisico glielo ha permesso, per una ventina d’anni. Il miracolo vero, per¨°, lo ha fatto fuori dal campo. "The Greatest" ha scritto nella copertina dedicata a lei Time. E lo ha scritto perch¨¦ ¨¨ stata "semplicemente" una straordinaria giocatrice di tennis? No. Perch¨¦ Serena ¨¨ stata una impetuosa fonte di ispirazione per una generazione di donne (e uomini) di colore, in un modo che ¨¨ davvero difficile da spiegare. Come ha fatto poi Lewis Hamilton in F1, suo grande amico e che dichiaratamente ha tratto ispirazione da lei, Serena ha vinto, ha dominato in uno sport che prima di lei e di Venus era esclusivo appannaggio dei bianchi. Per questo, adesso, non ¨¨ solo campionessa, ma icona. Serena ¨¨ durata cos¨¬ tanto al top non solo perch¨¦ ¨¨ stata una straordinaria campionessa in campo, ma perch¨¦ ¨¨ andata oltre, non permettendo a se stessa di annoiarsi. Ha mostrato anche che la donna pu¨° permettersi di mischiare una vita normale a una vita professionale, che s¨¬, ¨¨ difficile ma possibile, anche per una come lei, che ha sempre scelto la via del "faccio tutto e faccio tutto da sola", dal tennis alla moda, dalla televisione agli investimenti nei Miami Dolphins, dalla casa di produzione cinematografica ai mille altri suoi interessi.
mai annoiata
¡ªEd ¨¨ proprio in questo modo che si ¨¨ garantita una carriera lunga, nella quale il tennis non l’ha mai fatta sentire stanca, sola, annoiata, non l’ha mai logorata, anzi ancora adesso sembra parte integrante, vitale, essenziale della sua vita. E poi ¨¨ stata cool, ha imposto la sua moda e il suo stile in quel mondo che la vedeva come aliena, si ¨¨ vestita e truccata come voleva lei, ha sempre fatto tutto come voleva lei, dall’alto della sua grandezza nel gioco. Per¨° "Time Flies", il tempo vola, e Serena non ce la fa pi¨´ a reggere il campo, a reggere tutto il peso del suo gioco, a mantenere un equilibrio nella sua grandezza. Immensa, unica. Grazie davvero.
le altre partite
¡ªNon ci sono state grosse sorprese nella quinta giornata del tabellone femminile. Molto bene Coco Gauff (sempre pi¨´ in crescita la diciottenne americana), che ha battuto senza alcun problema la connazionale Madison Keys (6-2 6-3), giustiziere della Giorgi. Continua invece la sua estate magica la francese Caroline Garcia, che a forza di servizi micidiali ¨¨ arrivata agli ottavi di finale battendo l’ex campionessa degli Us Open Bianca Andreescu. Bene anche la russa d’Italia, Ludmila Samsonova (sconfitta la Krunic), avanti anche Ons Jabeur (a fatica sulla Rogers), la Zhang e la Kudermetova, unica giocatrice che fino a ora non ha mai perso il servizio in questo torneo.
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